venerdì 22 Novembre 2024

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Ceneri, fuori l’album d’esordio “Forma liquida”

Disponibile da venerdì 4 ottobre l’album d’esordio di Ceneri, dal titolo “Forma liquida”, per Double Trouble Club / Island Records

Imparare a conoscersi, sperimentare e cambiare molte volte senza mai definirsi e darsi limiti. Tutto questo è racchiuso all’interno dell’album d’esordio di Ceneri, seconda anima della cantautrice friulana Irene Ciol, intitolato “Forma liquida” e pubblicato lo scorso 4 ottobre su tutte le piattaforme digitali per Double Trouble Club, in collaborazione con Island Records / Universal Music Italy.

Dopo il successo dei primi EP (“Nello spazio che resta” e “Nelle teste degli altri”) in cui ha dato prova del proprio talento raggiungendo milioni di ascolti, l’artista torna con un nuovo lavoro emotivamente più intenso e musicalmente più ricercato.

Dotata di una sensibilità rara e un’empatia fuori dal comune, affiancata alla direzione artistica dai B-CROMA, il duo formato dai producer Rocco Giovannoni e Marco Spaggiari (Marco Mengoni, Joan Thiele, Gaia), con le preziose collaborazioni di Chiello e Golden Years, Ceneri dà vita a un album pop raffinato, dove melodie acustiche s’incastrano alla perfezione con sonorità più moderne, in armonia con la sua voce capace di raggiungere i sentimenti più intimi e profondi.

In “Forma liquida” scorre tutta la giovinezza di ceneri, pensieri, ricordi e riflessioni si mescolano nelle liriche per raccontare le fasi che accompagnano il passaggio all’età adulta: il desiderio di libertà, il bisogno di fuggire da una provincia che soffoca, l’imparare ad affrontare e superare le delusioni d’amore, e quel senso di responsabilità stringente che segue il percorso naturale di crescita. Da qui il titolo dell’album, che Ceneri racconta così: «Negli ultimi anni mi sono sentita cambiare in continuazione, alla ricerca di una mia forma, come l’acqua che non ne ha una sua, ma la cambia in continuazione senza però snaturarsi».

«In fase di produzione – raccontano i B-CROMA,  che per le sonorità dell’album si sono lasciati ispirare da artisti come Bon Iver, Lana Del Rey, Frank Ocean, Billie Eilish e Lucio Battisti – abbiamo lavorato alla ricerca di un sound che fosse caldo e organico, ma allo stesso tempo moderno e con accenti sperimentali, cercando di creare una coesione tra i brani. Per noi, è stato fondamentale individuare fin dall’inizio i “colori” sonori principali, quei suoni e strumenti che potessero risuonare in armonia con la voce e la visione di Ceneri».

Da qui l’uso di numerosi strumenti acustici (pianoforte, chitarre, batterie acustiche) integrati con elementi più moderni come sintetizzatori, drum machine e sample,  che arricchiscono – senza mai farli prevalere – le canzoni con contrasti e sfumature più ricercate. Nell’album la voce di Ceneri riverbera, delicata e soffusa, limpida, a tratti sussurrata, quasi impercettibile ma sempre protagonista.

Nel disco, l’artista si libera delle proprie emozioni. Per la prima volta si confronta con temi delicati come in Neve, brano contro l’oggettificazione femminile e le aspettative sociali (non so se vuoi me o solo il mio corpo/non dirmi una bugia); scopre e racconta in Ti Mentirei il blocco interiore quando non si trovano le parole per esprimersi; riflette sul ruolo e l’importanza delle persone vicine nella propria vita nel brano La Metà (Non siamo altro che la metà della metà della metà di tutto ciò che avanza); canta il bisogno di poesia in Periferia, da cui evadere. Ma non solo, sperimenta attraverso nuove collaborazioni come in Ghiaccio, pop ballad romantica, in cui la sua voce delicata si fonde armoniosamente con quella di chiello in un intenso crescendo musicale, o come in quella con Golden Years in Senza Stelle canzone intima, uno sfogo di dolore e allo stesso tempo una sorta di terapia. Gioca con la voce in Rifugio, nato da un esperimento in studio con il vocoder. In brani come Sogno Lucido o Salsedine, le parole di ceneri si fanno immagini: Salsedine è un viaggio nostalgico che risveglia ricordi dolci e vividi, simili all’odore del mare, in Sogno Lucido canta “questa giovinezza che ci spacca la pelle/Ho le labbra distrutte/da quel che tengo dentro”. Infine Sei Acqua, brano ispirato dal film Chungking Express di Wong Kar Wai, in cui le vite e le storie di due coppie si incrociano nella metropoli di Hong Kong tra atmosfere surreali e colori pungenti. Il perfetto finale di una storia che è appena cominciata.

Ceneri, la tracklist di “Forma liquida”

  1. La metà
  2. Ghiaccio feat. Chiello
  3. Ti mentirei
  4. Neve
  5. Sogno lucido
  6. Periferia
  7. Senza stelle
  8. Rifugio
  9. Salsedine
  10. Sei acqua
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