venerdì 22 Novembre 2024

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Chiacchiere musicali con Mara Bosisio – APERINTERVISTA

In un’agreste versione picnic, approfondiamo la conoscenza della talentuosa artista lombarda

L’estate 2018 sta per volgere al suo epilogo e, in un assolato giorno di calura milanese, ci siamo ritrovati a sorseggiare un refrigerante spritz take-away in compagnia di Mara Bosisio, cantautrice lecchese che avevamo già incontrato in occasione di alcuni precedenti progetti (qui la nostra ultima intervista). Un improvvisato picnic fuori porta al Parco delle Cave, è bastato da pretesto per chiacchierare sui suoi prossimi impegni discografici, in particolare il nuovo singolo “Lucciole”, in uscita il 10 settembre.

Un dialogo non convenzionale su quelle che sono le criticità del mercato musicale di oggi, ma anche i punti di forza e l’irrefrenabile passione che smuove e induce un artista ad autoprodursi, in equilibrio tra difficoltà e soddisfazioni. Che alto aggiungere? Buona visione!

APERINTERVISTA CON MARA BOSISIO

COS’E’ UN’APERINTERVISTA?

Nel corso degli ultimi mesi ho avuto l’opportunità di incontrare, sia personalmente che telefonicamente, diversi artisti italiani con i quali abbiamo dato vita ad alcune interessanti chiacchierate che poi, puntualmente, trovavano nella traslitterazione letteraria il mezzo migliore per permettere la lettura da parte di “terze persone” (i lettori), un processo per me entusiasmante a cui non potrei mai rinunciare. In alcune occasioni, mi sono chiesto come sarebbe stato pubblicare un’intervista al naturale, senza i filtri narrativi, i tagli dovuti alla lunghezza o le esigenze di impaginazione. Oggi tutto va troppo velocemente, non ci prendiamo più un po’ di tempo per approfondire, scoprire cose nuove e, nello specifico, conoscere chi c’è dietro ad un progetto musicale. L’aperintervista si pone il nobile intento di restituire centralità alla musica, dove il protagonista nello schermo è unicamente l’artista. Ci si ritrova al bar per un momento di condivisione volto ad ogni tipo di riflessione, senza censure o limiti di durata, con il semplice ausilio di telecamera e la piacevole compagnia di uno spritz.

AAA…APERINTERVISTATI CERCASI

Se hai voglia di fare quattro chiacchiere non convenzionali, allora stiamo cercando proprio te! Abbiamo preso in prestito il mitologico faccione di Pippo Baudo per sottolineare la chiara volontà di un ritorno al passato, quando si aveva voglia di ascoltare storie e non soltanto canzoni. I motivi per accettare la sfida e prendere parte a questa piccola controtendenza sono molteplici e possono variare a seconda delle rispettive personalità, oltre che dai propri obiettivi personali. Il nostro intento è quello di farvi compagnia con dei contenuti che, per una volta, esulino dalla lettura. Se hai voglia di raccontare te e la tua musica davanti ad un drink, invia la tua candidatura al nostro indirizzo ufficiale di posta elettronica, direttore@recensiamomusica.com, o contattami personalmente via Facebook o Instagram, alle prime cento telefonate in regalo una bicicletta con cambio shimano, una batteria di pentole in acciaio inox, un set di coltelli in ceramica, un televisore 14 pollici con digitale terrestre incorporato e una trapunta in lana merino, calda d’estate e fresca d’inverno. Scherzi a parte, un piccolo regalo ci sarà realmente, alla fine di ogni aperintervista.
Allora, cosa state aspettando?

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.