In occasione del lancio di “Mar de colores”, abbiamo incontrato per voi il noto cantautore spagnolo
Dopo averci fatto ballare per tutta l’estate al ritmo de “La cintura“, per Alvaro Soler è arrivato il momento della prova di maturità attraverso il lancio di “Mar de colores”, suo secondo progetto discografico in uscita venerdì 7 settembre. Dopo aver dominato le classifiche di mezzo mondo, l’artista spagnolo è pronto per tornare alla ribalta con nuove canzoni che seguono la trascinante scia di “El mismo sol”, “Sofia, “Libre” e “Yo contigo, tu conmigo”. Con oltre 135 milioni di stream su Spotify e 120 milioni di views su YouTube macinati con il suo ultimo singolo, ha dimostrato di essere uno degli artisti più amati degli ultimi anni, capace di collezionare successi e certificazioni a livello internazionale.
«Ognuno di noi ha un posto in cui si sente a casa – racconta il cantautore – dove conserva le proprie radici e le sue tradizioni, la trovo una cosa molto bella che capisci solo quando inizi a viaggiare e ad avere a che fare con le culture di altri Paesi. Mi piace questo scambio di conoscenze, penso che sia una caratteristica che l’umanità non debba mai perdere. La musica è condivisione e in Italia mi sento a casa, anche se vivo tra Berlino e Madrid, ogni volta che ritorno qui è sempre una forte emozione. Questo è quello che intendo con “Mar de colores”, noi abbiamo tre colori primari, la loro unione da vita a tantissime tonalità diverse, come in un mix di varie emozioni. La contaminazione è la nostra vera ricchezza. Mi reputo una persona che parla lingue differenti ma nessuna bene, che fa un sacco di cose senza raggiungere la perfezione, un insieme di colori che creano la mia persona e il mio carattere, ognuno di noi è unico e ha sfumature diverse da chiunque altro».
Maggiore consapevolezza, dunque, rispetto al suo primo disco “Eterno agosto”, soprattuto a livello testuale: «Alla fine credo sia un’evoluzione naturale, con il primo disco tutto è arrivato in maniera inaspettata, nessuno si aspettava un così grande successo, tutto era stato fatto con un po’ di sana incoscienza. In questo nuovo progetto abbiamo voluto mantenere la stessa naturalezza, ma con delle fondamenta ben solide che ci danno sicurezza. E’ stato un lavoro molto studiato, ho controllato personalmente che tutto fosse perfetto come volevo, nulla è stato lasciato al caso, esteticamente le canzoni sono molto diverse tra loro e il risultato mi soddisfa completamente».
In occasione del lancio di “Mar de colores”, l’artista incontrerà i fan italiani in tre imperdibili date instore in programma: il 15 settembre alla Feltrinelli Libri e Musica in Stazione Garibaldi a Napoli (ore 18.00), il 16 settembre al Mondadori Megastore di via Marghera a Milano (ore 17.30) e, infine, il 17 settembre alla Discoteca Laziale di Roma (ore 18.00).
«L’allegria è parte di me e spero sia contagiosa – aggiunge l’artista – trovo giusto che ci siano canzoni che facciano riflettere, ad esempio un mio nuovo brano intitolato “Nino perdido” che, personalmente, mi emoziona molto. Mi trovo molto a mio agio con sonorità solari e credo sia bellissimo donare un po’ di gioia attraverso la musica. Spesso siamo presi dalla fretta del perseguire i nostri obiettivi dimenticando di goderci il momento, è un po’ come quando mangi lentamente e gusti al meglio tutti i sapori, rispetto a quando consumi troppo velocemente una determinata pietanza».
Tra i momenti più belli che legano Soler all’Italia, vi è senza ombra di dubbio X Factor, talent show che lo ha visto protagonista e assoluto vincitore nell’edizione del 2016, nella categoria Gruppi con i Soul System: «Ho un ricordo molto bello di quell’esperienza e del team che mi ha accompagnato in quell’avventura, in futuro chissà, per il momento desidero concentrarmi sulla promozione della mia musica, questa è la mia priorità, il mondo televisivo mi affascina ma è un aspetto decisamente secondario».
Oggi, Alvaro Soler è un cantautore con alle spalle numerose hit multiplatino, altro che semplici tormentoni. Diciamocelo, piazzare un buon pezzo estivo è una fortuna che può capitare una, due, facciamo tre volte, al quinto brano azzeccato consecutivo si può cominciare tranquillamente a parlare di consacrazione. Proprio su questo punto, ci tiene a precisare: «A volte questa cosa mi fa sorridere, leggo in giro degli articoli che mi definiscono un one-hit wonder e mi domando: ma quanti pezzi devo scrivere ancora? (ride, ndr). Il mio obiettivo è quello di far conoscere tutte le mie canzoni, non solo quelle che vanno in radio, nei dischi ci sono tanti altri brani che cerco di valorizzare attraverso i miei concerti».
A proposito di live, è stato annunciata una data-evento al Mediolanum Forum di Assago (MI), in programma il 9 maggio del prossimo anno: «Sarà una grande festa, non vedo l’ora di riabbracciare il pubblico italiano cantando sulle note delle mie canzoni. Non ho ancora pensato a come strutturare lo spettacolo, nei prossimi mesi ci lavoreremo, ciò che vorrei realizzare è un grande show che regali entusiasmo e porti lo spettatore a pensare: “Caspita, voglio proprio tornarci!”».
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Nico Donvito
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