giovedì, Marzo 28, 2024

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Sanremo 2017: la scheda di Michele Bravi, tutto quello che c’è da sapere

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Per Michele Bravi, vincitore dell’edizione numero 7 di X-Factor, quella del 2017 sarà la prima volta al Festival di Sanremo dopo aver rifiutato di parteciparvi nell’immediato post-vittoria del talent per l’edizione del 2014.

IL BRANO:

Il giovane artista umbro propone all’Ariston Il diario degli errori scritto per Michele da Cheope (Alfredo Rapetti Mogol) nel testo e da Federica Abbate e Giuseppe Anastasi nella musica.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Ho fatto tutto a modo mio, con troppa fretta, senza ascoltare consigli, ma ti voglio tenere fuori dal mio diario degli errori. Senza guizzi. 6” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“I RAGAZZI di tv e rete sono i naturali outsider, da Michele Bravi (X Factor) a Lodovica Comello, possibili sorprese nei piani alti” [Marco Mangiarotti, QN]

“L’ex concorrente di X-Factor – ora fortunata webstar – arriva all’ Ariston con Il diario degli errori. Nonostante l’impegno, non convince. Ma vediamo come se la gioca sul palco, senza scordarci che il televoto sta certamente dalla sua. Voto: 6” [Simona Voglino Levy, Libero]

“Situazione delicata. Ha appena fatto coming out, e porta una canzone che suona erroneamente come una piccola, ma certamente prematura, My way. Una tranche autobiografica con errori, ferite e pentimenti che in bocca a un giovanissimo artista risulta singolare. Da riascoltare” [Gino Castaldo, La Repubblica]

“Michele Bravi, reinventatosi youtuber dopo il flop post «X Factor», ha dalla sua la buona idea del titolo. «Il diario degli errori» è quello in cui non dovrebbe finire l’amore del momento, ma potrebbe finirci l’interpretazione senza spessore” [Andrea Lanfranchi, Il Corriere della Sera]

“Ha approfittato della vigilia per fare coming out e si prodiga in una ballatina” [Marco Molendini, Il Messaggero]

“Nel Diario degli errori di Michele Bravi ci sono «troppi segni sulla pelle già strappata» ma un’esilità interpretativa che di segni ne lascia molto pochi” [Paolo Giordano, Il giornale]

“L’ex ragazzo di X Factor esordiente a Sanremo sfoggia la firma di Cheope/Abbate/Anastasi per un pezzo delicato sulla confusione sentimentale ed esistenziale. Voce interessante” [Angela Calvini, Avvenire]

“Michele Bravi rifà la Michielin ‘16 nel «Diario degli errori»” [Marinella Venegoni, La Stampa]

“Come il meritevole Michele Bravi, encomiabile nel fare outing ma scivolato su un testo sconcertante per banalità. In “Il diario degli errori” Alfredo Rapetti Mogol dà il peggio di sé” [Renato Tortarolo, Il secolo XIX]

“Sembra un pò presto per un ragazzo di 22 anni compilare il diario degli errori. Pop melodico con suoni à la page in cerca di identità” [Paolo Biamonte, Il secoo XIX]

“Giuro, mi dispiace dirlo perché Michele Bravi è uno carino, e bravo, e tenero, e dolce. Però a me questo pezzo che porta a Sanremo 2017, cantato in falsetto tipo Justin , mi è sembrato una lagna che non parte mai. Ma sbaglierò di sicuro. Indice karaoke: 6 (perché comunque è cantabile)” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“C’è poi l’amore riconoscente del brano ‘Il diario degli errori’ di Michele Bravi, scritto da Cheope (pseudonimo del figlio di Mogol, Alfredo Rapetti), dove l’ex vincitore di ‘X Factor’ ammette: <<Almeno tu rimani fuori dal mio diario degli errori>>” [Adnkronos]

“Vincitore di X Factor, Michele Bravi debutterà a Sanremo con Il diario degli errori. Il brano, scritto da Cheope, è sicuramente uno dei più interessanti. Non solo dal punto di vista musicale (è una ballad elettronica molto delicata!), ma anche dal punto di vista autoriale. Voto: 7 e mezzo” [Lorenzo Cappiello, Tanto di Cappiello]

“Il diario degli errori è uno dei brani più delicati di questo Sanremo. Parla di cosa può significare sentirsi sbagliati e guardarsi come un insieme di sbagli. Il tutto con un’originalità fuori dal comune. VOTO: 8” [Giovanni Ferrari, Panorama]

“L’intimità è la chiave di questa canzone che è voce e poco altro per tre quarti ed apre all’arrangiamento solo nel secondo inciso proprio per dare un senso alla presenza dell’orchestra. Non riesce a cancellare la sensazione di una voce acerba però è indubbiamente giusta per il suo percorso musicale ed ha il potenziale per piacere di più con ulteriori ascolti. FRASE: “Ho lasciato troppi segni sulla pelle già strappata…” VOTO: 6 e mezzo “ [Fabio Fiume, All Music Italia]

“Voce molto leggera per una canzone che potrebbe essere importante, su un rapporto difficile tra errori e rimpianti e il tentativo di non coinvolgere nei danni la persona cara. Non convince ma almeno non urla come si fa ai talent” [Giò Alajmo, Spettakolo]

“In molti si erano chiesti che fine avesse il vincitore di X Factor con la faccia acqua e sapone e la cadenza umbra che così tanto sembrava promettere. A sentire questa canzone, una black ballad megoniana, e voi sapete quanto le black ballad mengoniane abbiano rotto i coglioni, viene ancora da chiederselo” [Michele Monina, Il fatto quotidiano]

“Una base delicatamente elettronica, gli archi, per valorizzare la voce di Bravi: l’apertura, a differenza di altre ballate in gara, arriva solo alla fine ed è meno enfatica. Ricorda vagamente il pezzo della Michielin dell’anno scorso, come impostazione. Il testo di Mogol è un ragionamento sui propri errori e sulla propria vita (più tipico della mezza età che di un ragazzo di 22 anni, però). Di cosa parla la canzone: Tu, me, consapevolezza. In breve: Una ballata elettronica” [Gianni Sibilla, Rockol]

“Appena fatto coming out senza paura di perdere lo zoccolo conservatore festivaliero che mai lo avrebbe seguito, l’ex ragazzo del talent show si è fatto scrivere da Cheope/Abbate/Anastasi una fragile canzone di autoaccettazione sentimentale, dalla costruzione anomala, almeno per l’Ariston. Voto: 5 e mezzo” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Brano lento, a volte quasi sussurrato, scandito, perfetta per raccontare le riflessioni sul passato vissuto e sulle relazioni che finiscono. Ci sono abbastanza archi per aumentare il pathos, forse non abbastanza per catturare il pubblico di Sanremo” [TV Blog]

“Coinvolgente nelle armonie e nell’arrangiamento. Un pezzo su cui Michele punta molto. Dove andrà? Difficile dirlo, bisognerà aspettare l’esibizione live” [Andrea Conti, RTL 102.5]

“Voce “nuova” sempre con più sfumature internazionali. Canzone super emotiva, orecchiabile e commovente dal titolo sincero” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Voto: 6” [Mela Giannini, Fare Musica]

“Tra quelle che mi incuriosivano di più, ché a Tesorino vogliamo bene da sempre e un po’ nella seconda occasione ci speravamo tutti. Torna con un brano che poteva cantare anche la Michielin, che entrerà dentro ascolto dopo ascolto. Tutto dipende da come la canterà. Non è da podio, ma è di quelle che nella mia playlist gireranno. 8” [Silvia Gianatti]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 6.14/10 (13° posizione generale)

POSSIBILITA’ DI VITTORIA PER I BOOKMAKERS: 6.7% (10° posizione generale)

COVER DELLA SERATA DEL GIOVEDI’: La stagione dell’amore (Franco Battiato)

IL NUOVO ALBUM:

Il 24 febbraio uscirà, su etichetta Universal Music Italia, il nuovo album d’inediti intitolato Anime di carta. Esso conterrà 13 nuove tracce di cui due in inglese ed undici in italiano.

Tracklist con [autore testo – compositore musica]:

  1. Come l’equilibrio (intro)
  2. Cambia [Matteo de Simone, Riccardo Scirè]
  3. Diamanti (Andrea Amati, Federica Abbate]
  4. Il diario degli errori [Cheope – Federica Abbate, Giuseppe Anastasi]
  5. Solo per un po’ [Davide Napoleone]
  6. Due secondi (cancellare tutto)
  7. Andare via
  8. Pausa
  9. Shiver
  10. Bones
  11. Respiro
  12. Il punto in cui ti ho perso (interludio)
  13. Chiavi di casa

TESTO DEL BRANO:

IL DIARIO DEGLI ERRORI
di Cheope – G. Anastasi – F. Abbate
Ed. Universal Music Italia – Milano

Ho lasciato troppi segni
Sulla pelle già strappata
Non c’è niente che si insegni prima
Che non l’hai provata
Sono andato sempre dritto come un treno
Ho cercato nel conflitto
La parvenza di un sentiero
Ho sempre fatto tutto in un modo solo mio
E non ho mai detto resta se potevo dire addio
Poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta
Ma non ne ho tenuto conto
Ho sempre avuto troppa fretta
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutti i torti e le ragioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Ho giocato con il fuoco
E qualcuna l’ho anche vinta
Ma ci è mancato poco
Mi giocassi anche la vita
Ho lasciato troppe volte
La mia impronta sopra il letto
Senza preoccuparmi troppo
Di cosa prima avevo detto
Ho guardato nell’abisso di un mattino senza alba
Senza avere un punto fisso
O qualcuno che ti salva
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutte le mie imperfezioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Almeno tu
Almeno tu
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.