giovedì, Marzo 28, 2024

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Top & Flop, settimana 45 del 2018: Emma ritrova la bussola, X-Factor la perde

Tutti i top ed i flop dell’ultima settimana musicale

I TOP:

  • Mondiale (Emma): La salentina non ci sta e vuole assolutamente rilanciare Essere qui, probabilmente il suo album migliore di sempre ma, contemporaneamente, anche quello indubbiamente più sottotono a livello di vendite, forse anche a causa di scelte mediatiche e radiofoniche non del tutto azzeccate. Ecco arrivare, dunque, la classica riedizione pre-natalizia con un nuovo singolo di lancio inedito che, bisogna dirlo, è il più azzeccato che Emma potesse trovare in questo momento. Autori nuovi di zecca le cuciono addosso un brano sufficientemente riconoscibile, orecchiabile ed immediato. Emma gioca con la sua voce graffiata tra note basse e parlate e quelle più potenti mentre coscientemente urla “ma che palle”. Dopo Mi parli piano (insuperabile) Emma conferma di aver ritrovato la giusta direzione.
  • Andrea Bocelli primo in USA e UK: Mai era capitato nella storia della musica italiana, nemmeno a lui, eppure Andrea Bocelli è riuscito a conquistare in un colpo solo Stati Uniti d’America ed Inghilterra dimostrando che un bel disco italiano come Si può piacere anche al mercato estero. Ne giova la sua musica ma soprattutto tutto l’indebolito scenario discografico del nostro Paese che da troppo tempo non si prende i giusti rischi per provare a riconquistare il terreno perduto.
  • Una foto di me e di te (Marco Carta): Si è dichiarato gay da Barbara d’Urso che l’ha accolto tra le sue braccia sbattendo, come sempre, le ciglia a tempo record ma la cosa importante è (o almeno dovrebbe essere) la sua nuova canzone che lo racconta nel modo migliore possibile. Ci si chiede come mai a questo ragazzo negli ultimi anni siano state chiuse tutte le porte (anche quelle dell’Ariston) pur con delle proposte che, come in questo caso, avrebbero ben figurato. Sarebbe interessante che la stampa ora desse il giusto spazio ad un brano che merita piuttosto che al genere di persona che l’abbraccia sotto le coperte. E, invece, anche questa volta non è così…

I FLOP:

  • FedezPrima di ogni cosa (Fedez): Lodevole la scelta romantica di dedicare il brano più importante della propria carriera al figlio neonato ma, in sostanza, manca davvero quel qualcosa in più che avrebbe potuto far gridare al miracolo. Fedez doveva così tornare solista dopo il progetto insieme a J-Ax (che guarda caso ha anch’egli lanciato un brano dedicato al figlio) presentandosi maturato rispetto al lontano ricordo di Magnifico. Può piacere questa sua nuova svolta che lo vede più concentrato sul messaggio, più spiccatamente pop e decisamente attento anche alla produzione ma che non gli fa fare chissà quale figura vista la sua incapacità vocale. Sentire l’autotune, comunque evidentemente insufficiente a correggere le manchevolezze tecniche della voce del rapper, su di una base piano e voce è quanto di più fastidioso potesse esserci. Seppellisce l’emozione.
  • X-Factor 12: Sarà una sensazione tutta personale ma questa volta il talent di casa Sky pare piuttosto sottotono. Tutti continuano a ripetere che il livello è, forse, il più alto degli ultimi anni ma, in realtà, non c’è nessuno che è davvero già emerso in modo forte e prepotente. La ragazzina prodigio con mille fobie si è totalmente oscurata, la band stravolgente si è messa a cantare Amore e capoeira e non è ancora emerso nessun plateale vincitore (o presunto tale). La scorsa edizione a questo punto dello show i Maneskin già spaccavano, Enrico Nigiotti fremeva per lanciare l’inedito e Rita Bellanza faceva ampiamente discutere.
  • L’ultimo abbraccio (Pooh): La storica band lancerà a breve un nuovo cofanetto live del loro ultimo concerto tenuto a Bologna il 30 dicembre 2016. Ma non si erano definitivamente sciolti per intraprendere delle carriere da solisti? Che senso ha lanciare a due anni di distanza un “nuovo” progetto se non quello di racimolare qualche soldo? Evidentemente star da soli non è abbastanza remunerativo e Roby Facchinetti e compagni si sono già ampiamente pentiti…
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.