venerdì 22 Novembre 2024

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Emma Muscat: “Moments? Emozioni di vita” – INTERVISTA

A tu per tu con la giovanissima cantautrice maltese, pronta all’uscita del suo primo progetto discografico

Emma MuscatArriva nei negozi e in tutti digital store dal 6 luglio, l’EP d’esordio di Emma Muscat, artista che abbiamo conosciuto e imparato ad apprezzare nel corso della diciassettesima edizione del talent show “Amici” di Maria De Filippi. Sei brani inediti nei quali mette in mostra tutta la sua bravura vocale, grazie ad un’attitudine molto naturale votata all’internazionale. In occasione della pubblicazione di “Moments”, abbiamo incontrato per voi la cantautrice classe ’99, per scoprire le sue emozioni alla vigilia di questo importante debutto.

Ciao Emma, partiamo da “Moments”, com’è nato e cosa rappresenta per te questo disco?

«E’ l’emozione più grande che ho sentito nel corso della mia carriera musicale, rappresenta tutti i momenti della mia vita perché parla di amore, di amicizia e di sentimenti veri. Situazioni belle e brutte, delusioni che nella vita capitano a tutti, come ho raccontato in “Alone”, la prima canzone che ho scritto all’età di quindici anni e presente come ultima traccia di questo disco. La musica mi ha aiutato a superare un profondo momento di solitudine, quando il mondo mi è caduto addosso, suonare e cantare sono state la mia unica forza».

A cosa si deve la scelta di “I need somebody” come primo singolo? 

«Perché è stato il primo inedito che ho cantato nel corso della mia avventura ad “Amici”, tante persone mi riconoscono in questo pezzo, per questo ho deciso per “I need somebody”, in maniera molto naturale, un po’ come se fosse stato il pubblico a sceglierlo come singolo e non io».

Sui social hai annunciato che a breve uscirà il videoclip di “I need somebody”, puoi anticiparci qualcosa? 

«E’ stato molto divertente girarlo, anche perché si tratta del mio primo video ufficiale, con un bravissimo regista e una squadra molto professionale. Non vedo l’ora che sia online per farlo vedere a tutti (sorride, ndr)».

Un album che parla di sentimenti e che racconta la vita in tutta la sua quotidianità, sia la tua che quella degli altri?

«Certo, tutte le canzoni parlano di rapporti, ad esempio, “Dead man walking” parla di una relazione nata su Instagram, un tema molto attuale per il mondo di oggi, mentre “Whitout you” l’ho scritta nel momento in cui sentivo la mancanza di un amore passato, così come “Moments” che racconta di una storia finita attraverso i momenti più belli vissuti insieme. Insomma, tutte emozioni di vita vera e vissuta».

Facciamo un salto indietro nel tempo, qual è il tuo primo ricordo musicale?

«Quando ero piccola, ricordo che mi piaceva ascoltare le canzoni alla radio, mentre tornavo a casa da scuola in macchina. Subito dopo, provavo a suonare i miei pezzi preferiti al pianoforte, senza gli accordi, andando semplicemente ad orecchio, perché la musica è sempre stata qualcosa di molto naturale per me.».

Quale musica e quali cantanti ascolti e hai ascoltato durante la tua crescita?

«Mi sono avvicinata alla musica grazie alla mia famiglia, mia mamma e mio nonno sono pianisti, mentre mio fratello suona la chitarra, perciò a casa si è sempre respirata un’atmosfera musicale, sono loro ad avermi ispirato per primi. Di artisti famosi, invece, apprezzo in assoluto Alicia Keys, la mia preferita perché suona come me il piano ed è molto umile. Poi, sicuramente anche Christina Aguilera, Michael Jackson, Aretha Franklin e la musica classica, una parte vitale della mia vita perchè l’ho suonata per ben dodici anni, mi ha dato tanto e senza quel tipo di impostazione non sarei quella che sono oggi. Della musica italiana, invece, ascolto molto Annalisa e Elisa, due artiste internazionali che scrivono in una maniera davvero coinvolgente».

Cosa provi esattamente quando ti siedi al pianoforte e ti esibisci davanti al pubblico?

«Quando suono il pianoforte e contemporaneamente canto mi sento a mio agio, nel mio mondo e non ho paura di niente. Ogni volta che mi esibisco davanti al pubblico, capisco che questo è quello che voglio fare per tutta la vita, è un sogno che ho da tanto tempo e non mi sembra vero finalmente di vivere tutte queste emozioni».

Con l’uscita del disco sarai impegnata in giro per l’Italia per abbracciare i tuoi fans, con il tuo in store tour. Che effetto ti fa incontrare face to face le persone che ti sostengono?

«E’ un’emozione che mi rende felice, una sensazione che non avevo mai avvertito prima e che non saprei descriverti bene. Sapere che ci sono così tante persone che mi supportano e che dimostrano di volermi bene, è un qualcosa di indescrivibile. Non vedo l’ora di incontrarle, abbracciarle dal vivo e ringraziarle per tutto l’affetto che mi danno ogni giorno seguendomi sui social network».

Emma MuscatCosa ti piacerebbe fare “da grande”? Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

«Continuare a suonare e cantare per sempre, poi, perché no, duettare con qualche icona internazionale come Alicia Keys o i Coldplay, gli artisti che in assoluto mi emozionano di più, sarebbe davvero un sogno».

Quale messaggio vorresti trasmettere al pubblico, oggi, attraverso la tua musica?

«Spero di riuscire con questo disco a trasmettere le stesse mie emozioni ad altre persone, immedesimandosi in quello che ho provato io nello scrivere queste canzoni. Il messaggio è quello di coltivare sempre i propri sogni, non mollare mai e non arrendersi alle difficoltà, mettendocela sempre tutta».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.