venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo Young, intervista a Rocco Scarano

A tu per tu con il giovane artista campano, tra i protagonisti del popolare teen talent di Rai Uno

Rocco Scarano
© foto di Assunta Servello

Rocco Scarano ha 17 anni e vive a Salerno, dove frequenta il quinto anno del liceo scientifico. Suona la chitarra, l’ukulele, il cajon e il pianoforte. Si definisce ottimista, solare e leale.

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«Sono Rocco, ho 17 anni, sono di Salerno e frequento il quinto anno al liceo scientifico. Io vivo CON la musica, h24. Sono un musicista che è diventato cantante quando ha iniziato a scrivere canzoni. Sono un ex giocatore e appassionato di rugby ma pratico il crossfit. Da bambino ho calcato piccoli palcoscenici, ma mai avrei pensato di arrivare a quello dell’Ariston. È un sogno che si realizza».

Come e quando ti sei avvicinato alla musica e quali sono stati gli ascolti che hanno accompagnato la tua crescita?

«Una delle prime canzoni che ricordo di aver ascoltato è “La guerra di Piero” di De André… E a sette anni è abbastanza un trauma. Ho suonato un po’ il pianoforte da bambino, poi alle medie sono entrato nell’orchestra della scuola come percussionista, e ora suono anche la chitarra e l’ukulele».

Quali sono le tue impressioni a caldo? Come hai vissuto questa esperienza di SanremoYoung?

«SanremoYoung è un’esperienza meravigliosa. Cantare su un palco del genere, vedere così tante persone che lavorano per te, per far sì che l’esibizione sia qualcosa di magico è un’emozione unica… Poi il divertimento che provo salendo sul palco è impareggiabile, e penso si sia visto!».

C’è un momento, un commento, un consiglio o un’esibizione che ricorderai in particolare?

«L’esibizione che ricorderò con più affetto è senz’altro quella del “Pescatore” di De André. Arrivare primo con una canzone che avevo nel cuore e con la mia chitarra è stata una delle soddisfazioni più belle che questa avventura poteva regalarmi».

Quando si saranno abbassate le luci dei riflettori dell’Ariston, cosa ti aspetti dal tuo futuro in campo artistico?

«Il mio obiettivo più grande quando tutto questo sarà finito è arrivare al cuore delle persone facendo conoscere i miei brani, perché penso che un vero artista riesce ad esprimersi al meglio con qualcosa di completamente suo».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.