Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano
PARTECIPAZIONI A SANREMO:
Quarta partecipazione al Festival di Sanremo per Francesco Renga che, finora, vanta come massimo piazzamento un primo posto. L’esordio avviene nel 1991, quando gareggia, con i Timoria, nella categoria Giovani del Festival con il brano L’uomo che ride. Nel 2001 torna al Festival da solista con il brano Raccontami… che, nella Categoria Giovani, si è piazzato al 6° posto. Nel 2002 torna nuovamente alla kermesse tra i Big con la sua Tracce di te con cui conquista l’ottava piazza finale. Il successo arriva con Angelo quando partecipa al Festival di Paolo Bonolis classificandosi al primo posto. Nel 2009 con il ritorno con il brano Uomo senza età e nel 2012 con La tua bellezza con cui si piazzò all’11° posto. Nel 2014 ottiene il 4° posto con Vivendo adesso che ebbe la meglio rispetto a A un isolato da te.
IL BRANO:
Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure Francesco Renga punta nuovamente su un brano co-scritto da lui ed intitolato Aspetto che torni, che vede le partecipazioni anche di Bungaro, Cesare Chiodo, Rakele e Giacomo Eva.
COME NE PARLA LA STAMPA:
“Pezzo completamente fuori contesto, per Renga che ha in previsione il disco del rinnovamento. Bungaro però ha scritto un pezzo su un papà e una mamma che Renga sente e canta come suoi. E questo basta” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]
“Francesco Renga con “Aspetto che torni”. Si conferma la più bella voce maschile del panorama italiano con un testo scritto da Tony Bungaro che gli calza a pennello” [Luca Dondoni, La Stampa]
“Aspetto che torni è un Renga al top con grande intensità interpretativa e meno svolazzi vocali” [Paolo Giordano, Il giornale]
“Ascolti la canzone di Renga («sei l’ossigeno che cerco/ quando resto senza fiato») e pensi: «Dove l’ho già sentita?». Ma certo! L’ha cantata Renga altre 24533 volte. Però il testo è di Bungaro e quindi si dirà «Beh, Renga con Bungaro è tanta roba»” [Libero]
“Classicone (già sentito) sulla morte della madre, Renga comincia la canzone parlando (pure lui, ma no!). Nel ritornello la voce “laser” del cantante bresciano resta frenata, non esplode. Vedremo dal vivo” [Raffaella Serini, Vanity Fair]
“I ricordi di famiglia e la prospettiva di una nuova lei per il Renga di «Aspetto che torni» non sembrano così a fuoco, ma l’interpretazione dal vivo di Francesco avrà il suo peso” [Andrea Laffranchi, Corriere della Sera]
“Due versioni per lui: una più rock, una più melodiosa. Qui essenzialmente la sua seconda versione. Voce calda, riff tiepido. Per un tranquillo veleggiare” [Christian Pradelli, Mitomorrow]
“più Renga sanremese di così non c’è. E avremo sempre bisogno di canzoni di Sanremo alla Sanremo. Nell’accezione più sanremese che c’è. Piaciuta che Sanremo è Sanremo e Renga è Sanremo” [Silvia Gianatti]
“Francesco Renga fa Francesco Renga. Prima è stato scelto il pezzo, Aspetto che torni – scritto da Bungaro, che duetterà con lui il venerdì; ma ci sarà anche Eleonora Abbagnato – poi l’interprete. Canzone sanremese, che si perde nel “mare magnum” della sua discografia (e delle canzoni sanremesi). Quindi evitabile” [Laura Berlinghieri, Amica]
“Renga che fa Renga. Sembra quasi che il buon Renga abbia paura a evolversi artisticamente. Resta in una comfort zone che non mi piace. La voce è bella (abbiamo capito!), ma non si può fare affidamento solo su quello. Soprattutto se il pezzo è la solita, terribile lagna. Nella serata di venerdì si esibisce con Bungaro (autore del brano) e la ballerina Eleonora Abbagnato” [Rolling Stone]
“Il brano è interessante, ma nulla di più. Scritto da Bungaro e Cesare Chiodo, gode di un intervento autobiografico di Francesco sul testo. Ma il pezzo non decolla e ricorda in maniera marcata altri brani della produzione di Renga anche a causa dell’utilizzo della doppia voce. Al termine del bridge c’è l’unico momento in cui la voce di Francesco ha un guizzo. E’ un brano melodico, dolce, ma forse troppo classico. Ormai da Renga, visto che a Sanremo non deve dimostrare nulla, ci si aspetta qualcosa di differente e più coraggiosso” [Simone Zani, All Music Italia]
“Bentornato Francesco. Mi eri mancato tanto e ci sono voluti Bungaro, Chiodo e Rakele per farti smettere di cantare canzoni discutibili e parlare da uomo di mezza età quale tu e io siamo. Adesso non andartene più” [Michele Monina, Optima Italia]
“Baglioni ha trovato questa canzone di Bungaro sugli affetti familiari e l’ha portata all’ex Timoria, che ci ha messo la bella voce, ma poco di più. Frase clou (rivolta al padre): «Io aspetto che torni stasera, aspetto che torni»” [Federico Vacalebre, Il Mattino]
“Canzone di Bungaro affidata a Francesco. Ballata pop che indaga sentimenti e attese. Cresce e mette in evidenza la voce di Francesco. Ritorna il ricordo della madre (“mi manca da trent’anni”) e uno sguardo rivolto verso l’alto. Sono certa che con l’orchestra volerà. Un porto sicuro” [Giuseppe Attardi, Pickline]
“Alla lettera di Nigiotti al nonno, Francesco Renga risponde con il ricordo della madre. «Il mondo si è perso, tu rimani» canta in “Aspetto che torni”, musica e testo scritti da Bungaro e che Claudio Baglioni ha voluto affidare alla voce dell’ex marito di Ambra. Una canzone di maniera, nello stile di Renga, elegante. Piacerà alle sue fan” [Paola Gallo, Onde Funky]
“La genesi della canzone, ha spiegato Baglioni, è che prima è arrivata la melodia, di Bungaro, poi lo stesso direttore artistico ha contribuito alla scelta dell’interprete. Questo passaggio in più si sente, c’è da dire. La canzone è classica, ma in senso negativo. Piatta, insomma. Ma a Renga vogliamo dare una chance. Magari dal vivo, ci sorprenderà. “C’è un universo che mi riempie le mani, il mondo si perde tu invece rimani”” [Angelica D’Errico, Unione Sarda]
VOTO MEDIO DELLA CRITICA:
5.65 / 10 (20° posizione generale)
QUOTE SNAI:
8.00 (5° posizione generale)
OSPITE DUETTANTE:
Bungaro e Eleonora Abbagnato
IL NUOVO ALBUM:
Uscirà per Sony Music Italia nella prossima primavera, in data non ancora specificata, il nuovo album d’inediti di Francesco Renga.
TESTO DEL BRANO:
ASPETTO CHE TORNI
di Francesco Renga, Bungaro, Cesare Chiodo, Rakele, Giacomo Eva
Edizioni Music Union/Favole/Metropolitana – Milano – Brescia – Roma
Io che guardo sempre il cielo
E sogno ancora di volare
Ogni volta più lontano e poi
Non so più come tornare
Con un poco di fortuna
E due stelle da seguire
Ho trovato le tue braccia ad aspettare.
Cerco ancora nei miei occhi
Il sorriso di mia madre
Mi manca da trent’anni e
Vorrei dirle tante cose
Che mio padre adesso è stanco.
E forse sta per arrivare
Che la ama più di prima
Ed è l’unica cosa che sa ricordare
C’è un universo che mi riempie le mani
Il mondo si perde
Tu invece rimani
C’è un mare dentro negli esseri umani
Aspetto che torni stasera
Per stare con te
Oggi voglio camminare
Come un treno sui binari
Diventare un’emozione che attraversa i tuoi pensieri
E seguirti tra le cose che ogni giorno devi fare
Come vento per poterti accarezzare
E guardarti mentre dormi
Che mi sembra che sorridi
Ed entrare nei tuoi sogni
Di nascosto come i ladri
Per rubarti la bellezza
Che nemmeno sai di avere
C’è un universo che mi riempie le mani
Il mondo si perde
Tu invece rimani
C’è un mare dentro negli esseri umani
Aspetto che torni stasera
Sei l’ossigeno che cerco quando resto senza fiato
Il coraggio che mi serve quando sono disperato
La sorpresa che ogni volta
Mi fa sentire vivo
Tu sei
Tu sei
Tu sei
Tu sei
Un universo che mi riempie le mani
Il mondo si è perso
Tu invece rimani
Un mare dentro nei nostri destini
Io aspetto che torni stasera
Aspetto che torni
Ilario Luisetto
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