Recensione del nuovo singolo della cantante potentina
C’è una canzone per ogni stagione della vita come per ogni stagione dell’anno. “Non vado via“, il singolo che Arisa ha pubblicato lo scorso 5 maggio spiazzando tutti, è una canzone che si potrebbe ritenere adatta per la stagione della disillusione. Quel momento della vita in cui, dopo tante battaglie e sofferenze rimaste incise sulla pelle, ci si arrende, in qualche modo, alla forza del destino e lo si accetta. Ma il nuovo singolo della fu Rosalba Pippa è anche una di quelle canzoni che si potrebbero descrivere tipicamente invernali o autunnali per quei colori tenui dell’arrangiamento e per quella malinconia che traspare, senza nemmeno troppa fatica, dalle immagini del testo piuttosto che dagli accordi di pianoforte.
L’immortalità di una bella canzone senza stagione |
In realtà, “Non vado via” è semplicemente una bella canzone. Una canzone che ha in sè la forza di poter essere per tutte le stagioni della vita come del calendario. Questo perchè Arisa la canta magistralmente rendendola universale, aperta ad ogni esistenza come ad ogni esperienza per racchiuderle in un grande caldo abbraccio.
Il vero DNA di questa canzone risiede, come naturalmente dovrebbe essere, nella sua scrittura che, semplice e diretta, arriva all’ascoltatore senza fronzoli rispettando in pieno la tradizione musicale e canora italiana. Il cuore è il protagonista del racconto mentre una voce sublime si erge ad unico mezzo di trasmissione del suo messaggio universale. E Arisa in questo è la migliore delle ugole che avrebbe potuto interpretarne i versi: con la sua voce puntale e cristallina sa far proprie le arie di una composizione larga in cui a svettare sono quei sospiri che l’amore spesso induce. Le atmosfere proprio per questo sono volutamente quelle delle grandi ballate pop, più volte già fatte proprie nel vasto repertorio della cantante potentina. Una leggerissima ritmica accompagna un crescendo che nasce dal pianoforte e su cui la voce non smette mai di poggiarsi per aprirsi verso gli archi.
Ecco che anche se in estate, stagione discograficamente sempre più ad appannaggio dei facili motivetti e dei tormentoni no-sense sul versante del racconto, “Non vado via” risuona come il sole cocente che Arisa dona a chi non ha che il cuore per sè. Una canzone senza stagione, come senza stagione è la vita quando la si affronta con il minimo comun denominatore dell’amore.
Un amore che ha il coraggio di dichiararsi eterno |
“E lo sai che il tempo non ci cambierà”. Attorno a questa fiducia sull’eternità di una storia d’amore si costruisce il messaggio di una canzone che sottolinea a gran voce la voglia di non voler più fuggire, di trovare spazio nel presente ma anche in un futuro tutto da condividere. Un futuro fatto di niente se non di quell’amore intenso ed avvolgente che sa prendere il cuore e lo stomaco totalizzando il pensiero.
Arisa, co-autrice anche del brano, pare vivere quella stessa sensazione che racconta affidandosi ai versi del brano per raccontarsi in prima persona. La sua voce chiara, sempre potente e bellissima, con decisione e fiducia mette da parte le sfide e le sconfitte della vita, che spesso si è trovata a cantare, per guardare finalmente ad un orizzonte di serenità, di pace, di speranza per l’amore. Ne esce una canzone che non ha stagione perchè la vita, se colta nella giusta direzione, offre continue possibilità d’amore: sta a noi coglierle, a prescindere dalla stagione.
Ilario Luisetto
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