Rap Italy, i dieci featuring più importanti di Lazza
Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. Oggi parliamo dei featuring più importanti di Lazza. A cura di Mattia Cantarutti
Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro. Oggi parliamo dei featuring più importanti della carriera di Lazza.
Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.
Rap Italy, i dieci featuring più importanti di Lazza
Proseguiamo la rubrica sulle collaborazioni più importanti dei protagonisti della scena rap italiana con uno degli artisti che più ha rivoluzionato l’industria discografica recente: l’impeccabile Lazza.
La sua solida formazione unisce, in un modo piuttosto unico e completo, gli studi di pianoforte al conservatorio alla gavetta rap più classica, con tanto freestyle e concerti ovunque, comprese le tanto importanti e frequenti collaborazioni nei progetti dei colleghi.
La completezza di Lazza non si manifesta soltanto nella tecnica e nella passione per la scrittura e la voce, ma attinge a piene mani anche dalla musica stessa. Sappiamo infatti che molti beat sono curati da Lazza stesso, sia nei suoi progetti che in quelli degli altri (si veda la splendida produzione per il fraterno e mentore Emis Killa nella magnifica “Notte gialla” in compagnia della sempre bravissima Madame, risalente al 2021 e contenuta nell’ormai storico “Keta Music Vol.3”).
La gavetta, che si può rintracciare girovagando nell’immenso spazio di Internet, mostra tantissimi esperimenti di un giovane Lazza alle prime armi e con una grande voglia di spaccare. Citare tutto è impossibile in un’occasione come questa, ma con sincera nostalgia e rispetto si rimanda come esempio del periodo agli esordi nel 2011 con “Faccia a Faccia con il Micro” e “Paga”. Pezzi puri, giovanili e passionali, realizzati all’epoca con l’altrettanto giovane Giaime (grande collaboratore e amico di Lazza).
Il suo debutto ufficiale risale al 2017 con l’album “Zzala”. Il progetto esce nel periodo di esplosione totale della trap. Lazza appartiene a questa giovane scena inizialmente quasi dietro le quinte o comunque non con la stessa forza espositiva degli altri colleghi, ma il suo talento lo porta gradualmente a emergere sempre di più. Se Emis Killa negli anni precedenti gli fornisce occasioni d’oro per iniziare la sua carriera, anche Salmo e l’allora Machete contribuiscono alla sua formazione live e sonora. Arriviamo al 2019 e l’affermazione comincia a farsi molto forte, esce forse l’album più nostalgicamente apprezzato da un certo tipo di pubblico: “Re Mida”.
Da quel momento, inizia per Lazza un periodo floridissimo, composto da live man mano sempre più grandi, accompagnati da un successo costante del disco, unito a tantissime collaborazioni sostanzialmente nei dischi e nei progetti di “tutti”. Su questo si rimanda, come in altri approfondimenti a lui dedicati, alla sua discografia per scoprire con i propri occhi (e le proprie orecchie) come, ad esempio, nel 2020 sostanzialmente ogni progetto importante vedesse il nostro artista tra le collaborazioni principali.
La semina di Lazza è pronta a essere raccolta e dopo un ottimo mixtape come “J” (proprio nel 2020) nel 2022 assistiamo all’esplosione definitiva. Parliamo del disco di diamante “Sirio”, un progetto catalizzatore che fa diventare realmente Lazza un Re Mida della scena rap italiana, ponendolo a risultati e influenze pari forse solo ai successi di Marracash e Sfera Ebbasta (raggiunti poi, ci sentiamo di dire, anche da Geolier).
Esce poi nel 2024 “Locura”, un disco secondo noi molto bello e pensato, un album che mette alla prova il successo di Lazza e lo conferma tra le voci presenti della grande scena italiana.
Arriviamo quindi a questo fine 2025, dopo un live a San Siro, ricordandoci che a breve uscirà l’ormai annunciato “J2”, un progetto che promette un Lazza più rap e meno aperto (non sulla scia di “Cenere” e “100 messaggi” per capirci). Con ovviamente grande hype per il progetto di uno dei nostri artisti più interessanti, la nostra speranza è che Lazza possa proseguire nel portare in alto la bandiera delle rime e del rap, continuando al tempo stesso a coltivare un suo aspetto più “musicale” che siamo certi, alla lunga, potrà non essere banalmente etichettato come “pop” e basta (nulla in contrario da parte nostra, chiaramente), ma anche come espressione artistica più pura e ambiziosa, caratteristiche di una doppia anima come quella di Lazza (composta dal rap più crudo e dalla sperimentazione musicale)
Concludiamo rimarcando nuovamente il suo talento a 360 gradi, ricordandoci che, insieme al tremendamente talentuoso e anch’egli fidato Low Kidd (il cui recente disco, “OSTIL3” sotto 333Mob è secondo noi un capolavoro della trap) firmerà la produzione di quello che si prospetta essere un brano storico del rap italiano: Phantom di Geolier e 50Cent (tratto da “Tutto è possibile”, in uscita il 16 gennaio 2026).
A seguire, il nostro classico tentativo di playlist con le collaborazioni più importanti di Lazza. Buon ascolto!
1. “Paga” con Giaime (2011)
2. “Mob” feat. Nitro e Salmo (2017)
3. “Gucci Ski Mask” feat. Guè (2019)
4. “Catrame” feat. Tedua (2019)
5. “Slime” feat, Rondodasosa (2020)
6. “Morto di fame” – Emis Killa feat. Lazza (2021)
7. “Chiagne” – Geolier feat. Lazza (2022)
8. “Piove” feat. Sfera Ebbasta (2022)
9. “BBE” – Anna feat. Lazza (2024)
10. “Canzone d’odio” feat. Lil Baby (2024)