domenica 24 Novembre 2024

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Nuovi singoli: le pagelle dei brani di Francesco Renga, Laura Pausini e Biagio Antonacci

Tutte le recensioni dei nuovi singoli radiofonici

  • PERDONA – Anna Tatangelo

Continua a provarci e a riproporsi la bella e brava Anna ma il problema è che non ha ancora trovato la canzone giusta per spaccare davvero. E solo Dio sa quanto le servirebbe. In questo nuovo episodio sceglie di continuare a parlare d’amore e lo fa sempre nell’ottica di una difficoltà da superare scegliendo di lasciarsi alle spalle “un’altra delusione, un’altra cicatrice che porterà il tuo nome”. Anna canta sempre benissimo e si appoggia, in questo caso, ad una bella ballata pop che preferisce la ritmica all’orchestrazione più classica. Carina ma troppo insipida per essere davvero ricordata. VOTO: 6-

  • IN QUESTA NOSTRA CASA NUOVA – Biagio Antonacci e Laura Pausini

Avevano giurato che un nuovo singolo insieme (per di più inedito) non ci sarebbe stato ma, d’altronde, gli stadi andranno pur riempiti in un qualche modo e, dunque, come non proporre l’inno di un tour live che potenzialmente si potrebbe rivelare l’evento dell’anno non solo sulla carta ma anche sui fatti. Il pezzo alla fine l’hanno trovato o, per meglio dire, se lo sono costruiti da sé affidandosi nuovamente alla scrittura di Antonacci che, per una volta, ha imposto alla Pausini il proprio mondo musicale più che ricercare qualcosa che fosse più nelle corde dell’artista di Solarolo. Parte con un riff di chitarra ed il racconto di una vita nuova ma poi l’inciso si apre e spalanca le braccia verso un facile ritornello da stadio con il richiamo dei cori a non finire. Per farla breve, insomma, strofe alla Pausini/Antonacci e ritornello che, in realtà, poco ha a che fare con il loro mondo. Sia chiaro, funzionerà sicuramente come inno dell’evento ma qualcuno può spiegare alla coppia che gli stadi, fino a poche stagioni fa, li hanno riempiti anche con canzoni strappalacrime e decisamente meno appiccicose e impersonali di questa? VOTO: 6

  • L’ODORE DEL CAFFE’ – Francesco Renga

Canta una delle più belle ugole italiane maschili di tutti i tempi e scrive il più fresco fenomeno cantautorale. Francesco Renga canta ed interpreta Ultimo. Sulla carta potrebbe essere una bomba ad orologeria pronta ad esplodere ed, in effetti, la canzone, di per sè, avrebbe tutte le carte in regola per poter farsi ricordare. Il problema, però, è che Renga canta esattamente come ci si potrebbe aspettare ed Ultimo scrive esattamente come si poteva prevedere. Renga, però, è distante anni luce da Ultimo e nessuno dei due fa un passo verso l’altro: Renga vuole lo spazio per sprigionare i suoi gorgheggi vocali ma Ultimo scrive come sempre dei versi serrati e stretti. Il risultato è una bella canzone cantata, però, dall’interprete sbagliato che non riesce a far sbiadire l’impronta (forte) del suo autore. Piacevole ma non è la canzone giusta per risollevare le sorti di un’ugola ormai orfana di canzoni memorabili. VOTO: 6.5

  • COSA SARA’ DI NOI – Leo Gassmann

Il più giovane dei Gassmann dopo X-Factor torna a farsi sentire proponendosi (a sorpresa) con un’etichetta discografica diversa dalla Sony Music che, solitamente, detiene il monopolio su tutti gli ex-volti del talent di casa Sky. La scrittura del giovane ragazzo è interessante rivelandosi sempre sufficientemente attuale pur rispettando pienamente la nostra tradizione melodica e autorale più classica. Strofe struggenti cantate con una vocalità profondissima e ritornello che esplode nella ritmica che richiama mondi anglosassoni. Un bel mix che continua ad affascinare gli amanti del bel pop italiano dedicato alle immagini più romantiche di sempre. Uniteci poi una gran bella voce ed è subito magia. VOTO: 7.5

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.