Alla fine della kermesse il giornalista torinese tira le somme dell’edizione baglioniana
A conclusione del Festival di Sanremo 2018, dopo aver raccolto l’autorevole parere di Maurizio Scandurra, abbiamo contattato anche l’amico e collega Lele Boccardo, con noi in Sala Stampa Lucio Dalla a nome del suo Civico20 News, per chiedere un suo personale giudizio su questa edizione della kermesse ligure.
<<Ho trovato questo Festival quello della canzone baglioniana più che quello della canzone italiana: la presenza del “dittatore artistico”, mai definizione è stata più azzeccata, è stata trasbordante all’interno delle cinque serata data l’eccessiva presenza del cantautore romano e della sua musica rispetto a quella di chiunque altro. Sarebbe stato molto più interessante vedere una sua personale reinterpretazione della canzoni vincitrici delle 67 edizioni del Festival o quelle che a lui più appartenevano, invece, Baglioni si è limitato a fare ciò solo in un’occasione: con Il Volo, nel corso della prima serata, interpretando “Canzone per te” per omaggiare Sergio Endrigo. Sarebbe stato molto più logico e adatto alle circostanze scegliere altre vie>>.
Non poteva mancare, logicamente, un accenno alla vicenda che, più di ogni altra, ha coinvolto la settimana festivaliera, <<l’unico vero giallo di quest’edizione che, visto il periodo della campagna elettorale, può tranquillamente etichettare questo Festival come quello dell’inciucio: la canzone che andava squalificata non lo è stata per via di un cavillo regolamentario che, però, di fatto da vita ad un precedente. Urge una revisione globale del regolamento già dalla prossima edizione ma, visto che siamo in Italia, questo non accadrà>>.
Riguardo a come se ne esce Boccardo ha le idee chiare e commenta così il podio finale: <<Sul podio è arrivata una cantante che si sente una volta l’anno, Annalisa, proprio a Sanremo e che fatico a vedere su di un palco a portare avanti un concerto con un repertorio degno. Secondi sono arrivati cinque sciagurati che nessuno conosceva prima di questo Festival e che da dopo domani, quando i riflettori si abbasseranno, torneranno nel loro anonimato. Riguardo ai vincitori, tralasciando il caso della canzone, già da oggi Meta e Moro andranno per la propria strada dopo essere stati un prodotto costruito e confezionato esclusivamente per il Festival. Il vincitore totale di questa edizione è, invece, Ferdinando Salzano, tour-manager del 90% degli artisti partecipanti, che si frega le mani dato che tutti i suoi artisti, con questi grandi ascolti televisivi, avranno la possibilità di staccare tanti biglietti per i loro live>>.
Ilario Luisetto
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