L’incontro con i protagonisti della serie scritta e prodotta da Anna Mirabile, in onda dall’11 giugno
Una bella storia che si pone il nobile obiettivo di donare un po’ di fantasia ai piccoli telespettatori, questo e molto altro ancora è “Dalia delle Fate”, teen serie ideata da Anna Mirabile, composta da venti episodi, in onda alle ore 13.40 dal lunedì al venerdì su La 5, in replica la mattina successiva alle 7.00, fruibile in on demand attraverso il sito di Mediaset, oltre che su sulla piattaforma Infinity.
Girata tra Buenos Aires e Roma, la serie racconta una favola moderna e vanta un cast internazionale. La musica ha un ruolo centrale nella narrazione, con brani in spagnolo composti da Nicolas Maiques e in inglese scritti da Simone Sello e Rich Dickerson. Il cd contenente la colonna sonora, è disponibile all’ascolto su Spotify e in digital download sulle principali piattaforme, oltre che nella tradizionale versione fisica acquistabile dal sito ufficiale.
Dalia de las hadas | Tracklist
1. Siento
2. Stops the tears
3. Hay magia en mi
4. Tiny little world
5. Esa maldita
6. Pow pow pow
7. Todo se rompió
8. Invisible
9. Vieni volo
10. Murcielaghadas
11. Dalia’s Theme
Abbiamo incontrato per voi i principali protagonisti della serie, ascoltiamo le loro sensazioni a caldo.
Anna Mirabile (scrittrice)
«Dalia è una fata ma non sa di esserlo, vive la sua vita come se fosse una ragazza comune. Qualcosa dentro di lei affiora all’improvviso e la turba molto, perché sente il peso dell’abbandono materno, rendendola a tratti malinconica ma anche molto sensibile. Non vorrei svelare molto per non togliere la curiosità (sorride, ndr), ma l’aspetto cruciale della serie è una fonte magica che realizza i desideri, che ho utilizzato come un pretesto per portare l’attenzione dei giovani su un tema delicato come quello dell’acqua, l’oro bianco della terra, il bene più prezioso che abbiamo».
Miriam Planas (Dalia)
«Un’esperienza fantastica, per me è stato speciale essere contatta da una persona di un’altra nazione, in particolare di un Paese splendido come l’Italia, realizzando il sogno di poter cantare in una serie, perché la musica e la recitazione sono le mie due grandi passioni. Roma è una città che mi piace tantissimo, perché l’arte e la letteratura sono fondamentali per la cultura di ognuno di noi».
Tiziano Colabucci (Ismael)
«La prima cosa che ho pensato quando mi hanno proposto questa serie è stata “Waoh”, perché è una trama fantastica con dei personaggi che hanno uno sviluppo totalmente imprevedibile. Nonostante io sia all’interno della serie, guardandola dall’esterno ho provato delle forti emozioni, che spero arrivino anche ai telespettatori. E’ stato un sogno per me prendere parte a questa meravigliosa produzione».
Sol Moreno (Nina)
«Sono felice di interpretare il ruolo della perfida antagonista, mi sono divertita a fare la cattiva, è un personaggio che mi piace molto perché, in cuor suo, ha un animo gentile. E’ stato bello cantare due canzoni presenti nella colonna sonora, mettermi alla prova con la musica e giocare con delle canzoni, per affermare la forza e il potere femminile di cattiva, anzi, cattivissima (ride, ndr)».
Aida Flix (Celeste)
«E’ stato un grande piacere essere scelta da Anna, perché ho sempre lavorato in Spagna e mai fuori. Dopo aver interpretato un ruolo ne “Il segreto” sono diventata popolare anche in Italia, ma non avevo mai avuto la possibilità di recitare in questo Paese meraviglioso. In questa serie il mio personaggio è totalmente diverso dal precedente, così ho la possibilità di mettere in luce un lato diverso di me, con un personaggio misterioso che si farà scoprire nel corso del tempo».
Lis Moreno (Iris)
«Per me è stata una sorpresa, mi sento molto fortunata e felice di far parte di “Dalia delle Fate”, perché è un progetto meraviglioso e lavorare in Italia è un sogno per me, amo molto questo Paese perchè i miei nonni sono di origine siciliana. In questa serie ho conosciuto tanti colleghi che sono diventati miei amici, abbiamo stretto dei legami importanti che non termineranno con la fine delle riprese. Ci siamo divertiti nel girare le scene, abbiamo fatto squadra e ci vogliamo tutti molto bene».
Mariano Jaime (Vinicio)
«Un’esperienza particolare, unica nel suo genere, perché mi ha permesso di lavorare con persone provenienti da tutto il mondo, io sono argentino ma abito in Italia da dodici anni. Un’avventura piena di tantissime soddisfazioni anche a livello personale, abbiamo imparato veramente tanto e ci si aiutava tra colleghi. Era la prima volta che lavoravo per la televisione, provengo dal teatro dove l’impostazione è completamente diversa. Sia a livello professionale che umano, ci siamo trovati tutti molto bene, siamo un bel gruppo».
Florencia Ortiz (Alberica)
«Lavorare in Italia con Anna Mirabile è stata un’esperienza magnifica, anche questa volta interpreto un personaggio cattivo (ride, ndr), ma non mi lamento, anzi, mi piace molto perché è più difficile vestire i panni di una persona crudele, è stato molto divertente e mi ha permesso di tirare fuori tutta la mia esperienza. E’ giusto che i bambini capiscano subito chi siano le persone buone e quelle cattive, anche attraverso l’ironia, insegnando loro come funziona il mondo».
Nico Donvito
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