venerdì 22 Novembre 2024

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“Il congiuntivo” arguto e nazionalpopolare di Lorenzo Baglioni, che vinca Sanremo?

Il cantante e attore toscano, tra i finalisti di Sarà Sanremo, spopola in radio e sul web con una canzone che si candida di diritto alla vittoria del Festival

Se “Il congiuntivo” di Lorenzo Baglioni approdasse davvero sul palco dell’Ariston punterebbe di certo alla vittoria della sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2018, il condizionale è d’obbligo, ce lo impone la scaramanzia più che la grammatica. Il ragionamento è semplice: il pezzo è già pluritrasmesso in radio e il videoclip ha ottenuto circa 750.000 visualizzazioni su YouTube in dieci giorni, se continua di questo passo è destinato a diventare una vera e propria hit. Gli ingredienti ci sono tutti, dalla melodia alla tematica, il solo rischio è che da qui a febbraio possa stancare… triste destino di qualsiasi tormentone. Apprezzatissimo dall’Accademia della Crusca, il brano ironizza sul maltrattamento della sintassi: «Ogni secondo in Italia vengono sbagliati 79 congiuntivi. E’ ora di dire basta! Tutti insieme possiamo cambiare le cose: condividi il video, e aiutaci a portare il congiuntivo a Sanremo» si apprende sui canali social dell’artista che, nonostante il prestigioso cognome, non ha alcun grado di parentela con il direttore artistico della kermesse.

Portare “Il congiuntivo” a Sanremo rappresenterebbe un primo passo verso la sanificazione della lingua italiana, una battaglia che Lorenzo porterà avanti con il dissacrante umorismo che lo contraddistingue. I veri punti forza di questo pezzo? La pertinenza e la musicalità, una bella canzone addobbata con parole dichiaratamente ironiche ma sagaci, di quelle che non ti aspetti da cotanta melodia. Il segreto è proprio quello di nascondere dietro un’apparente serietà un messaggio scanzonato, che contiene al suo interno alcuni spunti di riflessione. La scalata del giovane Baglioni è appena iniziata, comunque vada… strada facendo, sarà un successo! Che io dica, che tu dica, che egli dica, che noi diciamo, che voi diciate, che essi ne dicano.

Il congiuntivo | Video

Il congiuntivo | Testo

Che io sia
che io fossi
che io sia stato
oh-oh-oh

Oggigiorno chi corteggia
incontra sempre più difficoltà
coi verbi al congiuntivo
quindi è tempo di riaprire
il manuale di grammatica
che è, molto educativo

Gerundio imperativo
e infinito indicativo
molti tempi e molte coniugazioni ma…

Il congiuntivo
ha un ruolo distintivo
e si usa per eventi
che non sono reali
è relativo a ciò che è soggettivo
a differenza di altri modi verbali
e adesso che lo sai anche tu
non lo sbagli più

Nel caso che il periodo sia
della tipologia dell’irrealtà (si sa)
ci vuole il congiuntivo
tipo se tu avessi usato
il congiuntivo trapassato
con lei non sarebbe andata poi male
condizionale
segui la consecutio temporum

Il congiuntivo
ha un ruolo distintivo
e si usa per eventi
che non sono reali
è relativo a ciò che è soggettivo
a differenza di altri modi verbali

E adesso ripassiamo
un po’ di verbi al congiuntivo
che io sia (presente)
che io fossi (imperfetto)
che io sia stato (passato)
che fossi stato (trapassato)
che io abbia (presente)
che io avessi (imperfetto)
che abbia avuto (passato)
che avessi avuto (trapassato)
che io… vorrei

Il congiuntivo
come ti dicevo
si usa in questo tipo
di costrutto sintattico
il tentativo è quasi riflessivo
descritto dal seguente esempio didattico
e adesso che lo sai anche tu
non lo sbagli più

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.