Zero gravity è un disco bivalente per il percorso artistico di Lorenzo Fragola (Qui la mia video-recensione dell’album): da una parte, dopo il buonissimo esordio discografico nel 2015 con 1995, la crescita artistica in questo secondo progetto è nettissima con l’introduzione sapiente di un electropop ben fatto, di sonorità più internazionali e di testi meglio costruiti; dall’altra, però, i risultati sono stati probabilmente al di sotto delle aspettative. Partito con la golosissima opportunità del Festival di Sanremo, dove ha partecipato (con il brano Infinite volte) per il secondo anno consecutivo riuscendo a migliorare il piazzamento ma peggiorando vistosamente nelle vendite (Siamo uguali ottenne il doppio disco di platino per le oltre 100.000 copie vendute mentre “Infinite volte”, per ora, è stato certificato soltanto disco d’oro per le 25.000 copie), non è poi riuscito a convincere nemmeno in estate quando la scorsa annata aveva fatto faville con il tormentone di #fuori c’è il sole (anche quella fu doppio disco di platino con 100.000 copie) con cui la timida Luce che entra non è riuscita minimante a competere (per il brano non c’è stata alcuna certificazione).
Ecco, allora, che per l’autunno il cantautore siciliano sfodera un nuovo singolo che sembra convincere di più il pubblico fin dalla sua pubblicazione lo scorso marzo. La scelta è ricaduta su D’improvviso manifesto costruito magistralmente di come l’elettronica possa essere utilizzata con le giuste proporzioni anche nel mondo del pop più melodico.
Il nuovo singolo è un racconto di un dubbio amletico sullo sfondo di un amore: mentre si susseguono le immagini di vita quotidiana ci si chiede se la forza del sentimento che si prova è ugualmente sentita anche dall’altra persona. “Ti vorrei sentire anche per un istante, capire che anche per te è importante” canta Lorenzo nel ritornello mantenendo la voce estremamente misurata su una melodia che rimane altrettanto soft pur con una leggerissima batteria, qualche tastiera e sintetizzatore. Una lezione questa per chi crede che l’electropop (e il pop in generale) possa essere ormai cosa solo di chi ha dalla sua grandi estensioni, ritornelli “urlaticci” e una ritmica assordante. La misura, in questo caso, premia eccome un pezzo che non ha bisogno di troppi fronzoli.
Un piccolo gioiellino autorale (e d’altronde oltre allo stesso Lorenzo Fragola e a Gianclaudia Franchini a firmarlo c’è quella Federica Abbate che negli ultimi tempi è una garanzia) sicuramente questo “D’improvviso” anche se non è il genere di brano che tradizionalmente è in grado di scalare le classifiche in modo importante come, forse, sarebbe servito a Fragola in questo momento in cui è ad un passo dal disco d’oro per le vendite dell’album ormai da settimane fuori dalla top100 dei dischi più venduti.
VOTO: 8.2/10
Ilario Luisetto
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