venerdì 22 Novembre 2024

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Amadeus lavora al regolamento di Sanremo 2021 – Diamogli qualche suggerimento

Il direttore artistico a lavoro sulla nuova edizione della kermesse

E’ notizia di ieri che Amadeus, già incaricato della conduzione e della direzione artistica del prossimo Festival di Sanremo (di cui già da settimane circolano diversi rumors a proposito del cast) anche se l’annuncio non è ancora stato dato ufficialmente, ha incontrato i vertici di Rai Uno per illustrare i primi dettagli che ha pensato in queste ultime settimane a proposito della kermessse.

A darne l’annuncio è stato l’agente del conduttore ravvenate, Lucio Presta, che su Twitter ha postato uno scatto che ritrae proprio Amadeus in compagnia di Stefano Coletta, direttore di Rai Uno, e alcuni dei protagonisti della macchina organizzativa del Festival. L’obiettivo dell’incontro è stato proprio l’illustrazione delle migliorie e delle novità pensate dal direttore artistico per il regolamento della nuova edizione del Festival che, per il momento, rimane ancora da fissare dopo i rumors che ne vorrebbero uno slittamento dalla prima settimana di febbraio, tradizionale collocamento dei 5 giorni, alla fine del mese o all’inizio di marzo 2021 per guadagnare tempo a proposito dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Ancora sconosciute rimangono le novità che Amadeus vorrà inserire ma una probabile modifica potrebbe quasi sicuramente riguardare il numero degli artisti in gara che, sia nell’edizione del 2019 che del 2020, avevano raggiunto il numero di 24 contribuendo ad un netto allungamento delle dirette televisive fino ad orari molto avanzati e difficilmente assecondabili da parte del pubblico medio. Già nel corso dell’ultima edizione del Festival il direttore Coletta aveva fatto intuire la volontà di tornare a ridurre il numero degli artisti in gara riportandoli, presumibilmente, tra i 20 ed i 22 partecipanti.

Verrà, probabilmente, ritoccata anche la gara delle Nuove Proposte dove, da anni, ci sentiamo di suggerire a gran voce la revisione del meccanismo di gara con la sostituzione degli scontri diretti con una gara più equa che, magari, possa prevedere un unico grande girone (proprio come avviene tra i big) consentendo così un eguale numero di esibizioni a questi ragazzi che più di tutti necessitano di una grande visibilità per lanciare la propria proposta musicale senza poter contare su di una popolarità già consolidata.

Rimane, poi, ancora da strutturare la serata di selezione destinata a capire chi saranno gli 8 ragazzi a partecipare alle Nuove Proposte del Festival ed il consiglio per la Rai è quello che, ormai, arriva da diversi anni: perchè continuare ad optare per una sola serata e non creare, invece, uno show capace di far conoscere al pubblico questi ragazzi riportando la musica giovane in scena su Rai Uno e, soprattutto, permettendo ai partecipanti di farsi conoscere ben prima dei cinque giorni sanremesi riuscendo a competere ad armi (un po’ più) pari con i loro coetanei che arrivano da talent show e web in modo molto più impattante sulla scena musicale e discografica.

Altro suggerimento che ci sentiamo di dare ad Amadeus riguarda, poi, la ormai obsoleta giuria demoscopica, retaggio degli antichi Festival baudiani in cui il televoto era una componente ancora invisibile. Oggi che il voto da casa è un elemento ormai confermato (e gli si potrebbe affiancare anche quello del web) perchè continuare ad ostinarsi a conferire un ampio potere decisionale a 300 persone che mai nessuno riesce ad identificare e che, di fatto, non hanno alcuna caratteristica speciale rispetto al pubblico medio che televota? Spazio, dunque, alla democrazia piuttosto che alla oligarchia. D’altronde già quest’anno qualche polemica (e conseguente imbarazzo da parte della Rai) si era levata a proposito di questa strana giuria demoscopica selezionata con criteri poco chiari e allocata in spazi remoti non identificabili da nessuno.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.