sabato 23 Novembre 2024

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“Il circo discutibile”, nuovo singolo dall’ (ultimo) album degli Elio e le storie tese – Testo

Dal 2 marzo in radio il nuovo estratto da “Arrivedorci”

Elio e le storie tese - Arrivedorci

E’ arrivato in radio da venerdì 2 marzo Il circo discutibile, il nuovo singolo della band di Elio e le Storie Tese estratto da Arrivedorci, ovvero l’album che è stato definito dagli stessi membri del gruppo come il loro “testamento discografico”, composto da due inediti e la registrazione dei successi della band tratta dal loro “Concerto d’addio”, tenutosi al Mediolanum Forum di Assago il 19 dicembre 2017.

Dopo l’ultima esperienza sanremese, che ha visto il complesso piazzarsi all’ultimo posto (realizzando così finalmente questo obbiettivo), gli “Elii” sono pronti a dare (questa volta davvero per l’ultima volta) addio ai propri fan, con un tour che li vedrà esibirsi in tutta la penisola dal 20 aprile fino al 30 giugno, dove concluderanno ufficialmente il proprio percorso dopo quasi 40 anni di onorata carriera (qui tutti i dettagli).

TESTO “IL CIRCO DISCUTIBILE”:

Sono l’acrobata distratto dalla musica
Che inciampa e cade
Il mangiatore di spade col singhiozzo a cui vanno di traverso
Sono il pagliaccio disperso
Che nessuno prederà sul serio

Io sono il desiderio della notte di Natale che Gesù si scorda
Non se lo ricorda

Sono il tendone arlecchino rattoppato col vestito a pezze
Io sono le carezze di mia madre mentre rido al primo girotondo
E non lo cambierei con nulla al mondo questo circo del miracolo
Mentre mi trucco e mi preparo allo spettacolo
La perfezione è un falso e rende pazzi
E questo invece è il circo di sticazzi

Il trapezista che non vola
Il fachiro che ha paura degli aghi
L’’unico bambino vestito da niente alla festa di carnevale
Io sono l’orchestrale che ha stracciato lo spartito e suona a memoria
E questo circo è la baldoria dell’ultimo giorno di scuola e di militare
E quando senti quella gioia in gola che non sa aspettare
Ritorno qui con i miei vecchi ragazzi
Rimango a fare il circo discutibile

Non ho la sensazione del tempo che passa
Mi sembra di essere fermo sempre su un palcoscenico
Con tute le cose intorno a me pronte
Oggetti di arredamento, quadri, persone, sentimenti, colori
E in effetti è stato sempre così
Da quando ho comunicati la mia esistenza
Il tempo è si è come fermato, si è come immobilizzato
Ho l’impressione che sia sempre lo stesso giorno
Sono sempre stato in un teatro
Con un megafono in mano, a gridare, a farle il ciarlatano, il pagliaccio il commissario di pubblica sicurezza, il generale
E qualche volta
I ricordi di questi ultimi 40 anni , sono sempre riferiti ecco
Sono stato sempre circondato dal mio e dalla luce
Buio in alto e luce attorno
Poi una serie di ombre che si museo attorno
Da sistemare
Mi sembra che la mia vita sia stata, si sia consumata
Si stia ancora consumando
In questa immagine