martedì, Aprile 16, 2024

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Rita Bellanza: il nuovo talento ipocritamente non compreso e accusato

Quando è più facile criticare che capire

Dopo settimane di offese gratuite sul web (e non solo) Rita Bellanza è stata eliminata da X-Factor 11. E fin qui, niente di eccezionale rilevanza, i talent show funzionano così in linea di principio: ogni settimana uno o due se ne vanno e stavolta è toccato a lei. Ma facciamo un passo indietro: chi è Rita Bellanza?

Ragazza della provincia di Bergamo dall’infanzia difficile, si è presentata ai casting dell’undicesima edizione di X-Factor senza aver mai studiato canto ma regalando la miglior esibizione mia proposta su quel palco nella sua storia. La sua versione di Sally, celebre brano di Vasco Rossi, è diventata già un classico ed è destinata a rimanere nella memoria comune anche solo per il coinvolgimento della stampa e della critica che è riuscita a strappare grazie al suo trasporto emotivo e soprattutto al suo timbro vocale unico. Entrata di diritto nelle fasi finali dello show, i cosiddetti live, la ragazza non è riuscita a ripagare le alte aspettative nutrite su di lei da pubblico, giudici e critica dimostrandosi più fragile, insicura, tecnicamente inesperta ed emotivamente altalenante di quanto ci si potesse aspettare. Risultato di tutto ciò sono state delle esibizioni alquanto discutibili dal punto di vista tecnico che puntualmente alcuni giudici (perché pur sempre di gara stiamo parlando ed è inevitabile che ognuno per vincere sia disposto ad affondare i propri avversari) hanno sottolineato. Alla terza esibizione dubbia tutto è risultato fin troppo inaccettabile in un contesto come quello del talent di X-Factor e la ragazza era già diventata, nel giro di 3 esibizioni, la peggiore del gruppo, quella da eliminare anche per mezzo di complotti e quella addirittura fischiata da quello stesso pubblico che fino a tre puntate prima per lei piangeva di commozione.

Ecco, personalmente non mi sono mai espresso sulla sua capacità tecnica o sulla sua resa emotiva ma mi sento di farlo oggi all’indomani dalla sua eliminazione. Rita sicuramente ha un estremo bisogno di studiare (come dovrebbero fare tutti gli artisti) ma non è la peggior cantante mai sentita come la si è voluta dipingere. Ciò che però è più grave è l’accanimento che un meccanismo televisivo è riuscito a focalizzarle contro: basta spulciare Twitter o Facebook per leggere centinaia e centinaia di commenti offensivi, denigranti e senza alcun rispetto della persona, ancor prima che dell’artista. E parlo di artista volutamente. Avrà anche stonato ma Rita Bellanza ha già dimostrato di saper emozionare, di poter convincere e di saper raccontare. Al pubblico stava il compito di ricordarselo e, invece, per l’ennesima volta si è scelta la via più semplice, quella della non comprensione di un talento con la sola colpa di aver scelto un contesto non adatto. Che poi, tra l’altro, è pure l’unico.

Rita - Le parole che non dico maiCerto, io per primo mi scaglio abitualmente contro a quegli artisti che stonano durante le loro esibizioni ma quelli già fanno i cantanti di professione qui, invece, stiamo parlando di una ragazza che vorrebbe diventarlo e che, sia chiaro, era giusto non premiare con una vittoria come se nulla fosse, ma che andava protetta, compresa e trattata con maggior rispetto. Evidentemente la storia non ha insegnato proprio nulla ad un pubblico che rimane ancor oggi rozzo, confuso, arrogante e superficiale. Troppo facile parlare da dietro una tastiera. Troppo.

A Rita Bellanza auguro una lunga carriera, delle canzoni vere che sappiano farle dire quelle parole che non ha detto mai che il suo primo (bellissimo) primo inedito inizia a farle dire e un pubblico degno di capirla e amarla per quella che è. E se qualcuno verrà ancora a dirmi che la tecnica non è tutto ma che è più importante l’emozione quando accuserò qualche artista di aver stonato saprò di avere il diritto di mandarlo amabilmente a quel paese. Anzi no, com’era? “Batti le mani, schiocca le dita, Rita Bellanza eliminata tutta la vita”. Perché s’è detta pure questa tra le tante e non è che l’antipasto.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.