venerdì 22 Novembre 2024

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Per un tema una canzone: amare se stessi in “Fatti bella per te” di Paola Turci

Raccontiamo un tema per mezzo di una canzone

Amare se stessi è il primo modo per riuscire ad amare gli altri; non vuol dire essere egoisti, al contrario l’idea di fondo è proprio quella di trasmettere la propria serenità a soggetti esterni. Insomma, per donare amore bisogna prima avere amore, custodirlo e conoscerlo in modo da essere sicuri che il sentimento faccia davvero del bene al suo destinatario, prima di ritornare a noi in modo ancora più amplificato. L’amor proprio è fondamentale per il mantenimento di equilibrio, stabilità emotiva e certezze su cui poter contare sempre,qualsiasi cosa accada.

La canzone di Paola Turci (qui la nostra recente intervista) offre molti spunti per poter continuare a ragionare in questi termini,partendo dal presupposto che l’amore nei confronti della propria vita in primo luogo non debba dipendere da giudizi o imposizioni esterne e in secondo non debba diminuire nei momenti più delicati, portando avanti al contrario l’idea che nei momenti difficili sia necessaria solo una cosa, amarsi di più.

Per quanto concerne il primo aspetto l’invito è infatti quello di guardarci allo specchio coi nostri occhi, e non con quelli degli altri che ci vorrebbero sempre perfetti, sempre pronti, impeccabili e preparati ad ogni evenienza “Non ti trucchi e sei più bella, le mani stanche e sei più bella” focalizzando l’attenzione su quanto sia importante accettarsi; per quel che riguarda la seconda sottolineatura è invece corretto ricordare che dai momenti di difficoltà si possa uscire più forti, trasformando debolezze e fragilità in consapevolezze, per addirittura attribuire loro un valore,che ci rende diversi dagli altri, in quanto unici. “Qualcosa dentro ti si è rotto e sei più bella”.

L’idea di non piacere agli altri è infatti un’idea molto pericolosa, soprattutto nel momento in cui è diretta a voler essere a tutti i costi simili ad altri finendo per perdere di vista le proprie caratteristiche; risulta normale avere dei modelli, aspirare a migliorarsi e lavorare sui propri dettagli per piacersi di più ma è sbagliato sentirsi inferiori a quei modelli, screditare le proprie peculiarità e amplificare in maniera tragica ogni minimo difetto.

L’ossessione della perfezione mina le nostre certezze, causa ulteriori insicurezze e distrugge la naturalezza dell’essere in pace con se stessi; naturalezza che è indice di equilibrio emotivo,di serenità e nel concreto di sorrisi che eliminano qualsiasi imperfezione pensavamo di avere “ti vesti in fretta e sei più bella”; liberi da pensieri negativi, liberi dal pregiudizio di non essere all’altezza e dall’idea di non piacere ecco che acquisiamo le giuste consapevolezze dei valori insiti alla nostra personalità “e sei più bella quando sei davvero tu, e sei più bella quando non ci pensi più”.

Da questa disamina emerge chiaramente l’atmosfera di leggerezza che dovrebbe avvolgere le nostre giornate; leggerezza che invoglierebbe a farci trasportare dai sentimenti seguendo le loro direzioni senza l’assurda convinzione di non essere adatti; all’opposto il vestito del sentimento diventa il nostro abito migliore, perché le emozioni vanno viste come fiamme che alimentano il fuoco del nostro essere, e non come stati d’animo che non sappiamo vivere.

Le sappiamo controllare, perché sono parte di noi, del nostro nuovo equilibrio nato dal sapersi accettare “se un’emozione ti cambia anche il nome, tu dalle ragione, se anche il cuore richiede attenzione, tu fatti del bene” per coltivare, controllare e valorizzare gli aspetti emozionali che viviamo. In conclusione il messaggio regala uno spunto che si ricollega alle frasi iniziali: amare se stessi, per poter condividere in modo pieno tutte le forze del sentimento più nobile che esista anche con gli altri.