Pagelle della settima puntata del serale
Loredana Bertè, anche se assente dalla puntata, gioisce e inizia, finalmente, a godersi un serale ricco di solo e puro talento. Almeno secondo i suoi gusti e canoni. Eliminato Mameli come esito della sfida sospesa della scorsa puntata l’altro agnello sacrificale non poteva che essere il povero Umberto che così lascia in 2 i ballerini e in 3 i cantanti. Ora non rimane che scegliere i 4 finalisti. Ma veniamo alle pagelle di canto di questa colorata e serena puntata:
Ci vogliamo bene – Mameli. Prima di lasciare lo studio al primo vero e proprio esponente indie nella scuola di Amici viene concesso di proporre il suo inedito più riuscito e sicuramente anche il più riuscito. La scuola è quella di Calcutta e compagnia bella ed infatti il pubblico risponde, canticchia in allegria e lui canticchia con facilità su tremila strati di cori armonici. Radiofonico ma, forse, non adatto ad una scuola. VOTO: 7
1° girone di qualificazione
Ti ho voluto bene veramente – Giordana. Fare a dovere Marco Mengoni è sempre un’impresa piuttosto difficile. Farlo bene in una canzone così particolare, poi, lo è ancora di più complice la quasi totale mancanza di arrangiamento ritmico in favore dell’esposizione totale della voce e dell’interpretazione. Giordana si porta a casa il brano e lo fa a suo modo nel migliore dei modi. Intensa. VOTO: 8
All about that bass – Tish. Serata particolarmente ispirate per la giovanissima cantante italo-serba che parte con un brano finalmente contemporaneo ed attuale che risponde alle sue inclinazioni e aspirazioni artistiche più evidenti. Si scioglie anche lei e la canzone non può che beneficiarne. VOTO: 7.5
Your song – Alberto. Il gigante sembra traballare in questa serata che assegna l’accesso alla semifinale. Rimane bravissimo, incanta con la voce più potente e suadente dell’edizione ma qualcosa sembra incepparsi nel meccanismo. Che sia il primo segnale di una vittoria annunciata che si sgretola? VOTO: 7
Prova Raffaella Carrà. Stare al fianco di una star mondiale del calibro della Raffa non è sfida facile soprattutto se nessuno dei tre cantanti è vicino al mondo musicale della voce di Rumore. A uscirne, infatti, non è nessuno di loro ma solo e soltanto la mitica Carrà che a 74 anni si destreggia ancora come una giovincella superstar della televisione. Un sabato sera, uno solo, glielo dovrebbero dare.
2° girone di qualificazione:
Bohemian rhapsody – Alberto. Canzone dei Queen che nell’ultimo anno gran parte del pubblico ha riscoperto tutto d’un tratto. Alberto ricorre a tutte le sue migliori doti canore per rendere al meglio un brano complicatissimo con continue variazioni. Difficile assai reggere il confronto con l’originale, però. VOTO: 7.5
Blue – Alberto. Rudy Zerbi ci mette del suo anche questa volta ed assegna ad Alberto e Giordana un brano impossibile per le loro e per le loro tendenze interpretative e musicali. Alberto la fa, Giordana (giustamente) si rifiuta. Il risultato di Urso è a dir poco imbarazzante: un lirico che usa l’autotune ed il megafono per coprire i difetti fa venire i brividi. Date a Rudy un compito di cui ha le competenze: non è un professore di canto, al massimo un provocatore. VOTO: 3
La differenza tra me e te – Giordana. Giordana sarà massicciamente presente come autrice nel nuovo album d’inediti del cantautore di Latina del quale ha qui dovuto far proprio uno dei brani più ostici e personali. Come per il brano di Mengoni il tentativo di entrare nel brano c’è stato ma qui la sfida era ancora più impossibile. VOTO: 6
Angel – Tish. La cantante meno uscita alla scoperto in questo serale è quella che, questa sera, azzecca senza ombra di dubbio le esibizioni migliori del lotto complici anche le scelte perfette dei brani da proporre. In questa versione intima, delicata e minimale escono allo scoperta nuovi colori della sua voce melodica. Angelica, è proprio il caso di dirlo. VOTO: 9
Perfect – Alberto. Ecco la scelta contemporanea per la serata sbiadita di Alberto che anche in quest’esibizione sembra leggermente fuori contesto. Proporsi sia nella parte di Ed Sheeran che in quella di Andrea Bocelli cancella le più diverse variazioni che il brano contiene dentro di sè. Manca la scintilla mentre pian piano tutto si sta adagiando sul piano della monotonia e della prevedibilità. VOTO: 7.5
Shallow – Tish. Altro brano che nell’ultima annata è diventato un classico assoluto della musica internazionale. L’esordio è proposto qui ancora più intimamente che nell’intenzione originale di Lady Gaga poi, finalmente, arriva l’esplosione dove, però, Tish trova meno senso d’esistere in questo caso. VOTO: 7/8
Terzo girone di qualificazione:
Parla più piano – Alberto. Bravo è bravo. La voce ce l’ha. Eppure c’è qualcosa che non mi convince mai del tutto nelle sue esibizioni. Certo, non si può resistere dall’applaudire quando sale con la vocalità e dà corpo al suo suono e alla sua voce solitamente sempre così sottile. L’orchestra aiuta non poco. Soprattutto in questo brano tutto violini. VOTO: 8.5
Dedicato – Giordana. Ecco la miglior Giordana. Quella che canta con una forte dinamica parlata per scandire bene le parole e comunicare chiaramente un messaggio che spesso e volentieri ha dentro di sè un forte senso di rabbia. Non è un caso che Loredana Bertè la ami così tanto e che la stessa Giordana si riveda a fuoco nei brani della tigre calabrese. VOTO: 8/9
Quarto girone di qualificazione:
Accanto a te – Alberto. Canta Alberto ma scrive Giordana. L’inedito è una perfetta sintesi tra i due artisti che l’hanno realizzato. C’è l’abilità autorale di Giordana che con le parole sembra essere davvero capace di cucire abiti perfetti e c’è la voce di Alberto che ha lo spazio per districarsi pur senza eccedere per rimanere all’interno del mondo pop. VOTO: 8
Ballottaggio:
No roots – Tish. Eccola nuovamente all’interno di quella contemporaneità musicale che più le dona. Peccato che in italiano queste sue doti spariscano totalmente e che, nel corso di tutto questo lungo serale, non abbia mai provato a migliorarsi anche sotto questo punto di vista perchè prima o poi dovrà farlo. Anche questa, comunque, è un’ottima esibizione. VOTO: 8+
Imparare ad amarsi – Giordana. Chissà cosa avrebbe detto Ornella se fosse stata presente? L’ultimo capolavoro della signora Vanoni è un pezzo assai complicato da indossare con la stessa classe e la stessa eleganza e, infatti, Giordana fatica a prendere quelle sfumature di grazia di cui il brano ha bisogno. VOTO: 7
I will always love you – Alberto. La scelta di proporre questo grandissimo classico con le strofe tutte in spagnolo penalizza non poco la canzone che tutti ricordiamo solo e soltanto in inglese. Alberto canta bene ma anche in questo caso risulta più una caricatura (bravissima, ma pur sempre una caricatura) di una versione originale irraggiungibile. VOTO: 6
Ilario Luisetto
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