giovedì 21 Novembre 2024

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Elio e le storie tese: “Al Festival per dire addio a più persone possibili” – Video conferenza

La band al loro ultimo Sanremo in gara con il brano “Arrivedorci”, protagonista di una divertente ma nostalgica conferenza stampa d’addio

Non scherzano, almeno stavolta, gli Elio e le storie tese, la band italiana più irriverente dello scenario musicale italiano. Il gruppo torna al Festival per la quarta volta con il brano “Arrivedorci” a seguito delle partecipazioni del 1996 con “La terra dei cachi”, del 2013 con “La canzone mononota” e del 2016 con “Vincere l’odio”.

«Noi siamo arrivati qui con l’obiettivo chiarissimo di arrivare ultimi, purtroppo ci hanno messo nella zona gialla di mezzo, speriamo di fare peggio nelle prossime serate. Ormai siamo consapevoli che portare delle canzoni arzigogolate come le nostre, ormai, è fuori moda. Quindi, ringraziamo tutti e ci salutiamo qui, dal prossimo 30 giugno ognuno di noi proseguirà per la sua strada» dichiara Elio.

«Siamo la prima band al mondo ufficialmente sciolta che si esibisce ancora, questo è un record. Il pezzo che portiamo in gara è bellissimo, anche se molti non la pensano come noi. Nella serata di venerdì abbiamo chiamato un grande gruppo (i Neri per Caso, ndr), per renderlo al meglio la nostra canzone». 

A chi non crede al loro scioglimento, rispondono: «Ma cosa dobbiamo fare per essere credibili? A meno che non arrivi un magnate russo a farci una di quelle proposte irrinunciabili, la nostra data di scadenza è fissata per il prossimo 30 giugno. Aspettare per credere».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.