domenica 24 Novembre 2024

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Per Mr. Rain i “Supereroi” sono quelli che hanno il coraggio di chiedere aiuto – RECENSIONE

Recensione del brano presentato da Mr.Rain nell’ultima edizione del Festival di Sanremo

Chiedere aiuto quando si è in difficoltà è, spesso, difficile. Subentra la vergogna, la paura di farsi vedere deboli agli occhi degli altri, il timore di essere guardati non superficialità e di non essere accolti. Ecco perché, secondo Mr.Rain, quelli che hanno il coraggio di farlo sono dei “Supereroi” nel brano presentato durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo.

L’appoggio di una mano amica per superare i momenti bui |

Supereroi” è una canzone che mette, appunto, al centro il coraggio di chiedere aiuto quando si lotta contro la depressione, come nel suo caso, o, più in generale, quando si vive un qualsiasi momento buio. “Non puoi combattere una guerra da solo“, è subito chiaro il pensiero del cantautore: per superare le proprie difficoltà è fondamentale cercare una mano esperta, o anche solo amica (“Se avrai paura allora stringimi le mani“).

È un brano che quasi idealizza i rapporti umani e il concetto di vicinanza: “Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro, siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro“. Uno sguardo totalmente positivo che vede l’altro come unica possibilità per rialzarsi dopo una caduta. “Perché siamo invincibili vicini” si sottolinea, quasi a voler enfatizzare ancora di più questo concetto di salvezza trovata solo grazie a un appoggio.

Tra autobiografia e capacità di risultare catchy |

Mr. Rain ha messo così in musica un momento di depressione realmente vissuto nella sua vita (“Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso“) e superato solo grazie all’appoggio altrui (“Ogni volta che ho toccato il fondo tu c’eri lo stesso“) e l’importanza del suo messaggio sta proprio qui: cadere nel baratro non è una scelta, chiedere di essere aiutati però sì ed è l’unica possibilità per riuscire a risalire, senza mai vergognarsi di farsi vedere deboli. E anzi, vedendo la richiesta di aiuto come un gesto eroico.

A livello stilistico, l’autore di “Fiori di Chernobyl” propone con questo brano una ricetta che ha già proposto negli ultimi anni, a partire dal coro di bambini che è quasi una sua forma stilistica. E questa è stata forse anche la sua fortuna. Partito un po’ in sordina, è diventato in breve tempo la vera sorpresa di Sanremo 2023 perché il pubblico medio – che ancora non lo conosceva bene – ha scoperto un cantautore, più che rapper, con una proposta molto catchy e in linea con ciò che richiedono le piattaforme streaming ma che, allo stesso tempo, sa essere intima e profonda, sapendo quindi strizzare l’occhio anche a un pubblico più adulto.

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Nick Tara

Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.