Tutte le recensioni dei nuovi singoli in radio
- IL MALEDUCATO – Antonio Maggio
Era da un po’ che non si sentiva Antonio Maggio in radio e su queste atmosfere musicali che, in qualche modo, lo avevano portato alla ribalda nel suo periodo d’oro. Recuperata la sua dose ironica e leggera il cantautore pugliese si lancia in un bel pezzo fresco che si chiede “dove devi andare?” a ripetizione in un ritornello che conquista con il suo sound. Impossibile resistere dal ballare e dal lasciarsi trascinare da un pezzo che risulta perfetto per la stagione e che con coscienza gioca con il testo ed una doppia voce nell’inciso che da quel qualcosa in più trasformandosi poi in uno special tutto in falsetto. VOTO: 7++
- OSTIA LIDO – J-Ax
E’ un periodo di gran da fare per J-Ax che oltre alla nuova esperienza tv e alle numerose collaborazioni ha trovato il tempo anche per confezionare un nuovissimo brano per l’estate. Lo sentite anche voi Fedez in sottofondo? Ebbene, è un’illusione ottica, o per meglio dire sonora visto che l’ex collega del duo stavolta non c’è. La differenza con le varie Vorrei ma non posto o Senza pagare non c’è se non il beat che si fa più sostenuto e veloce rendendo, forse, un po’ più impegnativo il canticchio facile. Funzionerà comunque benissimo anche nel corso dei prossimi caldi mesi. Subito dopo ce ne dimenticheremo come tutte queste proposte facili da parte di chi dovrebbe fare forse qualcos’altro vista anche l’età che, ormai, avanza. VOTO: 6.5
- SAI CHE TI HO PENSATO SEMPRE – Lorenzo Licitra
C’è voluto un anno e mezzo per tirare fuori questo pezzo all’ex vincitore di X-Factor che già dopo il talent show non godeva di un’eccessiva popolarità. Ora convincere il pubblico sarà ancora più difficile e dura. Il pezzo, però, c’è e funziona nelle sue diverse anime che non fanno che stupire l’ascoltatore. In pochi secondi il brano riesce a passare da un’atmosfera stucchevole in cui la voce mette in scena tutti i suoi colori più sottili, dolci e acuti per poi sbocciare, all’improvviso, in un bel crescendo pop che termina in un inciso di tutt’altra struttura. Non si può fare a meno di canticchiare e fischiettare un pezzo che, nella sua parte centrale, trascina indiscutibilmente l’ascoltatore pur dimostrandosi leggero. Sorprendente. VOTO: 7/8
- LA SOMMA – Mr.Rain e Martina Attili
Ecco l’ennesimo duetto rapper – cantante pop femminile. Insomma, la ricetta la conosciamo a memoria e, in effetti, il risultato anche in quest’occasione è sufficientemente prevedibile. Il giovane rapper di casa Warner si avvicina alla vocalità di Raige ma convince con le sue barre più parlate che rappate. Lei, ultima scommessa di X-Factor, si presta, ovviamente, a cantare il ritornello ma non ha la caratura vocale di Francesca Michielin o di Federica Carta. Non a caso gran parte del pezzo lo canto lui e a lei vengono messi addosso quanti più effetti vocali possibili. Il brano è bello, funziona nella sua semplicità e banalità ma viene da chiedersi quanto spazio possa esserci ancora per soluzioni di questo tipo. VOTO: 6+
- MAI PIU’ DA SOLI – Renato Zero
Torna così, a sorpresa il più folle di tutti gli artisti italiani. Renato Zero prova a stupire nuovamente dopo qualche anno passato ad adagiarsi, forse, su di un sound ed una proposta musicale sottotono. Parla di un appiattimento sociale dovuto ai falsi miti dell’oggi e della contemporaneità che, ovviamente, non possono che comprendere l’universo tecnologico e dei social. La promessa, però, è che non saremo mai più soli, che potremo nuovamente tornare a volare. Il ritmo è sostenuto, la ritmica fa la sua parte e Renato racconta come solo lui sa fare con le parole, gli accenti e l’interpretazione delle parole che canta. La produzione, ispirata, fa il resto. Anche se dice “mai più misteri, eccessi, fobie” noi continuiamo a sperare in qualche suo ultimo colpo geniale. Questo comunque è un buon biglietto da visita per l’album che verrà. Si fa cantare e non suona di “vecchio”. VOTO: 8
- MARADONA Y PELE’ – Thegiornalisti
Che sarebbero tornati per l’estate lo sapevamo tutti ma che lo avrebbero fatto con un brano inedito ed un radicale cambio d’etichetta non lo si poteva proprio immaginare. La proposta che Tommaso Paradiso e soci stupisce nell’apertura che suona minimale e, forse, eccessivamente lontana dall’immagine comune dei Thegiornalisti. Poi si apre il ritornello ed ecco che non si può non cantare. Ecco quello che si definisce “tormentone assicurato”. Il punto a favore, però, è la produzione di Dario Faini che gioca con le percussioni dando quel “ritmo animale” che viene citato anche nel testo. Davvero magistrale l’utilizzo e la scelta dei suoni. VOTO: 7.5
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Ilario Luisetto
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