Ogni anno prima e dopo il Festival di Sanremo quasi per non fare sentire il peso della gara si tende a ricordare quanti classificatisi all’ultimo posto poi hanno avuto successo. In questi ultimi anni un esempio è stato Tananai, ultimo nel 2022 che dopo la partecipazione alla kermesse ha spiccato il volo verso una carriera piena di soddisfazioni e in tempi passati, a metà degli anni ’80 Zucchero con “Donne” poi diventata una canzone cult. Insomma non sempre non figurare bene al Festival rappresenta una sconfitta o un rallentamento della carriera.
E’ stato proprio il cantautore reggiano a scagliarsi contro il Festival di Sanremo in occasione della conferenza stampa di presentazione del tour ‘Overdose d’Amore World Wide Tour’, partito dalla Royal Albert Hall di Londra. Parole decise quelle di Zucchero, che lasciano poco spazio all’interpretazione :
“A Sanremo sono io che ho sempre detto che non so se ci andrei. Quest’anno l’ho visto a pezzettini… ma veramente ha straccato i maroni!”
In verità Zucchero seppur come ospite al Festival vi ha partecipato nel 2020, ciò non è bastato per impedirgli di ironizzare sulla manifestazione :
“Se ci andrei? Ma a far cosa? È l’unico Paese al mondo dove c’è ancora la gara come i cavalli da soma, c’è ancora chi vince e chi perde su delle canzoni. Io lo trovo allucinante, ma piace al popolo. Siamo rimasti ai tempi degli antichi romani”.
Zucchero si è poi espresso sulla situazione in Ucraina ma anche su altri scenari in cui ad essere protagonista è la guerra :
“In Russia? Io ci andavo volentieri a suonare. I russi, fin dal tempo del mio concerto al Cremlino nel 1990, erano un popolo molto attento, che ama l’arte e la cultura. Ho sempre avuto da loro delle reazioni molto buone per il mio lavoro. Non ci siamo mai più andati, e anche se fossi invitato ora non ci andrei. Ma lì si apre un discorso enorme, perché ora non andrei neanche da Netanyahu, e neanche da Trump. Il cerchio si restringe”
Giuseppe Scuccimarri
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