venerdì 22 Novembre 2024

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Buon compleanno Don Backy, il cantautore compie 78 anni

Un giorno speciale per il noto artista toscano, che oggi festeggia il suo settantottesimo compleanno, autore di celebri brani come “Canzone” e “L’immensità”.

Nato il 21 agosto del 1939 a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, Aldo Caponi inizia a suonare la chitarra da giovanissimo, avvicinandosi al rock and roll. Dopo aver militato nei Golden Boy, comincia a incidere le prime canzoni da solista con lo pseudonimo di Agaton. Dopo l’entrata nel Clan Celentano, adotta il nome d’arte di Don Backy e nel ’65 pubblica il suo primo cd “L’amore”, che contiene i singoli “Amico”, “Ho rimasto” e “Io che giro il mondo”. Sulla scia del successo come autore del testo della celebre “Pregherò”, pubblica le fortunate hit “Cara” e “Serenata”. Debutta al Festival di Sanremo nel 1967, in coppia con Johnny Dorelli, sulle note del suo brano più popolare, intitolato “L’immensità“, che verrà riproposta da numerosi grandi artisti, tra cui Mina a Milva, passando per le più recenti interpretazioni di Gianna Nannini, Francesco Renga, Il Volo, i Negramaro e Gigi D’Alessio.

Tra le altre canzoni che compongono il suo repertorio, ricordiamo: “Poesia”, “Casa bianca”, “Un sorriso” (presentata a Sanremo ’69 in coppia con Milva), “Frasi d’amore”, “Canzone”, “Nostalgia”, “Cronaca”, “Bianchi cristalli sereni” (presentata a Sanremo ’71 in coppia con Gianni Nazzaro), “Sognando” e “Nuda” scritte per Mina, “Importa niente”, “Viaggio”, “Difetti e virtù”, “Sulla strada”, “Ragazzi italiani” e “Pianeta donna”, l’ultimo album di inediti dell’artista pubblicato lo scorso marzo.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.