venerdì 22 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Canzone per te: dentro il testo di “Fiori di Chernobyl” di Mr. Rain

Entriamo dentro il testo di una canzone per comprenderne il significato

Nuovo appuntamento con Canzone per te, la rubrica che ogni mese ti porta alla scoperta di una canzone diversa, cercando di capire il significato e il messaggio che vuole trasmettere attraverso la sua musica e le sue parole. La canzone protagonista di questo mese è Fiori di Chernobyl di Mr. Rain, pubblicata nel marzo 2020.

‘Fiori di Chernobyl’ parla di una rinascita dopo un periodo cupo e difficile. E’ un brano che infonde grande positività ed ottimismo e che, soprattutto, invita a non arrendersi, ma a guardare avanti e a valorizzare ogni singolo attimo di vita.

«La libertà spaventa più di una prigione e tutti cercano qualcuno per cui liberarsi. L’odio uccide, forse è vero come dicono, ma so che è da un veleno che nasce un antidoto»: sono queste le parole con cui si apre il brano. L’artista di Desenzano del Garda si concentra, sin dall’inizio, sull’importanza e sul rilievo della libertà. Questa permette di pensare, esprimersi ed agire in maniera autonoma ma, come tutte le cose importanti, ha un caro prezzo da pagare per essere raggiunta. La libertà, infatti, impone parecchi sacrifici e, di conseguenza, spaventa la maggior parte degli individui che, piuttosto che provare ad agguantarla, preferiscono rinunciare ad essa. È vero che la società moderna è contraddistinta anche da sentimenti negativi, come l’odio, ma è anche vero che, persino i sentimenti più dannosi, possono essere trasformati in gesti d’amore.

Lo stesso discorso vale per i sogni. Questi, spesso, nascono proprio dagli incubi. Nascono dalle paure, dalle incertezze e dai timori di non farcela. I sogni, come la libertà, per essere raggiunti richiedono grandi sacrifici e sforzi. Ma la vita ci insegna che è possibile uscire anche dai momenti più difficili e cupi: «vieni con me, la strada giusta la troviamo solo quando ci perdiamo e restiamo da soli perché è dagli incubi che nascono i sogni migliori».

Si tratta di parole positive e incoraggianti che dimostrano che, anche dopo la peggiore tempesta, ritorna sempre il sole. Interessante è il riferimento fatto dall’artista al disastro di Chernobyl del 1986, uno dei più gravi incidenti nucleari della storia. Lo scopo di Mr. Rain è quello di sottolineare, ancor con maggiore evidenza, come, anche dopo le stragi più devastanti, è possibile rinascere: «anche a Chernobyl ora crescono i fiori».

Nel ritornello si respira aria di libertà e di speranza: «portami in alto come gli aeroplani, saltiamo insieme, vieni con me. Anche se ci hanno spezzato le ali, cammineremo sopra queste nuvole. Passeranno questi temporali, anche se sarà difficile. Sarà un giorno migliore domani». Anche gli ostacoli che appaiono più insormontabili e i momenti più difficili possono essere superati, lasciandosi in questo modo alle spalle i temporali e andando in contro a giorni migliori.

Successivamente l’artista fa riferimento alle cicatrici e alle ferite rimediate nel corso del tempo. Questi segni possono essere celati agli occhi di tutti, tranne che a sé stessi. Ogni cicatrice, però, rappresenta una crescita personale e, soprattutto, permette di essere più forte e di resistere con maggiore vigore alle sfide della vita: «odio queste cicatrici perché mi fanno sentire diverso. Posso nasconderle da tutti, ma non da me stesso. È un’armatura cresciuta col tempo. Ogni ferita è un passaggio che porta al lato migliore di noi, perché attraverso loro puoi guardarmi dentro, sentire cosa provo, capire cosa sento».

La vita è un viaggio. E, in un viaggio, quello che conta non è solo la destinazione, ma anche il percorso fatto per giungere a quella meta. Ovviamente un viaggio non è considerabile tale senza un obiettivo da raggiungere, ma le esperienze vissute durante l’itinerario sono fondamentali per la crescita di un individuo. E, anche se il finale del viaggio risulta essere un fallimento, non bisogna mai dimenticare la strada percorsa per arrivare fino a quel punto. Talvolta non conta solo il risultato, ma la capacità di sapersi distinguere dagli altri: «non conta la destinazione, ma il tragitto. Il peggiore dei finali non cancella mai un inizio. Fa più rumore il tuo silenzio che le urla della gente. Un albero che cade, che una foresta intera che cresce».

L’artista trasmette all’ascoltatore un messaggio di particolare importanza, ossia che la risalita avviene, nella maggior parte dei casi, dopo aver toccato il fondo. La voglia di rinascere, di voltare pagina e di prendere il controllo della propria vita nasce spesso da una o più sconfitte: «tengo i miei sogni nascosti dietro alle palpebre, siamo fiori cresciuti dalle lacrime. Sei tutte quelle cose che non riesco mai a dire. Troverai un posto migliore un passo dopo la fine. Cammineremo a piedi nudi sopra queste spine, diventando forti per smettere di soffrire».

Tutte queste parole dimostrano quanto, in realtà, tra la fragilità e la forza e tra la sconfitta e la vittoria non vi sia un confine invalicabile. La forza e la vittoria, spesso, nascono dalla fragilità e dalla sconfitta e viceversa. La vita insegna che non bisogna mai dare nulla per scontato. Questa ti fa cadere ma, allo stesso tempo, ti offre l’opportunità di rialzarti e di tornare a rincorrere i propri sogni: «se questa notte piove dietro le tue palpebre sarò al tuo fianco quando è l’ora di combattere. Portami con te, ti porterò con me. Tu mi hai insegnato che se cado è per rinascere, che un uomo è forte quando impara ad esser fragile. Portami con te, ti porterò con me».