domenica 24 Novembre 2024

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Aguzziamo l’orecchio: tutte le novità degli emergenti alla settimana 36 del 2017

Settimana veramente molto ricca per le uscite musicali degli artisti emergenti italiani. Ecco tutte le nostre mini-recensioni al primo ascolto (qui trovate, invece, quelle dei big):

Cafiero – Maledirò: Pezzo molto interessante dalle sfumature pop rock impreziosito dalla voce suadente del cantante, auto-prodottosi. Piacevole anche il resto dell’EP, comunque, che balla molto sulle stesse sonorità delicate. Voto: 8.5

Chrysma – La Prima Volta: Base con l’ukulele degna dei migliori biscotti ai cereali ma poi il rappato diventa solido, seppur con influenze pop. Testo giovanile sulle prime volte ma che comunque si fa ascoltare. Il flow non è niente di memorabile ma non ce se ne può lamentare. Voto: 7+

Giallo Mapari – Scie chimiche: Un pezzo rock vecchio stile con chitarre potenti e voce graffiante ritagliando uno spazio per l’orecchiabilità musicale, quasi a ricordare le prime Vibrazioni. Serviva qualcosa del genere alla musica italiana. Voto: 9-

Iron Mais – Cù cù: Torna il goliardico gruppo bucolico con un pezzo che mantiene alte le aspettative. Sarcastici, taglienti, pungenti, graffianti, non fanno grande musica. Ma va benissimo così. Voto: 7+

Kaufman – L’età difficile: Classico pezzo indie, nel solco più classico del genere, ricordando i primi Cani o gli esordi dei TheGiornalisti. Suadente, dalla melodia semplice e con un testo complessivamente semplice. Voto: 8

Nutopia – Deficiente: Un pezzo scanzonato, sarcastico e nichilista per Nutopia che ha come unica certezza nella vita quella di voler stare deficiente. Canticchiabilissimo. Voto: 8+

Selton – Luna in riviera: I nuovi fenomeni dell’indie italiano tornano con un pezzo fortissimo, seppur meno accattivante della precedente Cuoricinici. L’effetto è comunque travolgente e non si riesce più a smettere di cantarla. Voto: 7.5

Michele di Iulio – So già farlo da solo: Una whispered hit degna del miglior Coez. Le capacità di storytelling di Michele si notano tutte in questo pezzo che però ha il difetto di non partire veramente mai. Voto: 7++

Novagrande – Fantasmi: Uno di quei pezzi che nonostante siano arrangiati e prodotti benissimo non riescono a convincere appieno l’ascoltatore senza un reale perchè. Voto: 5

Daniele Aldovardi – Cos’è: Una romantica ballad che riprende a piene mani la tradizione dei più romantici cantanti pop italiani. Daniele tira fuori uno stile giovane, ma maturo allo stesso tempo, che convince appieno. Voto: 7.5

Rosafante – I giorni che non vivi: Testo interessante, schitarrate aggressive che fanno uscire un grande pezzo rock perfettamente italiano nello stile. Voto: 8.5