venerdì, Marzo 29, 2024

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Almanacco musicale del 8 febbraio

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco musicale del 8 febbraio

1951 – Nasce a Napoli il cantautore Eduardo De Crescenzo*
1961 – Milva debutta nella hit parade con “Il mare nel cassetto”
1963 – Rita Pavone è prima in classifica con “La partita di pallone”
1969 – “Scende la pioggia” di Gianni Morandi è il brano più venduto in Italia
1970 – Nasce a Bologna la cantante Barbara Cola
1971 – Mina incide “Io e te da soli”
1972 – Nasce a Milano Francesca Touré, ex voce dei Delta V
1974 – Drupi lancia il singolo “Sereno è”
1980 – “C’è tutto un mondo intorno” dei Matia Bazar debutta in classifica
1985 – Cinzia Corrado vince Sanremo Giovani con “Niente di più”
1990 – Nasce a Roma la cantante Diana Del Bufalo
2002 – Ligabue è primo in classifica con “Questa è la mia vita”
2006 – Laura Pausini vince il Grammy per l’album “Escucha”
2013 – Neffa è in vetta alla top10 di EarOne con “Molto calmo”
2014 – Non me ne accorgo di Marco Mengoni è tra i brani più trasmessi in radio
2015 – Amara rilascia l’album “Donna libera”
2016 – Emma debutta in classifica con Arriverà l’amore
2017 – Ermal Meta pubblica il singolo Vietato morire”**
2020 – Diodato vince il Festival di Sanremo con Fai rumore

*Il personaggio del giorno: Eduardo De Crescenzo

Eduardo De CrescenzoSessantasettesimo compleanno per Eduardo De Crescenzo, cantautore partenopeo che proprio quest’anno festeggia il suo quarantennale di carriera. Sua una delle canzoni più belle presentate nel corso della storia sul palco del Teatro Ariston del Festival di Sanremo, la celebre “Ancora” che diventerà un autentico evergreen della musica leggera italiana. Tra le altre pietre miliari del suo repertorio, ricordiamo: “Amico che voli”, “Le mani”, “Casualità”, “Via con me”, “In fondo al mare” con Toquino, “Da lontano”, “L’odore del mare”, “Come mi vuoi”, “E la musica va” e “Danza danza”.

**La canzone del giorno: Vietato morire

 “…Ricordo quegli occhi pieni di vita
e il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
ricordo la notte con poche luci
ma almeno là fuori non c’erano i lupi
ricordo il primo giorno di scuola
ventinove bambini e la maestra Margherita
tutti mi chiedevano in coro
come mai avessi un occhio nero
la tua collana con la pietra magica
io la stringevo per portarti via di là
e la paura frantumava i pensieri
che alle ossa ci pensavano gli altri
e la fatica che hai dovuto fare
da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
hai smesso di sognare per farmi sognare
le tue parole sono adesso una canzone

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
e ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
figlio mio ricorda
l’uomo che tu diventerai
non sarà mai più grande dell’amore che dai

Non ho dimenticato l’istante
in cui mi sono fatto grande
per difenderti da quelle mani
anche se portavo i pantaloncini
la tua collana con la pietra magica
io la stringevo per portarti via di là
ma la magia era finita
restava solo da prendere a morsi la vita

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
e ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
figlio mio ricorda
l’uomo che tu diventerai
non sarà mai più grande dell’amore che dai

Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
e scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza
ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
e ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
figlio mio ricorda bene che
la vita che avrai
non sarà mai distante dell’amore che dai

Ricorda di disobbedire
perché è vietato morire
ricorda di disobbedire
perché è vietato morire
perché è vietato morire
vietato morire…”

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.