venerdì, Marzo 29, 2024

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Buon compleanno Raphael Gualazzi, l’artista compie 36 anni

Un giorno speciale per il noto pianista e cantautore marchigiano, che oggi festeggia il suo trentaseiesimo compleanno. Di seguito la biografia e le canzoni che lo hanno portato al successo internazionale

Nato a Urbino l’11 novembre 1981, Raffaele Gualazzi eredita la sua passione per la musica da suo papà Velio, fondatore insieme al compianto Ivan Graziani del gruppo anni sessanta Anonima Sound. Dopo aver studiato pianoforte al Conservatorio di Pesaro, si avvicina al jazz e al blues, specializzandosi in questi due generi musicali. Il debutto discografico risale al 2005, con l’album “Love outiside the window”, con il quale si distingue tra la critica, ottenendo le attenzioni di Caterina Caselli, una delle discografiche di maggior talento del nostro Paese. Il grande riscontro di pubblico arriva nel 2011 grazie alla vittoria tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo con “Follia d’amore”, brano che rappresenta l’Italia dopo quattordici anni di assenza all’Eurovision Song Contest dello stesso anno, organizzato a Dusseldorf in Germania, dove si classifica al secondo posto. Sul palco del Teatro Ariston ci tornerà altre due volte: nel 2013 con “Sai (ci basta un sogno)” e nel 2014 con “Liberi o no” in coppia con The Bloody Beetroots, che si piazza al secondo posto della classifica generale, alle spalle di Arisa.

Tra le canzoni che arricchiscono il suo vasto repertorio, ricordiamo: “Follia d’amore”, “A three second breath” “Calda estate (dove sei)”, “Love goes down slow” e “Zuccherino dolce” (da “Reality and fantasy” del 2011), “Sai (ci basta un sogno)”, “Senza ritegno”, “Liberi o no” e “Tanto ci sei” (da “Happy mistake” del 2014”), “L’estate di John Wayne”, “Lotta things”, “Buena fortuna” con Malika Ayane  e l’ultimo successo della scorsa estate “La fine del mondo” (da “Love life peace” del 2016).

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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