martedì, Marzo 19, 2024

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L’unico re è tornato: Tiziano Ferro sbanca con “Potremmo ritornare”

14729346_10154067213677898_672889284554202617_n Sono ormai più di quindici anni che Tiziano Ferro detta l’agenda del pop italiano con parole e musiche eppure stavolta alla vigilia del suo ritorno sembrava possibile che la tendenza fosse stata ribaltata. Il cantautore di Latina aveva annunciato l’avvio di una nuova strada, l’apertura di una seconda parte di carriera che, pur se in continuità con quanto fatto finora, avrebbe portato non poche novità nella sua musica. Temevo il peggio, temevo un contagio del Tiziano nazionale con quell’electropop facilotto che oramai si è impossessato di tutte le gemme della musica nostrana facendone delle prede destinate a rimanere intricate in quella ragnatela senza riuscire a fuggire. E invece no, il Tiziano di Potremmo ritornare è il Tiziano di sempre ed è una fortuna. Non ha nulla a che fare (almeno per il momento visto che l’album riserverà sicuramente delle sorprese) con la parentesi “allegra” de Lo Stadio, il Tiziano Ferro che esce da questo nuovo singolo potrebbe essere tranquillamente quello dei suoi migliori album (“111” o “Nessuno è solo”) con un’unica differenza: nel dolore c’è comunque un bagliore, un futuro, una speranza.

Nel nuovo singolo, uscito il 28 ottobre anticipando il nuovo album (Il mestiere della vita) che uscirà il prossimo 2 dicembre, Tiziano rimane se stesso: il testo mantiene quell’uso estremo del passato remoto che da anni caratterizza la scrittura del poeta di Latina, la voce conserva quelle sue tipiche note basse e la magia è esattamente la stessa di sempre. Potremmo ritornare è stata scritta per il testo dallo stesso Tiziano mentre per la musica il merito va a Michael Tensici che ha fiancheggiato l’autore di Latina nella composizione come già aveva fatto per “La vita in un anno”, l’inedito firmato per Alessandra Amoroso, e che magari aveva segnato le prove generali della collaborazione tra i due.

lvquv3ywUna lenta ballata pop che parte in sordina per portare a quel crescendo che esalta la vocalità profonda e decisa di Tiziano che racconta di un amore finito ma che spera possa tornare a riempire il cuore (“ho passato tutto il giorno a ricordarti nella canzone che però non ascoltasti, tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me, lo so io ma anche te” canta nel leggero ritornello). Un brano in perfetto stile Tiziano Ferro che ancora una volta si conferma unico vero poeta dell’amore italiano, unico vero cantante italiano capace di restare al di sopra delle mode del momento perché l’importante è raccontarsi senza barriere. Mancherà il ritornello acchiappa radio al primo ascolto ma è meglio così perché i sentimenti più profondi non possono essere per tutti ma solo per coloro che la musica la ascoltano con il cuore aperto e che non potranno che sciogliersi davanti a queste parole.

Tiziano regna, continua ad emozionare (ed emozionarsi) con la musica e l’amore e a dettare le leggi della musica pop italiana. Attenzione, il re (e sommo poeta) è tornato!

VOTO: 9/10

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.