Quello di Nek (o se volete di Filippo Neviani, come ultimamente ha ripreso a farsi chiamare) è uno dei ritorni più attesi di questa nuova stagione musicale. Dopo la riemersione dalla penombra musicale grazie al Festival di Sanremo del 2015 (dove arrivò secondo grazie a Fatti avanti amore) e l’esperienza da coach ad Amici di Maria de Filippi il cantautore di Sassuolo è finalmente pronto alla prova del nove per verificare se veramente può dire di esser tornato sulla cresta dell’onda. Ad ottobre uscirà il suo nuovo album dal titolo Unici che verrà poi tradotto anche in spagnolo per l’inizio del 2017.
Nel frattempo Nek ha già pubblicato un singolo (Uno di questi giorni) che ha scaldato l’atmosfera in questa calda estate con suoni electropop ed un’energia trascinante capace di fare del brano un vero e proprio tormentone (malgrado non abbia conquistato pienamente il favore delle classifiche). Venerdì 16 è arrivato anche il secondo singolo che fungerà da vero e proprio apripista in vista dell’uscita dell’album il prossimo 14 ottobre. Il nuovo brano porta per titolo proprio Unici esattamente come il nuovo disco e presenta le firme dello stesso Nek insieme a quelle di Andrea Bonomo e Luca Chiaravalli, storici compagni di scrittura del Nek degli ultimi anni.
Questo nuovo singolo ha una natura totalmente diversa da quel Uno di questi giorni, figlio a sua volta di quell’anima dance di Fatti avanti amore, e, pur conservando quelle sfumature elettroniche, risulta essere più melodico rispetto al primo capitolo di questo progetto. Il racconto di un amore totalizzante fa da sfondo al testo che poggia su di una melodia che richiama il reggaetòn in un ritornello che ripete unicamente la parola “unici” risultando canticchiabile. Non si può dire di certo che non funzionerà in radio o che non potrà essere la tipica canzone canticchiata sotto la doccia ma l’effetto sarà probabilmente temporaneo, giusto qualche settimana e poi addio. Non è il brano del secolo, non è il brano migliore di Nek che con “Uno di questi giorni” sembrava essere tornato in grado di convincere tirando fuori una potenza vocale e melodica importante ed azzeccatissima. Questo Unici funziona, certo, si fa canticchiare, costringe anche al movimento inconscio mentre si dondola al ritmo reggae (davvero apprezzabile) ma poi allo stesso modo scorre via senza inchiodarci al muro. Buono, ma non impressionante malgrado un buon testo, una voce sempre riconoscibilissima e un arrangiamento abbastanza azzeccato anche se un bridge più osato sarebbe stato forse la carta vincente. Forse il difetto di un brano di cui è difficile trovare qualcosa da criticare pur sentendo che quel qualcosa c’è è proprio il fatto di aver scelto di unire due anime che Nek ha mostrato spesso in momenti diversi in tutti questi anni di carriera: da una parte l’energia rock, dall’altra l’animo più pop, delicato e cantautorialmente romantico. Una difficile coesistenza che in questo caso funziona a metà.
VOTO: 7.5/10
Ilario Luisetto
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