giovedì 21 Novembre 2024

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Luca Barbarossa: “Al Festival porto l’intimità della mia Roma” – Video conferenza

L’artista romano, in gara con “Passame er sale”, racconta questa sua nona partecipazione sanremese

«Il nostro Paese è straordinario e il patrimonio di Roma è di tutti, come Venezia, Firenze e via dicendo. Molti pensato che il dialetto sia un linguaggio limitato, io credo che sia un modo di esprimersi intimo e familiare, nel mio disco sono presenti canzoni di pancia, nate in maniera spontanea, quasi da sole», con questa parole Luca Barbarossa si presenta in conferenza stampa all’indomani del suo ritorno sul palco dell’Ariston con “Passame er sale”.

Nel disco “Romaèdetutti”, in uscita il prossimo 9 febbraio, sono presenti due duetti con Fiorella Mannoia e Mannarino: «Sono due talenti romani straordinari, oltre che due amici. Alessandro ha sdoganato la lingua romana negli ultimi mani, senza alcun tipo di nostalgismo ma attualizzando questo tipo di linguaggio alla quotidianità dei nostri giorni. E’ il dialetto ad aver scelto me, non il contrario. Ho avvertito l’esigenza di esprimermi in questo modo, che poi è un’inflessione, un accento, un modo di essere».

A chi lo definisce il degno erede di Lando Fiorini, risponde: «Ne sarei onorato, ma le nostre sono due strade diverse, lui e Gabriella Ferri sono il simbolo della canzone romana, io nella mia vita ho fatto altro e con umiltà canto i miei pezzi in romano, è diverso e nutro un grandissimo rispetto per i mastri che da sempre rendono omaggio a quello che è un vero e proprio filone musicale molto popolare e amato da tutti». 

Un brano che parla d’amore e che è dedicato a sua moglie: «Negli anni ho portato al Festival due canzoni dedicate alle persone più importante della mia vita: mia mamma nel ’92 con “Portami a ballare” che mi ha regalato la vita e la mia compagna di vita che di vite me ne ha regalate quattro, ovvero i nostri splendidi figli». 

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.