venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo 2017: la scheda di Michele Zarrillo, tutto quello che c’è da sapere

Michele Zarrillo a Sanremo 1987 mentre interpreta la sua “La notte dei pensieri”

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Questa del 2017 sarà la dodicesima partecipazione al Festival di Sanremo per il cantautore romano vantando una vittoria nel circuito delle Nuove Proposte. L’esordio avvenne nel 1981 con il brano Su quel pianeta libero che ottenne l’8° posto finale quando vinse Alice con la sua “Per Elisa”. L’anno successivo fu la volta della potente ballata Una rosa blu che non si classificò comunque per la finale vinta poi da Riccardo Fogli con “Storie di tutti i giorni”. Nel 1987 arrivò la vittoria fra le Nuove Proposte con La notte dei pensieri che lo lanciò nei big l’anno seguente con il brano Come un giorno di sole che non gli valse, però, più del 15° piazzamento finale quando a vincere fu Massimo Ranieri con “Perdere l’amore”.

Il ritorno al Festival avvenne nel 1992 Strade di Roma con cui si classificò all’11° posto dietro al vittorioso Luca Barbarossi con la sua “Portami a ballare”. Nel 1994 arrivò, forse, la sua canzone più famosa al Festival: Cinque giorni lo fece arrivare 5° quando vinse Aleandro Baldi con “Passerà”. Nel 1996 arrivò 11° con L’elefante e la farfalla mentre trionfavano Ron e Tosca con “Vorrei incontrarti fra cent’anni”.

Il nuovo secolo fu inaugurato con le sue partecipazioni del 2001 con L’acrobata (4° posto quando trionfò Elisa con “Luce (tramonti a nord-est)”) e del 2002 con Gli angeli (11° posto mentre vincevano i Matia Bazar con “Messaggi d’amore”). Tornò poi all’Ariston nel 2006 con L’alfabeto degli amanti con cui arrivò al 2° posto della categoria degli Uomini e nel 2008 con L’ultimo film insieme con cui ottenne il 15° posto dietro a Giò di Tonno e Lola Ponce che vinsero con “Colpo di fulmine”.

IL BRANO:

Per questa nuova partecipazione Michele Zarrillo ha scelto di portare in gara il brano Mani nelle mani scritto da lui stesso insieme a Giampiero Artegiani.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Due ragazzi che si tengono per mano dentro un mondo di poesia. Niente di nuovo. 5” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“Michele Zarrillo, che stimo, fra i peggiori di questa edizione con un brano che non quaglia mai” [Marco Mangiarotti, QN]

“Zarrillo fa se stesso. E niente di più. In Mani nelle mani sbuca subito la rima amore, cuore. Ci sono passione e tormento, aurora e tramonto. Il brano è onesto, ma senza guizzo. Voto: 6.5” [Simona Voglino Levy, Libero]

“<<Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto>>, canta Zarrillo, e ce la mette davvero tutta, canta a squarciagola, non si risparmia, ma per un ritorno al festival, dopo tanti anni, ci sarebbe voluto uno dei suoi pezzi migliori” [Gino Castaldo, La Repubblica]

“Le immagini uscite dalla penna di Michele Zarrillo erano già logore quando la tv era in bianco e nero (il fienile, il valzer)” [Andrea Lanfranchi, Il Corriere della Sera]

“E se Michele Zarrillo forse avrebbe potuto esser più coraggioso nel suo ritorno all’Ariston dopo tanti anni (versi come «Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto» sono troppo convenzionali)” [Paolo Giordano, Il giornale]

“Sempre in linea con se stesso, coadiuvato da Giampiero Artegiani, il cantautore romano sfoggia la ben conosciuta capacità di scrittura per il suo ritorno al pubblico festivaliero da cui è molto amato. Un ritornello che funziona mitiga la malinconia dell’oggi ricordando gli amori di gioventù. Iperomantico” [Angela Calvini, Avvenire]

“”Mani nelle mani” di Michele Zarrillo non è altro che un viaggio nei ricordi felici” [Rita Vecchio, Il Messaggero]

“Anche Zarrillo torna, uguale a come l’avevamo lasciato, e canta «Tu sei passione e tormento»” [Marinella Venegoni, La Stampa]

“Un ritorno all’Ariston in nome di una fedeltà al proprio stile. Non si possono non notare frasi tipo «tu sei passione e tormento» che non sfigurano accanto ai balocchi e ai profumi” [Paolo Biamonte, Il secoo XIX]

“Caro Michele, famo a capisse. Uno ritorna al festival di Sanremo dopo 20 anni, e lo fa con una canzone così così? Ma peccato. Indice karaoke: 4” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Amore maturo e nostalgico per Michele Zarrillo (“vorrei che fossimo eterni, vorrei tornare a quei giorni”)” [Adnkronos]

“A distanza di nove anni dalla sua ultima partecipazione, Michele Zarrillo compierà un viaggio nel passato e cercherà di raccontare una storia d’amore giunta al capolinea. Immediato ed elegante, il brano è il solito classico di Sanremo. Voto: 5 e mezzo” [Lorenzo Cappiello, Tanto di Cappiello]

“Questa canzone vuole colpire con la sua semplicità. Tanta melodia e tanta chitarra acustica in un brano che al primo ascolto non suscita grandi emozioni. VOTO: 5,5” [Giovanni Ferrari, Panorama]

“Il ritorno che ti stupisce, già dalla canzone in sé giocata su melodia di chitarra e non di piano, tanto che l’input solito viene spazzato via quasi da subito. Ed i ricordi per un amore possono essere ciò da andare a riprendere per ricordare perché si è arrivati assieme dove si sta. Finale vocalmente importante. FRASE: <<Dove vanno i giorni belli di un amore, si addormentano nel cuore e quando vuoi li vai ad accarezzare…>>. VOTO: 6 e mezzo“ [Fabio Fiume, All Music Italia]

“Ancora una canzone di rimpianti e abbandono per Zarrillo con la firma di Giampiero Artegiani, appena uscito da una sgradevole controversia con il fisco. “Adesso dimmi se rimani o se sei convinta di volere andare via” è la conclusione di un brano dignitoso ma non così esaltante” [Giò Alajmo, Spettakolo]

“Ce ne fossero di artisti come Michele Zarrillo. Ottima voce, elegante e potente al tempo stesso, sempre capace di veicolare emozioni. Sempre, stavolta un po’ meno del solito, il che spiace, anche se contiamo molto sul live. Sanremo, lo si dica senza se e senza ma, è molto più roba sua che delle varie Elodie e dei vari Michele Bravi. Anche senza grandi canzoni, come in questo caso. Zarrillo tutta la vita” [Michele Monina, Il fatto quotidiano]

“Altra classica canzone sanremese, con una melodia “alla Zarrillo”: “Tu sei passione e tormento”. Vale il discorso fatto per D’Alessio: per appassionati del genere è “passione”, è impeccaibile nella costruzione e nella melodia. Per chi non ama la canzone italiana classica può essere “tormento” (ma allora non guardate il Festival…). Di cosa parla la canzone: amore, ricordi. In breve: Il ritorno di Zarrillo, come ve lo aspettate, se ve lo aspettate” [Gianni Sibilla, Rockol]

“Fedele a se stesso, con la complicità di Artegiani e una vocalità che guarda a Mango, il romano torna senza graffiare, ma forse i graffi non sono ma stati il suo pane e forse gli andrà bene anche questa volta. Voto: 4” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Zarrillo non cambia di una virgola il suo stile. Canzone meno intensa de L’elefante e la farfalla, ma non mancano le note alte e altissime. Romantica al punto giusto.  Nel testo c’è di tutto, anche un fienile…” [TV Blog]

“Michele Zarrillo si rinnova, seguendo il suo stile, volgendo però tutto nel 2017. Tra ballad e ritmo coinvolgente. Un ritorno giusto sul palco di Sanremo” [Andrea Conti, RTL 102.5]

“Classica ed elegante. Lo Zarrillo di sempre senza sussulti. Sufficiente” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Voto: 5” [Mela Giannini, Fare Musica]

“Pure Zarrillo è Zarrillo ed è subito Sanremo della mia infanzia. Una Rosa blu, in cinque giorni che ti ho perso. Su dai, va bene così. 6” [Silvia Gianatti]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 5.51/10 (18° posizione generale)

POSSIBILITA’ DI VITTORIA PER I BOOKMAKERS: 6.7% (9° posizione generale)

COVER DELLA SERATA DEL GIOVEDI’: Se tu non torni (Miguel Bosè)

IL NUOVO ALBUM:

Il 10 febbraio uscirà, su etichetta Universal Music Italia, il nuovo disco d’inediti intitolato Vivere e rinascere che conterrà 10 inediti e la cover sanremese “Se tu non torni” di Miguel Bosè che sarà eseguita nella serata delle cover.

Tracklist con [autore testo – compositore musica]:

  1. L’amore ancora esiste
  2. Mani nelle mani [Michele Zarrillo, Giampiero Artegiani]
  3. Vivo nel mondo
  4. Come ho fatto a perderti
  5. Vivere e rinascere
  6. Per chi sa scegliere
  7. La ragazza corre
  8. Se tu non torni [Miguel Bosè, Lanfranco Ferrario, Massimo Grilli – Lanfranco Ferrario, Massimo Grilli]
  9. E poi riapparve il mondo
  10. Amore imperfetto
  11. Mille latitudini

TESTO DEL BRANO:

MANI NELLE MANI
di G. Artegiani – M. Zarrillo
Ed. Starpoint International/Gli Assolati Vetri – Roma

E poi passano così…, te ne accorgi quando sono andati via,
E ti lasciano aggrappato ad una scia di ricordi, di ricordi…
Quanti sono i giorni belli di un amore,
Quelli che non te li puoi dimenticare,
E nascondi dentro al cuore,
E quando stai male, li vai a spolverare…
Mani nelle mani, vedo due ragazzi ingenui,
Dentro un mondo di canzoni e di poesia,
Domani, noi domani…, ma stanotte tu rimani,
Non mi chiedere di farti andare via
Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto,
Vorrei che fossimo eterni, vorrei tornare a quei giorni
A quel viaggio che dormimmo in un fienile,
Ad un valzer da ubriachi in riva al mare…,
A una stanza dove ci batteva il sole tutto il giorno,
Tutto intorno…
Dove vanno i giorni belli di un amore,
Quei momenti che non puoi più cancellare,
Si addormentano nel cuore, e quando fa buio
Li vai a accarezzare…
Mani nelle mani, siamo due ragazzi ingenui
Ancora in cerca di canzoni e di poesia,
Domani è già domani, adesso dimmi se rimani
O sei convinta di volere andare via…
Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto…
Mani nelle mani… le tue mani… le tue mani tra le mie…
Tu sei passione e tormento, tu sei il mio giuramento…,
Vorrei che fossimo eterni, e con te, tornare a quei giorni

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.