Leggerezza e intelligenza nelle “Due rose” cantate da Tiromancino ed Enula – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo dei Tiromancino in collaborazione con Enula

Incontrarsi non sempre è facile nella musica, soprattutto se si proviene da due mondi sonori diversi e apparentemente lontani, quello più cantautorale e tradizionale da una parte e, dall’altra, un’attitudine urban e più moderna. Ci sono però riusciti i Tiromancino con Enula nel loro connubio di “Due rose“, nuovo singolo da oggi in radio e su tutte le piattaforme digitali, e che arriva a quasi due anni da “Ho cambiato tante case“, ultimo album del progetto di Federico Zampaglione.

Amore in bilico tra passione e fuga |

“Due rose” è un brano che mette al centro un amore in bilico tra passione e fuga, tra promesse e ombre, tra rose e spine, raccontato attraverso due livelli di lettura: l’uomo vive il rapporto con tranquillità e credendo di fare tutto il possibile per la propria donna, che invece subisce il senso della distanza. E così, se lui ogni mattina è costretto a uscire lasciandole però “due rose sopra il letto andando via, così quando ti svegli ti ricorderai che sei bellissima“, la risposta di lei è: “Se mi vuoi davvero, all’improvviso non puoi sparire per poi ricomparire la notte“.

È una storia che sembra infatti riuscire a mantenersi in vita grazie unicamente alla passione che c’è tra i due. “La notte siamo demoni, con i vestiti ritorniamo deboli“, si canta in uno special che enfatizza le difficoltà di un rapporto concretizzato solo nella fugacità dei troppo pochi momenti insieme e che, alla fine, portano la donna a decidere di allontanarsi forse definitivamente: “È per te la mia maledizione: ti svegli, mi cerchi e non vedi i miei occhi“.

Brano che vive di dualismi e perfetto per la stagione estiva |

L’unione sembra essere arrivata ai suoi ultimi attimi insieme, ma è un finale che ci viene raccontato cercando comunque di trasmettere un forte senso di pace e benessere. E a far funzionare maggiormente il brano sono proprio i vari dualismi che lo compongono, in un continuo viaggio tra romanticismo e realismo, e tra un testo malinconico e un arrangiamento invece fresco e spensierato, trainato da un dolce arpeggio di chitarra e da un tocco vintage in grado di esaltare la vocalità di entrambi gli artisti, sia quella sempre evocativa di Zampaglione che quella sensuale di Enula.

“Due rose” è così un brano squisitamente pop, con una melodia che emerge come una ventata d’aria fresca e un ritornello più che orecchiabile, tali da renderlo una proposta perfetta per l’arrivo della stagione estiva. Senza comunque dover ricadere nei suoni più attuali e omologati, ma strizzando più che altro l’occhio alla genuinità dei tormentoni dei primi anni 2000, risultando quindi una canzone leggera ma, allo stesso tempo, intelligente.

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Nick Tara

Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.

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