giovedì 21 Novembre 2024

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Brunori SAS: “La vita com’è”, un felice malinconico connubio

Pubblicato il nuovo singolo del cantautore calabrese

Avere vent’anni o cento non cambia poi mica tanto se non riesci a vivere la vita com’è” canta Brunori SAS nell’ultimo singolo La vita com’è“. La nuova canzone del cantautore calabrese raccoglie quelle fette di verità, quel bisogno di dirsi le cose come stanno, senza mezze misure, ma con la misura che soltanto una cifra poetica sa fare.

Di una torta cosa vorremmo, se non che fosse sempre dolce. Perché cos’altro ci aspettiamo da una torta, se non quello? E invece, la vita è un dolce da leggere nelle pieghe dei suoi ingredienti, imparando che il risultato minuto e fine del suo aspetto ha alle spalle un lavoro di preparazione certosina, che combina i sapori sulla base dei loro contrasti; così, dovremo esercitarci ad apprezzare il retrogusto salato e insieme acido, non sempre bilanciati nelle avvolgenze e nelle asprezze. Ecco, l’assaggio della vita: un finale improvviso e veloce come un baleno, talmente inaspettato da coglierci impreparati alla trasformazione. “La fine del mondo, l’hai vista in un secondo E non riesci a vivere la vita com’è”. Eppure, è da mandare giù. Senza possibilità di rigurgito, anche quando sopraggiunge una sensazione di nausea incipiente.

Questo ci racconta Brunori SAS, mentre ci chiede “e adesso come stai? Mh-mh-mh-mh-mh Ci pensi ancora a lei?” e a quello che abbiamo assaporato grazie a un amore finito, di cui abbiamo nostalgia e la consapevolezza del non ritorno. “E no, no, no, non è che non puoi tornare indietro No, no, no, non è che l’amore non ritorna più, no, no Anche se tornasse indietro, non ci troverebbe più”.

Perché è un boccone ormai mangiato, di gusto; e che ora ci lascia malinconici di fronte a sensazioni contraddittorie e precarie,“perché, sai l’amore com’è L’amore non è come volevi tu”. Cosa cambia, a questo punto, “avere vent’anni o cento”? Forse, l’atteggiamento; di “resistere allo spavento Di non riuscire a vivere la vita com’è L’odore del mare, la voce di tua madre” e un lungo elenco di altri probabili motivi. Resta un’ultima riflessione, forse la più sincera: “ma non ti fa commuovere la vita com’è, la vita com’è”.

Proprio come l’ultimo pezzo di torta, quell’ultimo boccone (di un vecchio proverbio) che non daresti via nemmeno per un milione. Esattamente come il dolce della vita, che vorremmo prolungare ‘per sempre’, che desideriamo non finisse mai, nonostante tutto, nonostante “La vita com’è”. La canzone, prodotta da Riccardo Sinigallia, impreziosisce la colonna sonora de “Il più bel secolo della mia vita”, il nuovo film diretto da Alessandro Bardani, con protagonisti Sergio Castellitto e Valerio Lundini. Musica e cinema ci raccontano un intreccio di vite e di anime in un’esperienza sinestetica, che affronta la tematica esistenziale con un felice malinconico connubio, scandagliando le fitte trame che connettono il senso al sentimento. Un’occasione da non perdere.

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Francesco Penta

Appassionato della parola in tutte le sue forme; prediligo, in particolar modo, la poesia a schema metrico libero. Strizzo l'occhio all'ironico, all'onirico e al bizzarro. Insieme alla musica sia la parola. Dopo la musica si ascolti il silenzio; da questo "vuoto sonoro" nasca un nuovo concerto.