lunedì 25 Novembre 2024

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Sanremo 2017: la scheda di Marco Masini, tutto quello che c’è da sapere

Marco Masini vincitore di Sanremo 2004 con “L’uomo volante”

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Marco Masini torna al Festival per la sua ottava volta in carriera dopo averlo vinto per ben 2 volte (una volta tra le Nuove Proposta, l’altra tra i campioni). L’esordio fu nel 1990 nelle Nuove Proposte con il brano Disperato che gli consegnò la vittoria e l’accesso di conseguenza tra i Campioni l’anno successivo quando gareggiò con il brano Perché lo fai classificandosi 3° (l’edizione fu vinta da Riccardo Cocciante con “Se stiamo insieme”).

A Sanremo tornò poi solo nel 2000 con il brano Raccontami di te arrivando solo 15° quando a vincere furono gli Avion Travel con il brano “Sentimento”. La vittoria arrivò nella discussa edizione del 2004 con il brano L’uomo volante. Nel 2005 fu nuovamente in gara questa volta con il brano Nel mondo dei sogni arrivando 13° nell’edizione vinta da “Angelo” di Francesco Renga.

Dopo qualche anno di pausa Masini tornò all’Ariston nel 2009 con L’Italia classificandosi 7° (a vincere fu Marco Carta con “La forza mia”) mentre nel 2015 arrivò 6° con Che giorno è nella prima edizione condotta da Carlo Conti.

Al Festival è stato in gara anche nelle vesti di autore nel 2016 per il brano presentato da Noemi, “La borsa di una donna”.

IL BRANO:

Marco Masini torna al Festival questa volta con il brano Spostato di un secondo scritto insieme a Zibba e Diego Calvetti.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Il Festival lo ispira particolarmente. Chissà come sarebbe il mondo se tutto fosse spostato di un secondo? L’interpretazione è convincente. 8” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“Mi piace spendere una paola per Marco Masini che firma con Calvetti e Zibba “Spostato di un secondo”, sempre alla ricerca di un nuovo linguaggio, credibile e vero” [Marco Mangiarotti, QN]

“Il ritorno del cantante toscano con Spostato di un secondo è trionfale. L’ evoluzione dell’artista, oltre che dell’uomo, è tangibile. Coinvolgenti testo e arrangiamento. Complimenti. Voto: 8” [Simona Voglino Levy, Libero]

“Evviva. È originale, spregiudicato, avventuroso. Una delle migliori canzoni in programma, con una originale idea su “cosa sarebbe il mondo se tutto quanto fosse spostato di un secondo”. Potrebbe anche vincere, meritatamente” [Gino Castaldo, La Repubblica]

“Marco Masini al Festival sbaglia raramente: qui si mette alla prova con l’elettronica e con un’autobiografia per immagini, quella caduta da bambino, il vizio del fumo, le autocitazioni” [Andrea Lanfranchi, Il Corriere della Sera]

 “Masini tocca invece un livello molto alto sia nell’interpretazione che nella scelta testuale del racconto di un amore che finisce (l’attacco «Mi sono incontrato a cinque anni cadendo», poi rielaborato alla fine, è azzeccato)” [Paolo Giordano, Il giornale]

“L’artista fiorentino compie una virata verso uno stile musicale contemporaneo, grazie anche ai coautori Zibba e Diego Calvetti. E punta anche lui al podio graffiando a tutta voce un amore che fa rima con gli schiaffi della vita da cui comunque ci si rialza sempre. Efficace” [Angela Calvini, Avvenire]

“Marco Masini ritorna sul palco con “Spostato di un secondo”, ballad sentimentale intensa che porta la firma di Diego Calvetti e Zibba” [Rita Vecchio, Il Messaggero]

“Marco Masini sorprende con la ritmica elettronica e un uso diverso della voce” [Marinella Venegoni, La Stampa]

“Al top c’è Marco Masini con una canzone scritta insieme a Zibba, “Spostato di un secondo”, e l’ammissione che fumare rovina la voce. Detta così sembra poco, ma si possono dire cose scomode senza essere per forza “piacioni”. Un esempio su tutti, gli U2” [Renato Tortarolo, Il secolo XIX]

“Un brano – anche qui c’è la collaborazione di Zibba – di qualità diversa, cantabile ma dalla struttura originale che conferma il feeling che Masini con il festival. Uno dei pezzi più interessanti” [Paolo Biamonte, Il secoo XIX]

“Insieme a quello di Fabrizio Moro era il brano che più aspettavo di questa edizione. E non mi ha deluso. Una ballatona con testi belli e musica che a un certo punto si apre e fa entrare l’immancabile e tanto atteso ritornello urlato masiniano, ma così masiniano che quasi mi sono commossa. Molto applaudito in sala stampa. Oh, per me vince. E se le merita. Bravo bravo bravo Marco (Zibba è coautore, e si stente). Indice karaoke: 10, io pazza” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Marco Masini in ‘Spostato di un secondo’ spera di viaggiare nel tempo per riparare una delusione amorosa e <<fare tutto di nuovo un attimo dopo>>” [Adnkronos]

“È pronto a tornare al Festival di Sanremo anche Marco Masini con un brano molto contemporaneo che strizza gli occhi al rap italiano e alla musica elettronica. Una canzone profonda grazie alla quale l’artista immagina un mondo dominato dall’amore. Voto: 5 e mezzo” [Lorenzo Cappiello, Tanto di Cappiello]

“La voce inconfondibile di Masini apre un brano che lo vede confrontarsi con un testo che è un fiume di parole. Un ritorno piacevole. VOTO: 7” [Giovanni Ferrari, Panorama]

“… e quel secondo è bastato a Marco per proporsi in maniera diversa, cosa che ormai riesce a fare con facilità ad ogni ritorno sanremese. Lo zampino di Zibba che riesce sempre ad esser positivamente fuori dal coro, giova al nostro che di suo ci mette la sua solita grinta e, variando con più sensazioni, ci fa godere di una canzone che si ascolta che è un piacere dall’inizio alla fine. FRASE: <<Ho scoperto che l’amore è un’arte da capire…>> VOTO: 7 e mezzo“ [Fabio Fiume, All Music Italia]

“Mettetela come volete, ma già dall’ultima volta a Sanremo Masini ha dato prova di una scrittura sicuramente superiore alla media degli altri concorrenti al Festival. Ora prova con un pezzo che potrebbe essere scritto da un Fedez qualunque, perché è su certe vibrazioni che punta, però lo fa con un mestiere che altri quanto meno si sognano ed emoziona. Quindi, perché no? Una bella canzone scritta con Diego Calvetti e Zibba. Voto 7” [Marco Castrovinci, L’unione sarda]

“Supportato da Zibba, il cantante toscano non manca l’obiettivo dando buona vita a una canzone sul superamento del rimpianto da abbandono e sull’accettazione dell’addio, sui dolori fisici e morali, sognando di poter spostare il tempo per cambiare il destino, e pronto a ricominciare” [Giò Alajmo, Spettakolo]

“Ogni artista ha il suo mondo. Una sorta di comfort zone, casa sua. Marco Masini, per me, è quello di Vaffanculo e Bella stronza. Stavolta invece ci presenta una canzone che flirta con un mondo, quello che funziona oggi, con strofe verbosissime ed electropop, che un po’ lo snatura. Ma lui è Marco Masini, per cui anche in zone poco confortevoli riesce a ergersi sulla massa e ad arrivarti dritto in faccia. Speriamo che l’orchestra ammazzi un po’ di quei suoni” [Michele Monina, Il fatto quotidiano]

“Un arrangiamento con una ritmica elettronica che devia dal classico crescendo masiniano, con la voce che prima declama e poi si apre. Un testo autobiografico, che parla di passato e presente, consapevolezza: <<Tornerai da capo nella stessa stanza, farei tutto di nuovo ad un metro di distanza>>. Di cosa parla la canzone: consapevolezza, passato e presente. In breve: Masini 2.0” [Gianni Sibilla, Rockol]

“Beati i monocoli in terra caecorum: il toscano, con la complicità di Zibba in fase di scrittura, mette se stesso in quello che canta, gli schiaffi, la nicotina e la voce che si è portata via, la depressione, le discese ardite e le risalite. Il talkin’ imprigiona la canzone, ma almeno evita la monotonia, se non la malinconia. Voto: 6 e mezzo” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Strofe un po’ alla Mengoni, ritornello alla Masini con un crescendo notevole. Buon mix di classicità e modernità, forse troppo rumorosa per il pubblico di Sanremo. Tra le più interessanti” [TV Blog]

“Uno dei migliori pezzi della kermesse per un altro gradito ritorno. Un brano che inizia senza fiato e si apre nell’inciso, ricorda un po’ come ritmo Signor Tenente, che tra l’altro è la cover scelta da Masini per il giovedì sera” [Andrea Conti, RTL 102.5]

“Bell’inizio, ottimo intento vocale e testo intelligente. Si soffre, si cambia e si ritorna anche meglio di prima. Eccellente il confronto con autori nuovi di cui parla anche nel testo. Ottimo” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Interessante è anche quella di Masini. Voto: 7” [Mela Giannini, Fare Musica]

“Un bellissimo testo. Tantissime parole. Una bella canzone che sinceramente al primo ascolto mi ha fatto strano effetto su di lui e cantata da un altro con ritornello in bocca a una donna, sarebbe stata hit assicurata. Mi ci abituerò. Mi piacerà. Quanto meno mentre Ron è Ron, Gigi è Gigi, Marco prova a cambiare. 9” [Silvia Gianatti]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 8.06/10 (2° posizione generale)

POSSIBILITA’ DI VITTORIA PER I BOOKMAKERS: 10% (4° posizione generale)

COVER DELLA SERATA DEL GIOVEDI’: Signor tenente (Giorgio Faletti)

IL NUOVO ALBUM:

Il 10 febbraio uscirà, su etichetta Sony Music Italia, il nuovo disco di inediti intitolato Spostato di un secondo. Il disco conterrà undici brani inediti e la cover di “Signor tenente” di Giorgio Faletti, una canzone mai riproposta prima che Marco Masini reinterpreterà giovedì sera, nella serata del Festival dedicata alle cover.

Tracklist con [autore testo – compositore musica]:

  1. Ma quale felicità [Federica Camba, Daniele Coro – Marco Masini, Federica Camba, Daniele Coro]
  2. Nel tempo in cui sono tenuto a restare [Marco Masini, Emiliano Cecere, Zibba, Fabio Campedelli]
  3. Spostato di un secondo [Marco Masini, Zibba, Diego Calvetti]
  4. Tu non esisti [Marco Masini, Antonio Iammarino, Diego Calvetti]
  5. Invece di scriverti una canzone [Marco Masini, Pio Stefanini, Diego Calvetti, Zibba]
  6. La massima espressione d’amore [Marco Masini, Federica Camba, Daniele Coro – Federica Camba, Daniele Coro]
  7. Guardiamoci negli occhi [Marco Masini, Oscar Angiuli, Emiliano Cecere, Luca Vicini, Antonio Iammarino]
  8. All’altro capo di un filo [Marco Masini, Antonio Iammarino]
  9. Qualcosa che cercavi altrove [Marco Masini, Valerio Carboni, Francesco Morettini, Antonio Iammarino]
  10. La vita comincia [Marco Masini, Antonio Iammarino, Nicola Marotta]
  11. Una lettera a chi sarò [Marco Masini, Antonio Iammarino]
  12. Signor Tenente (cover di Giorgio Faletti) [Giorgio Faletti]

TESTO DEL BRANO:

SPOSTATO DI UN SECONDO
di Zibba – M. Masini – D. Calvetti
Ed. Warner Chappell Music Italiana – Milano

Mi sono incontrato a cinque anni cadendo
E ho scoperto che cadere fa male
Nel primo schiaffo ho capito il pianto
E che se è non strettamente vitale non si deve rubare
Ho scoperto che l’amore è un’arte da capire
E l’ho scoperto così semplicemente amando
Che tutto cambia mentre lo stai vivendo
E che alcune cose si allineano a stento
Si allineano a stento
Un’altra volta indietro e ritrovarmi nudo
E ritrovar la voglia di riempire ogni vuoto
E fare tutto di nuovo, fare tutto di nuovo
Di nuovo
Un attimo dopo
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
Io che con la nicotina non ho fatto pace
Vorrei tornare lì per non provare nemmeno
Vedere da grande come diventa una voce
Se non la vizi con trent’anni di veleno
Io che da sempre le considerazioni
E se sei segnato è dalle tue azioni e dalle onde del mare
Poi uno sconosciuto fa sentire una canzone
E riparte dal suo nome per ricominciare
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
E tornerei daccapo
Nella stessa stanza
Fare tutto di nuovo
A un metro di distanza
Per ricadere ancora
Negli stessi istanti
Negli stessi posti
Magari un po’ più avanti
Come se fosse un altro vento
Una seconda occasione
Uno sguardo distante
L’altra faccia della stessa emozione
Fare tutto di nuovo
Un attimo dopo
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
Mi sono incontrato questa mattina cadendo
E mi stupisce ancora che cadere fa male
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
Mi sono incontrato questa mattina cadendo
E mi stupisce ancora che cadere fa male
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
E se è non strettamente vitale non rinunciamo ad amare

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.