venerdì, Marzo 29, 2024

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Riki e quel suo innegabile istinto up-pop in “Se parlassero di noi” – RECENSIONE

Con “Se parlassero di noi” scompiglia le carte ma l’essenza rimane la stessa

E’ uscito da appena un paio di giorni eppure i fan già adorano il nuovo singolo inedito di Riki, ultimo teen-idol confezionato (come ai vecchi tempo) da Amici di Maria de Filippi, tanto che l’hanno da subito portato ai vertici della classifica di vendita iTunes da cui pare non volersi schiodare.

riki - se parlassero di noi

Il nuovo brano del Maruzzo ha la strana caratteristica (per un ragazzo appena uscito da un talent show) di voler da subito creare una evoluzione piuttosto evidente: niente ragazze dalle morbide e sinuose curve adocchiate in discoteca, niente melodie spensierate e estive, niente di niente. Al posto di tutto ciò arriva una ballad di quelle che partono con il pianoforte e una voce profonda e che poi piano piano salgono con l’estensione (e l’auto-tune) portando ad un ritornello da urlare a squarciagola ai concerti mentre volano i reggiseni e spuntano gli accendini.

La destinataria rimane sempre quella lei che, però, si mostra per la prima volta insicura, fragile, vittima vera dell’amore che non ha mai una soluzione certa. Un testo semplice (“se” continua a far rima con “me” e “te”), immediato ma (fortunatamente) ben costruito attorno alla certezza di un amore che non si consuma nemmeno sotto l’effetto del tempo. Musicalmente la sorpresa più grande è quell’addio (o quell’arrivederci) alla facilità e all’immediatezza che cercano di essere sostituite da una delicatezza pop che, però, sfocia poi in un ritornello perfettamente in Riki-style secondo una ricetta che potremmo definire “up-pop”: grandi aperture vocali, falsetti e un cantato che si rivela quasi femminile in questa sua continua ricerca della tenuta delle note.

Riki prova a sorprendere ma lo fa cercando anche di conservare le sue caratteristiche più abituali: la produzione di Riccardo Scirè gli consente di cambiare l’abito sonoro ma di certo non può nascondere la definita identità musicale di questo belloccio milanese che, anche con questo brano, continua a dimostrare la sua essenza più vera: un bel ragazzo che canta di amori di circostanza sfruttando le carte che madre natura gli ha messo in mano.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.