venerdì 22 Novembre 2024

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Proposta “incandescente” ad Arisa: facci riscoprire la bella musica italiana

Nessuna ugola migliore della sua per riscoprire i classici italiani

Ci sono canzoni stupende cantate da voci non sempre all’altezza e contemporaneamente ci sono cantanti eccezionali che si ritrovano nel repertorio canzoni tutto sommato mediocri e che, senza tirarla troppo per le lunghe, non meriterebbero quell’interprete che hanno la fortuna di ritrovarsi.

Questa riflessione mi è sorta spontanea quando da qualche giorno ho visto (e sopratutto sentito) Arisa cimentarsi nella reinterpretazione di E penso a te, uno dei grandi classici del repertorio della coppia Mogol-Battisti. Una grandissima ugola, forse la migliore in assoluto dell’ultimo decennio della storia della musica italiana, si ritrova a cantare (finalmente) una canzone degna e all’altezza del suo talento.

Sia chiaro, Arisa ha avuto spesso modo di offrire al pubblico canzoni memorabili e assolutamente all’altezza della sua voce e della sua capacità interpretativa ma nell’ultimo periodo della sua carriera pare aver faticato non poco a mantenersi su questa linea forse anche perchè le canzoni importanti oggi non hanno il tempo per farsi capire, per affermarsi e per essere valorizzate nel mercato.

Ecco allora l’idea: perchè non dare modo ad’ugola di questo calibro di adottare i grandi classici della musica italiana e riportarli all’attenzione del presente? D’altronde è innegabile che Arisa abbia tutte le carte in regola per emozionare e convincere sulle note di canzoni indimenticabili della storia della nostra melodia e del nostro autorato come Non insegnate ai bambini, Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi o Ancora tu.

Con lei non si tratterebbe di un disco di cover qualsiasi, uno di quelli che prende qualche canzone a caso e la fa suonare come, forse, sarebbe stata arrangiata oggi riuscendo così nell’assurda impresa di svuotarne ogni valore. Con lei potremmo essere di fronte al grande miracolo di un’interprete: il rispetto e la valorizzazione di vere e proprie opere d’arte per così come sono state pensate. Una valorizzazione che nelle sue corde vocali troverebbe soltanto un nuovo mezzo per arrivare a chi, ne sono certo, ancora ama quelle canzoni e le canterebbe a squarciagola.

Arisa, pensaci! Potresti fare il miracolo, per noi che ascoltiamo e per te che meriti grandi canzoni oggi come ieri!

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.