venerdì 22 Novembre 2024

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Rkomi allarga i suoi orizzonti anche “Dove gli occhi non arrivano” – RECENSIONE

Recensione dell’ultimo lavoro del giovane artista milanese uscito lo scorso 22 marzo

Qualche anno fa il mondo mainstream della musica italiana si apprestata a trovarsi davanti ad una prima grande rivoluzione: numerosi nomi, all’epoca sconosciuti, stavano infatti cominciando a farsi spazio sgomitando tra i “vecchi” big, acquisendo pian piano sempre più visibilità. Erano gli anni di Sfera Ebbasta e Ghali, seguiti a ruota dai vari Izi, Rkomi, Tedua e tanti altri nomi arrivati oggi a dominare le classifiche di vendita. Tutto grazie allo streaming dirà qualcuno, non propriamente vero. Forse molto sì, ma non tutto. Questa nuova ondata di artisti ha avuto dalla sua il grande merito di sapersi definire trovando ognuno la propria strada, percorsi differenti, per certi versi opposti, eppure in qualche modo sempre legati.

Visionando i vari percorsi della nuova “wave” italiana non si può non citare quello di Rkomi, artista milanese che lo scorso 22 marzo ha pubblicato il suo nuovo album Dove gli occhi non arrivano, certificato già disco d’oro dalla Fimi per aver superato le 25.000 copie vendute, risultato tutt’altro che scontato. Reduce dal successo del precedente Io in terra, il giovanotto lombardo sceglie di puntare sull’evoluzione sonora, impostando il lavoro su un sound molto più pop, colorato dalle varie sfumature portate dai tanti ospiti voluti nel progetto: Elisa, Carl Brave, Jovanotti, Dardust, Ghali e Sfera Ebbasta.

RkomiA partire dalla prima traccia omonima è chiaro l’intento di Rkomi: portare l’ascoltatore nel suo mondo traccia dopo traccia, rima dopo rima, senza omologarsi con un genere fisso o con schemi ripetuti più volte. All’interno dell’album ci sono brani più vicini alle proposte precedenti dell’artista, ma anche vere e proprie chicche. Rkomi non si limita ad un genere ma ibrida con intelligenza pop e rap trovando una formula vincente perché immediata ma non scontata. A dirigere l’orchestra il “maestro” Charlie Charles, autentico regista del progetto e ora più che mai inserito a 360° nel mondo del mainstream italiano.

Si va da basi più lente sulle quali Rkomi appoggia con maestria il suo flow a beat martellanti e ritmati che però hanno il pregio di non suonare simili al tipo di sound che tanto va di moda oggi. Tra i brani spicca il featuring con Ghali nel pezzo Boogie Nights e quello con Elisa nel già singolo Blu, ottimo esempio di pezzo che riesce a mischiare perfettamente linee melodiche pop alle rime del rapper genovese, anche se il punto più alto probabilmente viene toccato con il brano Visti dall’alto, in cui ad uscire è tutta la poetica urbana di Rkomi, perfettamente adagiata sulla base curata, oltre che da Charles, anche da Dardust.

Dove gli occhi non arrivano è un progetto curatissimo che suona fresco senza stancare, Rkomi non va alla ricerca di una esagerata introspezione ma parla di sé come ha sempre fatto, senza filtri e appoggiandosi ad una produzione musicale di primo livello, mischiando generi senza aver paura di allargarsi fuori dalla propria comfort-zone. Un lavoro maturo che riesce nell’intento di certificare l’artista come uno di quelli più a fuoco all’interno della nuova scena italiana.

Migliori tracce: Visti dall’alto – Blu

Voto complessivo: 7.5/10

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