domenica 24 Novembre 2024

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Francesco Renga prosegue il percorso iniziato con “Scriverò il tuo nome – Live” – RECENSIONE

Un anno dopo la pubblicazione di Scriverò il tuo nome (qui la video-recensione), il suo ultimo album d’inediti che ha visto la sua definitiva svolta artistica verso un electropop più deciso, Francesco Renga ha pubblicato il suo primo album live in carriera. Scriverò il tuo nome – Live, questo il titolo del nuovo progetto, racchiude le registrazioni dell’ultimo tour del cantante bresciano che nella tracklist ha lasciato spazio in modo particolare all’ultimo progetto d’inediti da cui sono tratti, oltre al singolo apripista Guardami amore (qui la recensione), anche Il bene, la title track Scriverò il tuo nome (qui la recensione), l’ultimo singolo Migliore (qui la recensione), l’estiva L’amore sa e Cancellarti per sempre.
Il tutto si apre con un’ Intro che gioca tra acustica, elettronica e voci. Immancabili, ovviamente, i grandi classici di Renga da Angelo fino a Ci sarai passando per Meravigliosa (la luna).
Dal progetto precedente (Tempo Reale qui la video-recensione), che ha rilanciato Renga nella scena musicale attuale, non poteva mancare la sanremese Vivendo adesso insieme alla sua compagna di avventura A un isolato da te. Immancabili ovviamente il successone di Il mio giorno più bello nel mondo, che ha dato origine alla sperimentazione electropop, e le due ballate romantiche L’amore altrove e Era una vita che ti stavo aspettando. A completare trovano spazio La tua bellezza, con cui Renga fu al Festival nel 2012, e Dovrebbe essere così, che porta un po’ quel groove rock necessario.

Ad arricchire il progetto, però, ci sono anche tre nuovi brani inediti registrati in versione studio e che non fanno che inserirsi perfettamente nel solco di questo progetto per sonorità, temi e strutture. Confermato alla produzione anche questa volta c’è Michele Canova Iorfida che continua a coniugare la vocalità sinuosa e calda di Renga con suoni moderni e attuali di tastiere e sintetizzatori.

A fare da manifesto al progetto è Nuova luce (di cui qui trovate una mini-recensione), singolo anticipatore scritto da Dario Faini in collaborazione con Davide Petrella, quest’ultimo già autore di diverse hit per Cesare Cremonini. Si parte con un ritmo cadenzale e con una voce che dopo poche battute si sdoppia per un ritornello orecchiabile e canticchiabile come un buon tormentone estivo pretenderebbe (“fammi mancare l’aria, io sono Marte e tu la Terra, fammi la guerra, sei la mia nuova luce, sei tutto quello che ho”). Si racconta di una nuova partenza dove “tutte le paure adesso sembrano distanti” e il tempo scorre irrefrenabilmente veloce.

In Non passa mai, più acustica (perlomeno nella chitarra che costituisce l’osso duro dell’arrangiamento ma che poi attorno alla quale è stata, come sempre, addobbata un gran esercizio stilistico di decoro musicale con mille suoni) e classica, Renga ritrova la firma del giovane e promettente Tony Maiello, già autore di Guardami amore e Scriverò il tuo nome per l’artista bresciano. Anche qui si parla del passato che però, in questo caso, sembra non essere mai finito davvero lasciando aperte non poche porte.

A chiudere la triplette d’inediti c’è uno speciale duetto con Elodie sulle note di Così diversa, brano già incluso nell’edizione originaria di Scriverò il tuo nome. Elodie dona la sua classe alle strofe rendendole più delicate ed espressive mentre il ritornello continua a rivelarsi decisamente meno incisivo: il risultato è, comunque, buono anche solo per l’unione di due ottime vocalità capaci di interpretare ciò che cantano.

Renga, anche in questo nuovo progetto, continua a battere la strada intrapresa da un po’ di tempo a questa parte che lo vede meno impegnato vocalmente in favore di suoni più attuali, moderni e prevaricanti che limitano, in qualche modo, l’ampiezza e l’espressione piena della sua profonda vocalità che lo ha fatto amare dal pubblico fin dagli esordi. Gli inediti (2+1) aggiungono poco, o meglio nulla, di nuovo e confermano quanto già sentito con il precedente lavoro discografico conservando intatta la domanda che sorgeva spontanea allora: davvero vale la pena questo “svecchiamento” di repertorio?

MIGLIOR TRACCIA (tra gli inediti): Così diversa

VOTO COMPLESSIVO (degli inediti): 7.7/10

VIDEO-RECENSIONE:

TRACKLIST [autore testo – autore musica]:

  1. Nuova luce [Dario Faini, Davide Petrella]
  2. Non passa mai [Tony Maiello, Marco Rettani – Tony Maiello, Michele Canova Iorfida]
  3. Così diversa (feat. Elodie) [Fortunato Zampaglione, Francesco Renga – Fortunato Zampaglione]
  4. Intro
  5. Scriverò il tuo nome [Tony Maiello, Francesco Renga – Tony Maiello, Micheal Tenisci, Michele Canova Iorfida]
  6. A un isolato da te [Roberto Casalino]
  7. Il bene [Ermal Meta, Francesco Renga – Ermal Meta]
  8. Ci sarai [Francesco Renga – Francesco Renga, Luca Chiaravalli]
  9. Vivendo adesso [Elisa]
  10. L’amore altrove [Roberto Casalino, Giulia Capone – Roberto Casalino, Giulia Capone, Niccolò Verrienti]
  11. Il mio giorno più bello nel mondo [Fortunato Zampaglione]
  12. Angelo [Francesco Renga – Maurizio Zappatini]
  13. Cancellarti per sempre [Tony Maiello, Francesco Renga – Tony Maiello, Sabato Salvati]
  14. La tua bellezza [Francesco Renga, Diego Mancino, Dario Faini]
  15. Dovrebbe essere così [Francesco Renga, Dario Faini, Diego Mancino, Andrea Ragazzetti]
  16. Meravigliosa (la luna) [Francesco Renga – Francesco Renga, Luca Chiaravalli]
  17. Migliore [Fortunato Zampaglione, Francesco Renga – Fortunato Zampaglione]
  18. Era una vita che ti stavo aspettando [Ermal Meta, Antonio Filippelli, Andrea Ragazzetti – Ermal Meta, Antonio Filippelli]
  19. Guardami amore [Tony Maiello, Francesco Renga – Tony Maiello, Sabato Salvati, Enrico Palmosi]
  20. L’amore sa [Fabio Ilacqua, Francesco Renga – Fabio Ilacqua, Francesco Gabbani]
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.