venerdì 22 Novembre 2024

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“C’è qualcuno”, la presa di coscienza di Massimo Di Cataldo – RECENSIONE

Il cantautore romano protagonista in uscita con un nuovo estratto dal suo ottavo album in studio

Tempo di nuova musica per Massimo Di Cataldo (qui la nostra recente intervista), che torna in rotazione radiofonica dal 18 ottobre con il singolo“C’è qualcuno”, contenuto all’interno del suo ultimo progetto discografico intitolato Dal profondo, pubblicato lo scorso maggio. Un brano che coinvolge sin dal primo ascolto, grazie al suo sound ricercato e ad un arrangiamento ben strutturato che mette in risalto la potenza analogica del ritmo, oltre che della parola. Il testo sviscera il tema dell’incomunicabilità, inteso come la mancanza di dialogo che porta con sé la rottura e il distacco, perché quando due persone smettono di parlarsi tutto si affievolisce, si complica e ci si ritrova di notte a relazionarsi col proprio cuore, tra le luci e le ombre della città, a confidare a se stessi di provare ancora qualcosa, nonostante tutto.

Perché l’amore non lo puoi governare, non puoi fargli cambiare canale come fosse un telecomando, capita che i pensieri restino sintonizzati su una determinata persona, anche quando la confusione e lo sconforto prendono il sopravvento. C’è qualcuno è un pezzo che mette in risalto lo stile e la poetica del cantautore romano, artista completo che non ha certo bisogno di presentazioni e che non ha perso la sua verve intima ed ispirata. Continua a credere all’amore Massimo Di Cataldo, con la consapevolezza di chi ha preso i sentimenti e li ha resi canzoni.

Oggi, più che mai, si avverte la necessità di tornare a concepire e partorire la musica con la stessa spontaneità, caratteristiche che ci hanno permesso di varcare i confini nazionali ed esportare nel mondo la nostra italianità, fatta di passionalità e bel canto. Elementi che nelle produzioni dell’artista non sono mai venuti a mancare, nonostante sia riuscito a restare sempre in linea coi tempi e con l’universalità dei sentimenti, che non passano certo di moda. Musica autobiografica, nella quale ognuno di noi può ritrovare un pezzetto di sé, ritratti di note che non invecchiano e non sbiadiscono col passare del tempo.

C’è qualcuno | Video

C’è qualcuno | Testo

Perduti nella notte
tra luci e ombre della città
storie rotte
un cuore che combatte
e non si arrende all’oscurità
ancora batte
per te che sei distante
che non so neanche che strada fai
tornando a casa
che se anche fosse tardi ormai
darai la colpa a me

C’è qualcuno
che ti ama ancora credi
c’è qualcuno
che chiama il tuo nome in questa notte di nessuno
c’è qualcuno
che trova sempre te nei suoi pensieri

Confusi dalla notte
è un cuore che si ritrova qui
ancora batte
alla tua porta batte
e tu chissà dove te ne stai
un’altro letto
o come me ti perderai
cercando solo se

C’è qualcuno
che ti ama ancora credi
c’è qualcuno
che chiama il tuo nome in questa notte di nessuno
ancora più di ieri
c’è qualcuno
che aspetta solo entrambi i desideri
c’è qualcuno

C’è qualcuno
c’è qualcuno nella notte
c’è qualcuno
che ti ama ancora credi
c’è qualcuno
c’è qualcuno nella notte

C’è qualcuno
che chiama il tuo nome in questa notte

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.