sabato, Aprile 20, 2024

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Sanremo Musical, il Festival rivive la sua gloriosa storia – Recensione

La nostra recensione dello spettacolo in scena al Teatro Nuovo di Milano dal 18 al 27 maggio

Non ha deluso le aspettative Sanremo Musical, lo spettacolo che racconta sessantotto anni di storia del Festival, attraverso le canzoni più rappresentative della kermesse. Un progetto ambizioso frutto del sapiente lavoro di un esperto team creativo, composto dall’autrice e regista Isabella Biffi, lo storico paroliere Salvatore De Pasquale (alias Depsa), il proprietario del Teatro Ariston Walter Veracchino, il produttore Matteo Rotondo, il coreografo Giordano Orchi, il light designer Giancarlo Toscani, la costumista Claudia Frigatti, lo scenografo Mario Carlo Garrambone e i musicisti Silvio Melloni, Osvaldo Pizzoli e Gino Zandonà, un trio di tutto rispetto a cui va riconosciuto il merito di aver riarrangiato abilmente i pezzi selezionati, che fanno da colonna sonora dell’intera rappresentazione, oltre che da traino all’evoluzione del costume del nostro Paese.

Protagonisti otto talentuosi ragazzi (Rosy Messina, Fabiola Poretti, Alice Grasso, Eleonora Pieri, Roberto Lai, Marco Gabrielli, Michelangelo Nari e Giovanni De Filippi) che si ritrovano a sostenere un provino con l’obiettivo di prendere parte ad un musical sul Festival di Sanremo. Ad arricchire il tutto, la presenza di sei ballerini (Elisa Cunselmo, Rossella Petruzziello, Bruna Saltini, Alberto Del Prete, Federico Milan e Simone Lazzari) che colorano le performance con le loro coreografie. Luci, scenografie e costumi studiati nel minimo dettaglio, per rappresentare al meglio lo scorrere del tempo, scandito attraverso la voce di due narratori (Paolo Gatti e Gustavo La Volpe) che incarnano lo spirito della manifestazione sanremese, attraverso i personaggi di Pier Busseti e Amilcare Rambaldi, considerati i padri fondatori della kermesse. Nel lontano 1951, i due ebbero la geniale intuizione di organizzare il primo concorso canoro di canzoni, con l’intento di rilanciare il turismo della cittadina ligure anche d’inverno, un periodo dell’anno con scarsa affluenza alberghiera. Da quel celebre “Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate!” del conduttore Nunzio Filogamo, nessuno poteva minimamente immaginare tutto quello che sarebbe successo dopo, dall’avvento della televisione alla consacrazione della melodia italiana nel mondo, per non parlare della nascita artistica di cantanti che hanno rivoluzionato il nostro panorama discografico, prima dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, poi dal palco del Teatro Ariston.

Sanremo Musical

Un viaggio ricco di note e di pezzi memorabili rivisitati brillantemente come, ad esempio, “Grazie dei fior” che viene riletta in veste tanghera, o “Nel blu dipinto di blu” e “Che sarà” riproposte in Michael Jackson style, mentre “Chi non lavora non fa l’amore” e “Gianna” in un’inedita salsa rock. Numerosi gli artisti citati tra cui spiccano, per esempio, un toccante e velato ricordo di Luigi Tenco, un riuscito omaggio a Lucio Dalla e un emozionante medley dedicato a Mia Martini. Due ore intense di spettacolo che ripercorrono sette decenni della nostra storia musicale, in una produzione originale e tutta italiana, che meriterebbe la possibilità di essere portata in giro per il mondo. Siamo molto bravi ad importare dall’estero prodotti già confezionati, ad adattarli al nostro pubblico, ma possediamo il talento e le risorse necessarie per tornare ad imporre la nostra creatività oltre i confini nazionali. In tal senso, Sanremo Musical ha tutte le carte in regola per funzionare ovunque, perchè contrappone l’energia e i sogni dei ragazzi di oggi alla ricchezza lasciataci in eredità da un glorioso passato, uno splendore artistico che continua a rivivere grazie soprattutto ad iniziative di questo genere.

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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