venerdì 22 Novembre 2024

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In radio “Gusti”, nuovo singolo di Mirkoeilcane – Testo

Dal 13 aprile in radio il nuovo singolo del cantautore

Dopo l’esperienza sanremese, dove Mirkoeilcane ha stupito con il brano Stiamo tutti bene, vincitore del Premio della Critica “Mia Martini” per le Nuove Proposte, arriva in rotazione radiofonica da venerdì 13 aprile Gusti, nuovo estratto dal’ultimo album “Secondo me”, pubblicato lo scorso 9 febbraio per Fenix Entertainment/Believe Digital.

“De gustibus non dispuntandum est. Niente di più giusto. Ciò non toglie che ad ogni genere musicale corrisponda un profilo. Un vestiario. Un comportamento. Un modo di dire. Tranne quando si parla di urlare “popporoppoppó”. Li siamo tutto d’accordo”. Così il giovane cantautore commenta il nuovo singolo dalle forte tinte rock.

L’artista romano sarà inoltre sul palco del Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, per poi proseguire con un tour nei più importanti club italiani (sotto tutte le date confermate).

Le date:

4 maggio – Santeria Social Club – Milano

5 maggio – Vinile – Bassano del Grappa (Vi)

10 maggio – Teatro Quirinetta – Roma

11 maggio – Magazzini Fermi – Aversa (Ce)

12 maggio – The Cage Theatre – Livorno

16 maggio – Polo Universitario Monte Dago – Ancona

18 maggio – Hiroshima Mon Amour – Torino

25 maggio – Locomotiv Club – Bologna

26 maggio – Dejavu – Sant’Egidio alla Vibrata (Te)

Testo:

Daniele musica indie, pantaloni stretti , scarpe in pelle marrone con le punte in su
Si spettina i capelli, abbina i suoi gioielli e col bracciale e con gli anelli lui rimorchia di più
Di Luca ed i suoi Led Zeppelin, musica per vecchi , Beatles, Dalla, De Gregori e qualche volta
I Pooh, al diavolo la moda, indossa senza tregua la sua maglia preferita con il logo dei Bulls.
Vallo a spiegare ad Igor “mister Despacito” che si scatena nella disco con il raggaeton tutto

scoordinato, fatto ed ubriaco e si dimentica nel cesso il suo borsello Vuitton ,
regalo di Michela, amica parrucchiera, a cui interessa poco e niente della musica,
la tinta alla signora, un’altra acconciatura e nello stereo della macchina un cd dei Modà.
La timorosa Teresa tutta casa e chiesa, si emoziona sulle note di Radio Maria, fugge alla
Tentazione e sogna uno stallone tatuaggi e sigarette con cui scappare via
Grande autostima Silvio, sprizza a Pontemilvio con Rovazzi nelle casse si comanda il club, la
Macchina del papi che esce in Maserati, se gli chiedi cosa ascolta, ti risponde “Amo il jazz”
Tutto il contrario Dario il rivoluzionario, anfibi neri ed i capelli tipo elettroshock, deciso ed
Arbitrario, sul suo calendario si festeggiano soltanto dei pagani del rock
Alza la voce Claudio mentre va allo stadio, con la sciarpetta al collo grida “facci un goal”
Qui conta l’obiettivo, il testo è relativo nella forma universale “Poporopopo”
Popororororororo
Popororororororo
Popororororororo
Popororororororo
Ha un cuore tenero Chiara bella e solitaria, spazzola i capelli su una sinfonia di Brahms
Ma quando resta sola, la matita nera e con le corna verso il cielo ascolta i Cannibal Corpse
Marco che brutta fine, grande cantautore che accarezza le parole su una melodia , ma poi
Sotto quel Sole, il Sole di Riccione, niente più rivoluzione ora c’è discografia.
Non pervenuto Enrico, fisso sul Despacito, dovrà aspettare 10 mesi per la nuova hit
Anche la disco ha chiuso, si incipria ancora il naso e corre a casa per guardare
Il Grande fratello vip.
Scuote la testa Luca, lui con la sua tuta fa rime libere incredibili seguendo il flow
il rap è la sua vita, la sua via d’uscita ma nemmeno lui resiste al Poporopopo
Popororororororo
Popororororororo