venerdì 22 Novembre 2024

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Addio ad Alfredo Cerruti, l’ultimo saluto al leader degli Squallor

Il mondo della musica piange la scomparsa del musicista e cantante napoletano

In questa domenica di metà ottobre rivolgiamo l’ultimo saluto ad Alfredo Cerruti, noto come produttore discografico, autore e voce degli Squallor, gruppo musicale attivo dal 1969 al 1994, fondato assieme a Daniele Pace, Totò Savio e Giancarlo Bigazzi.

Nato a Napoli il 28 giugno del 1942, Alfredo sviluppa sin da ragazzo la propria propensione artistica, muovendo i primi passi come produttore all’inizio degli anni ’60. Nei decenni successivi ricopre il ruolo di direttore artistico di tre delle più quotate etichette dell’epoca, vale a dire la CBS, la CDG e la Ricordi.

Parallelamente alla sua attività principale, si dedica anima e corpo agli Squallor, fautori del rock demenziale e di un nuovo irriverente modo di intendere la musica. Nato come progetto goliardico tra amici, il gruppo inciderà ben quattordici album in oltre venticinque anni di attività.

Alfredo Cerruti si dedica parecchio anche alla televisione, nel ruolo di autore per diversi programmi, tra cui ricordiamo “Indietro tutta”, “Stasera mi butto”, “I cervelloni” e “Domenica in”. Alla metà degli anni ’70 è noto alle cronache rosa per la sua relazione con Mina, durata tre anni.

Tra i tanti commenti, non si è fatto mancare il ricordo dell’amico Renzo Arbore: «Starà nei cieli a guidare la sua Volante – ha commentato l’artista pugliese – aveva un talento incredibile nello scovare altri talenti, persone come Gigliola Cinquetti o i Pooh furono sue scoperte».

Ci lascia oggi, domenica 18 ottobre, all’età di 78 anni Alfredo Cerruti, musicista geniale e versatile. Di lui ci restano quel suo modo dissacrante di esprimersi in totale libertà e ironia, a tratti anche estrema, che lo hanno portato ad essere considerato uno dei padri fondatori del rock demenziale.

Genere che ha segnato le carriere di numerosi artisti: dagli Skiantos agli Elio e le storie tese, passando per Leone Di Lernia, Federico Salvatore, i Righeira, Francesco Salvi, i Gem Boy, Marco Carena, i Prophilax, Lino e i Mistoterital, le Kandeggina Gang, i Supercircus di Andrea Mingardi e molti altri.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.