Il Molleggiato compie oggi 80 anni e rimane uno degli artisti più grandi della nostra musica
Nasceva a Milano il 6 gennaio del 1938 Adriano Celentano, star mondiale della musica italiana che con la sua arte ha rivoluzionato totalmente la scena e la cultura del nostro Paese. In in carriera lunga più di 60 anni ha venduto oltre 200 milioni di dischi in tutto il mondo, recitato in più di 40 film e realizzato una lunga serie di eventi e show televisivi non solo musicali.
Fondatore di una sua etichetta discografica ed editoriale, il famosissimo Clan Celentano, Adriano vanta tutt’ora il titolo di uno degli album più venduti della storia della discografia italiana: Mina Celentano, album del 1998 che, per la prima volta, ha visto collaborare le due celebri voci ha totalizzato, infatti, più di 2 milioni di copie in Italia collocandosi al terzo posto della graduatoria generale proprio dietro al successore del 1999, Io non so parlar d’amore, stimato intorno ai 2,2 milioni di copie.
Tra i suoi successi senza tempo indimenticabili ci sono ancora oggi 24 mila baci, Azzurro e Il ragazzo della via Gluck che riprendeva proprio il nome della via in cui Adriano nacque. Altrettanto note sono, ovviamente, Chi non lavora non fa l’amore, con cui vinse il Festival di Sanremo in coppia con Claudia Mori nel 1970, Susanna, Svalutation e L’emozione non ha voce. Con il suo stile blues e rock and roll Celentano ha contribuito ad importare nel nostro Paese gran parte delle nuove tendenze musicali già ampiamente diffuse in America, tra cui il rap di cui fu il primo carismatico propositore fin dagli anni ’70 con Prisencolinensinainciusol.
Artista a tutto tondo si e spesso esposto ed impegnato socialmente non tardando a farsi sentire e ad esprimere il proprio pensiero attirandosi contro, spesso, anche innumerevoli polemiche. Indimenticabili saranno le serate di Rockpolitik, programma di protesta politica capace di incassare il 48% di share e di far autosospendere l’allora direttore di Rai1 ignaro di qualsiasi dettaglio riguardo alla trasmissione. L’accordo siglato tra le due parti, infatti, permetteva a Celentano totale carta bianca rispetto al contenuto dei propri interventi esattamente come avvenne nell’ospitata a Sanremo 2012 quando divise l’opinione pubblica con il suo monologo ampiamente criticato dall’ambiente cattolico ed ecclesiastico. Artista sempre in controtendenza a Fantastico nel 1987 propose, addirittura, agli italiani di spegnere il televisore per 5 minuti durante la sua stessa trasmissione con l’obiettivo di incoraggiare la distensione politica tra Reagan e Gorbaciov.
Tanti auguri Adriano!
Ilario Luisetto
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