Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare
Almanacco musicale del 15 luglio
1967 – Adriano Celentano e Claudia Mori sono primi in classifica con “La coppia più bella del mondo”
1970 – Nasce a Firenze la cantante Ginevra Di Marco
1977 – Nasce a Siena la cantante Rachele Bastreghi, voce femminile dei Baustelle*
1994 – “Chiuditi nel cesso” degli 883 è in vetta alla hit parade
2006 – Checco Zalone è in cima alle classifiche con “Siamo una squadra fortissimi”
2011 – Luca Barbarossa e Fiorella Mannoia incidono “Quando la notte cade giù”
2011 – Entics pubblica il singolo “Clik”
2013 – Donatella Rettore rilascia “Ciao Ciao”
2016 – Luchè lancia il disco “Malammore”
2016 – Gabry Ponte e Danti pubblicano “Che ne sanno i 2000”
2016 – Raphael Gualazzi lancia “L’estate di John Wayne”
2017 – Francesca Michielin incide “Vulcano”**
*Il personaggio del giorno: Rachele Bastreghi
Quarantuno candeline sulla torta per Rachele Bastreghi, cantautrice e voce femminile del gruppo toscano dei Basustelle. Nel corso della sua fortunata carriera ha pubblicato otto album con la sua band, un EP da solista (“Marie” del 2015) e collaborato con diversi artisti, tra cui Patty Pravo, gli Afterhours, i Perturbazione, Le Luci Della Centrale Elettrica, i Virginiana Miller, Roberto Dell’Era e Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus. Tra i brani scritti per i Baustelle, ricordiamo “Arrivederci”, “Cronaca nera”, “Sergio”, “Revolver”, “Alfredo”, “L’aeroplano”, “Dark room”, “La vita va”, “Spaghetti western”, “L’estate enigmistica”, “Monumentale”, “Nessuno”, “L’orizzonte degli eventi”, Betty”, “Eurofestival”, “La musica sinfonica” e “L’era dell’acquario”.
**La canzone del giorno: Vulcano
“…V come vulcano
e mille altre cose
come la volontà di camminare vicino al fuoco
e capire se è vero questo cuore che pulsa
se senti sul serio oppure è vanità
V come vulcano
e mille altre cose
come il volume che
si alza e contiene il mare
e capire se vale scottarsi davvero
o non fare sul serio
fare sul serio
Corro di notte
i lampioni, le stelle
c’è il bar dell’indiano
profuma di te
rido più forte
mi perdo nell’alba
sei in tutte le cose
e in tutte le cose esplode
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
V come vulcano
e mille altre cose
la paura di vagare
per troppo tempo a vuoto
e capire se è vivo questo cuore che vibra
vuoi viaggiare davvero
viaggiare davvero
Corro di notte
i lampioni, le stelle
c’è il bar dell’indiano
profuma di te
rido più forte
mi perdo nell’alba
sei in tutte le cose
e in tutte le cose esplode
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
Mi sposto, mi fermo
il semaforo in centro
è già spento da un’ora
tu starai dormendo
è bello sentire anche qui
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
Corro di notte
i lampioni, le stelle
c’è il bar dell’indiano
profuma di te
rido più forte
mi perdo nell’alba
sei in tutte le cose
e in tutte le cose esplode
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te…”
Nico Donvito
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