venerdì, Marzo 29, 2024

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Sanremo 2017: la scheda di Fabrizio Moro, tutto quello che c’è da sapere

Fabrizio Moro a Sanremo nel 2007 trionfatore con il brano “Pensa”

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Il cantautore romano torna al Festival per la quinta volta in carriera vantando una vittoria nel circuito delle Nuove Proposte. L’esordio avvenne nel 2000 con Un giorno senza fine che si classificò al 13° posto nel circuito delle Nuove Proposte dove vinse Jenny B con “Semplicemente sai”. L’occasione di rifarsi arrivò nel 2007 con una più matura canzone, Pensa, che trattò il tema della mafia ed ottenne il primo posto tra i giovani. Nel 2008 fu richiamato in gara da Pippo Baudo tra i big con la canzone Eppure mi hai cambiato la vita con la quale ottenne il 3° posto finale mentre a vincere furono Giò di Tonno e Lola Ponce con “Colpo di fulmine”.

Il ritorno all’Ariston avvenne nell’edizione di Antonella Clerici (2010) con il brano di rottura Non è una canzone che fu eliminata dalla finale a 10 dando inizio a quel sentimento di distacco dal mondo mainstream durata fino a qualche anno fa.

IL BRANO:

Per il suo ritorno al Festival dopo 7 anni di assenza Fabrizio Moro ha scelto il brano Portami via, una dedica d’amore ispirata alla figlia scritta e composta da lui stesso insieme a Roberto Cardelli per la parte melodica.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“La sua voce inquieta punge, arriva dritta ai sentimenti. Portami via da questi anni invadenti e anche da me stesso quando non ho più energia. 7” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“FABRIZIO Moro ha tutto, voce e composizione, ma sempre a un millimetro dall’esplosione” [Marco Mangiarotti, QN]

“Convince ma non vince Portami via con te, sull’amore salvifico. Il tema non è certo nuovo, ma la canzone resta. È definitivo: Moro funziona anche come interprete di se stesso. Voto: 7.5” [Simona Voglino Levy, Libero]

“Più classico del prevedibile. Il suo pezzo ricorda, ed è un complimento, La cura di Battiato, ma in chiave: “portami via”, dalle difficoltà, dai muri troppo alti, dal passato” [Gino Castaldo, La Repubblica]

“Fabrizio Moro ha un pianoforte che cita, senza la stessa ispirazione, «La cura» di Battiato” [Andrea Lanfranchi, Il Corriere della Sera]

“Mentre Fabrizio Moro porta al Festival forse il suo brano migliore” [Paolo Giordano, Il giornale]

“Canzone d’amore in crescendo, nello stile di questo bravo cantautore che qui però manca di un graffio musicale. Testo come sempre interessante sull’ipocondria, il male di vivere e la capacità di accettare «la vita così com’è» nonostante gli errori. Introspettivo” [Angela Calvini, Avvenire]

“Piace la dichiarazione d’amore di “Portami via” di Fabrizio Moro che si rifugia negli affetti familiari per sconfiggere panico e ipocondria” [Rita Vecchio, Il Messaggero]

“Fabrizio Moro è un po’ deja vu” [Marinella Venegoni, La Stampa]

“Anche Fabrizio Moro, con “Portami via”, gioca tutto su un sentimento virile dell’amore, ma non è mai stato amato dalla critica. Il che è inspiegabile. Perché è un fuoriclasse” [Renato Tortarolo, Il secolo XIX]

“Un omaggio a «La Cura» di Franco Battiato, con le debite proporzioni. A Fabrizio Moro non difettano certo la personalità e l’intensità” [Paolo Biamonte, Il secoo XIX]

“L’anno scorso mi ero innamorata, in modo totalmente inaspettato, di Finalmente Piove cantata da Valerio Scanu e scritta da Fabrizio Moro. Io, capisci? Io che almeno una volta alla settimana trovo il modo di dire: «Ah sì, ricordo il concerto di XY al Tunnel nel 1996, eravamo in 10». Probabilmente, amare Fabrizio Moro è la giusta punizione degli dei dell’indie per la mia alterigia. Questo pezzo è bellissimo: comincia che sembra una ballata di Jovanotti, poi arrivano i violini e niente: parte karaokissimo. Indice karaoke: 10” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Anche Fabrizio Moro con ‘Portami via’ si cimenta sul tema sentimentale e qui si tratta di amore salvifico e attuale: <<Portami via dai momenti di questi anni violenti>>” [Adnkronos]

“Giunto ormai al suo quinto Festival di Sanremo, Fabrizio Moro (già vincitore nel lontano 2007) ha deciso di presentarsi al pubblico di Rai 1 con un brano incentrato sull’amore e sulla sua capacità di far superare alle persone ogni ostacolo della propria vita. Da riascoltare. Voto: 5 e mezzo” [Lorenzo Cappiello, Tanto di Cappiello]

“Il brano non ha un vero e proprio ritornello da airplay. Il testo non è per nulla banale e dalla seconda strofa la canzone è quasi gridata. È il suo marchio di fabbrica. VOTO: 7” [Giovanni Ferrari, Panorama]

“Moro è un bravo, uno che sa scrivere però le sue possibilità interpretative sono sempre un ventaglio troppo limitato. Non a caso quando scrive per altri ci si legge il timbro ma si hanno sfumature diverse. Il pezzo in questione è molto buono e risulta tale a chi già lo ama, ma se non ti piace, difficilmente inizierà a farlo adesso. A me piace sempre abbastanza e quindi… FRASE: “Tu portami via dai rimorsi degli errori che continuo a fare…”. VOTO: 6 e mezzo“ [Fabio Fiume, All Music Italia]

“Canzone d’autore lenta e d’atmosfera, non è dominata dall’abbandono ma dall’ansia, la difficile ricerca di una via d’uscita dagli errori e dal vuoto, sperando in un amore salvifico che porti lontano” [Giò Alajmo, Spettakolo]

“Di tutti i cantanti in gara in quota Maria De Filippi, Fabrizio Moro presenta senza ombra di dubbio il brano migliore. Il fatto che Moro sia in quota De Filippi rende il brano meno bello? Ovviamente no. Rende semmai Moro un po’ ibrido, perché se il Festival anche quest’anno sarà una guerra tra bande lui avrebbe pure potuto fronteggiarla da solo” [Michele Monina, Il fatto quotidiano]

“Un altro brano che inizia al piano, con apertura enfatica sul ritornello. Un testo e una melodia che ammiccano a “La cura” di Battiato (si parla di “Panico che provoca l’ipocondria”), ma qua è il narratore che chiede aiuto all’altra (“Amore mio, portami via”), nella fuga dal mondo. Di cosa parla la canzone: Amore, tu, fuga. In breve: Una “power ballad” classic” [Gianni Sibilla, Rockol]

“Onesta canzone d’amore, con furbo crescendo che si placa sul finale. Voto: 5 e mezzo” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Un po’ Battiato 2.0. Profonda, sincera, equilibrata. Manca qualcosa, ma commuove” [TV Blog]

“Il testo d’amore più bello del Festival. Una bella canzone d’autore che echeggia il miglior Battiato per le atmosfere. Tutti vorremmo una dichiarazione d’amore così” [Andrea Conti, RTL 102.5]

“Lui incisivo, canzone che parte quasi parlata e poi si sblocca sui violini. Una richiesta/preghiera che si sviluppa in un accattivante crescendo. Discreto” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Voto: 6” [Mela Giannini, Fare Musica]

“Moro è Moro. Sa sempre quello che fa, il testo c’è. E il ritornello potente non manca mai. Però. 7” [Silvia Gianatti]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 7.18/10 (4° posizione generale)

POSSIBILITA’ DI VITTORIA PER I BOOKMAKERS: 6.7% (11° posizione generale)

COVER DELLA SERATA DEL GIOVEDI’: La leva calcistica della classe del ’68 (Francesco De Gregori)

IL NUOVO ALBUM:

Uscirà per Sony Music Italia il prossimo 10 marzo Pace, il nuovo album d’inediti di Fabrizio Moro, contenente il brano sanremese e il primo singolo rilasciato lo scorso anno, “Sono anni che ti aspetto”.

Tracklist con [autore testo – compositore musica]:

  1. Pace
  2. Tutto quello che volevi
  3. Giocattoli
  4. Semplice
  5. Portami via [Fabrizio Moro – Fabrizio Moro, Roberto Cardelli]
  6. La felicità
  7. L’essenza
  8. Sono anni che ti aspetto [Fabrizio Moro – Fabrizio Moro, Roberto Cardelli]
  9. Andiamo
  10. E’ più forte l’amore (feat. Bianca Guaccero)
  11. Intanto

TESTO DEL BRANO:

PORTAMI VIA
di F. Moro – R. Cardelli – F. Moro
Ed. La Fattoria del Moro Publishing – Roma

Tu portami via
Dalle ostilità dei giorni che verranno
Dai riflessi del passato perché torneranno
Dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria
Tu portami via
Dalla convinzione di non essere abbastanza forte
Quando cado contro un mostro più grande di me
Consapevole che a volte basta prendere la vita cosi com’è
Cosi com’è
Imprevedibile
Portami via dai momenti
Da questi anni invadenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via
Tu portami via
Quando torna la paura e non so più reagire
Dai rimorsi degli errori che continuo a fare
Mentre lotto a denti stretti nascondendo l’amarezza dentro a una bugia
Tu portami via
Se c’è un muro troppo alto per vedere il mio domani
E mi trovi lì ai suoi piedi con la testa fra le mani
Se fra tante vie d’uscita mi domando quella giusta chissà dov’è
Chissà dov’è
È imprevedibile
Portami via dai momenti
Da tutto il vuoto che senti
Dove niente potrà farmi più del male ovunque sia
Amore mio portami via
Tu
Tu sai comprendere
Questo silenzio che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà
Da qui all’eternità tu non ti arrendere
Portami via dai momenti
Da questi anni violenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.