giovedì 21 Novembre 2024

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Sanremo 1971, viaggio nella storia del Festival

Vince “Il cuore è uno zingaro” di Nada e Nicola Di Bari, si riconfermano i Ricchi e Poveri con “Che sarà”, mentre Lucio Dalla entra nella storia con “4/3/1943”.

Lucio DallaIl ventunesimo Festival della canzone italiana ha avuto luogo al salone delle feste del Casinò di Sanremo, dal 25 al 27 febbraio del 1971, con la conduzione affidata agli attori Carlo Giuffrè ed Elsa Martinelli. Si tratta dell’ultima edizione che adotta la formula dei doppi interpreti per la stessa canzone, oltre che dell’ultima apparizione in gara di Adriano Celentano che, dopo la vittoria dell’anno precedente in coppia con Claudia Mori, partecipa da solo con “Sotto le lenzuola”. Tra gli altri veterani in concorso, ricordiamo: Domenico Modugno, Lucio Dalla, Caterina Caselli, Peppino Di Capri, Al Bano Carrisi, Little Tony, Gigliola Cinquetti, i Ricchi e Poveri, Don Backy, Sergio Endrigo, Nada, gli Equipe 84, Mal, Anna Identici, Nicola Di Bari, i Dik Dik, Gianni Nazzaro, Carmen Villani, i Giganti, Pino Donaggio, Antoine, i New Trolls, Marisa Sannia, Donatello, i Gens, Pio, Nino Ferrer, Paolo Mengoli, Rosanna Fratello, Piero Focaccia, NadaNicola Di Bari. Tanti gli esordienti, tra cui: i Nomadi, il portoricano José Feliciano, i Formula 3, gli spagnoli Aguaviva, Edda Ollari, il Coro Alpino Milanese, gli inglesi Mungo Jerry, Fabio Trioli, Jordan, Mau Cristiani, Lorenza Visconti, Mark e Martha, lo statunitense Ray Conniff, Maurizio & Fabrizio, i Protagonisti e Sergio Menegale.

https://www.youtube.com/watch?v=Bs2ui3Hn7ew

Top e Flop di Sanremo 1971

Top
1. Nada – Nicola Di Bari – “Il cuore è uno zingaro”   
2. Ricchi e Poveri – José Feliciano – “Che sarà”
3. Lucio Dalla – Equipe 84 – “4/3/1943”  

Flop
1. Antoine – Anna Identici – Il dirigibile
2. Rosanna Fratello – Nino Ferrer – Amsterdam
3. Adriano Celentano – Coro Alpino Milanese – Sotto le lenzuola

ricchi e poveriSarà “Il cuore è uno zingaro” della coppia composta da Nada e Nicola Di Bari ad imporsi nelle vendite e nella memoria storica degli italiani, seguito dalla canzone seconda classificata “Che sarà”, interpretata da José Feliciano e dai Ricchi e Poveri, mentre chiude il memorabile podio di questa edizione “4/3/1943”, uno dei pezzi più conosciuti di Lucio Dalla, proposto in gara con gli Equipe 84. Tra gli 45 giri che ottennero successo all’indomani del Festival, ricordiamo: “Come stai?”interpretata da Domenico Modugno e Carmen Villani, “13, storia d’oggi” di Al Bano Carrisi, “Rose nel buio”di Gigliola Cinquetti e Ray Conniff, L’ultimo romantico del duo composto da Pino Donaggio e Peppino Di Capri.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

Edizione particolarmente importante per la storia futura del Festival visto che, in qualche modo, segnò l’ultimo capitolo del primo libro della kermesse sanremese: l’anno dopo Mike Bongiorno ed il neo direttore artistico, Elio Gigante, rivoluzioneranno il meccanismo di gara eliminando la consuetudine, ormai consolidata, della doppia versione di ogni brano in gara. La doppia interpretazione del brano in gara, istituita fin dal 1953, aveva consentito una larga partecipazione alla gara ma, contemporaneamente, aveva raramente ricordato entrambi gli artisti: ancor oggi “Zingara” è ricordato come un brano di Iva Zanicchi e non di Bobby Solo, “Ma che freddo fa” di Nada e non di The Rokes e “Ciao amore ciao” di Luigi Tenco piuttosto che di Nada.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.