venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo 2021, la scheda dei Maneskin: tutte le curiosità da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Prima partecipazione in assoluto al Festival di Sanremo per i Maneskin che, finora, non avevano mai partecipato alla kermesse canora ligure nè come artisti in gara nè come ospiti.

IL BRANO:

Per la loro prima partecipazione alla kermesse ligure i Maneskin puntano su un brano scritto completamente, sia per il testo che per la musica, da loro stessi ed intitolato Zitti e buoni.

Maneskin 2021

COME NE PARLA LA STAMPA:

“A tutto rock, contro tutti. “Siamo fuori di testa/Ma diversi da loro”. Contro le parole, i luoghi comuni, contro. Il ritmo c’è, come sempre, 8” [Gabriella Mancini, Gazzetta]

“Non diventeranno i Led Zeppelin e la voce del loro frontman Damiano David non avrà la “maledizione” cult di Jim Morrison. Ma il talento c’è e si sente forte, come il loro dark-rock che colpisce e lascia la platea zitta e buona” [Massimiliano Castellani, Avvenire]

“«Parla la gente purtroppo parla non sa di che cosa parla tu portami dove sto a galla che qui mi manca l’aria». VIOLENTO” [DomaniPress]

“Con i Maneskin sul palco arriva un po’ di sano rock, una parolaccia (la prima sentita fino ad ora) e quattro ragazzi che sono cresciuti e suonano bene. Citano il rock classico, hanno vent’anni e se lo possono permettere. Lui bella voce, prevedo reggiseni sul palco. Ah no” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Se pensavate che la band rivelazione di X-Factor 2018 arrivasse per il loro esordio festivalieri con una ballad rock ruffiana o sul solco di “Vent’anni” o “Torna a casa” scordatevelo; i Måneskin fanno il loro in pieno, con un brano sulla redenzione e la voglia di “spaccare il mondo”, armati di un graffio rock anni ’70 à la Led Zeppelin che esplode in modo ancor più aggressivo nel riff. Una scelta rischiosa per l’Ariston, forse azzardata, ma certamente coraggiosa. Voto: 6 ½” [Andrea Grandi, Newsic.it]

“I Maneskin tirano finalmente fuori la loro personalità e portano le chitarre a Sanremo. Sul serio. Lo hanno sempre fatto in questi mesi/anni ma ora è come si fossero davvero liberati. Echi di anni ’70 e insieme di Rage Against The Machine. Un testo scarno e diretto: “Siamo fuori di testa ma diversi da loro”. Veri? Falsi? Non giocano a fare i finti rocker, sul palco si divertono e a Sanremo lo potremo vedere. Livello di sorpresa? Tanto” [Silvia Danielli, Billboard]

“Un po’ rockstar un po’ queen del pop. Vogliono lo scettro del Festival? Lo meritano. Tanto. Voto: 10” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]

““Fuori di testa” sono anche i Maneskin, che fanno gli scongiuri in Zitti e buoni: “Vi conviene toccarvi i coglioni”. Hard rock, sporco e possente, che promette spettacolo e trasgressione sul palco dell’Ariston. Voto: 7” [Giuseppe Attardi, Pickline]

“Imprinting rock per i simpatici quattro. La redenzione è il comune denominatore e la voglia di spaccare il mondo pure. La gente? “Non sa di che cazzo parla”” [Rita Vecchio, Leggo]

“Dopo il recente successo del singolo Vent’anni, i romani Måneskin arrivano per la prima volta a Sanremo con Zitti e buoni. Una canzone tutta chitarre rock dove il sexy leader Damiano urla arrabbiatissimo contro una generazione indifferente alle esigenze dei giovani d’oggi” [Elsa Ungari, Io Donna]

“Non perdono l’occasione di distinguersi con il loro funk rock spettinato e psichedelico. Spaccano, fortissimi: “Siamo fuori di testa ma diversi da loro”. In effetti. Voto 8+” [Unione Sarda]

“Bella graffiante, ruvida, quasi arrabbiata con un Damiano in grande spolvero. L’esordio dei Maneskin a Sanremo farà ballare tutti, fino ad andare «fuori di testa». Di testo e di fatto. Voto: 7” [Christian Pradelli, Mitomorrow]

“Ventata rock nel perfetto stile della band romana. Schitarrate a go-go e la voce graffiante di Damiano: questo ci aspettava da loro, questo hanno proposto” [Claudia Fascia, La Sicilia]

“Un riff di chitarra preso di peso dal canzoniere dei Led Zeppelin, un testo che ribolle di rabbia e contestazione giovanile. Sincero o studiato a tavolino che sia, il brano ha tiro ma suona già sentito. Sul palco di Sanremo tuttavia rischia di apparire il massimo della trasgressione rock” [Tgcom24]

“La swinging London invade l’Ariston per poi evolvere in punk. Continua per questa band figlia di X Factor la costruzione di un mondo artistico che in Italia non ha altri testimoni. Quindi ascoltate e tutti zitti e buoni! Voto: 7+” [Fabrizio Basso, SkyTG24]

“Una band con l’anima rock che sfiora il punk. L’unica, nonostante la giovanissima età. Bravi e (ri)belli: la gente parla purtroppo parla. Rivendicare la propria diversità è sempre apprezzabile (il giusto seguito di Vent’anni). Voto: 8” [Paola Gallo, Ondefunky]

“Sono incazzati come bestie. Ma non è incazzatura “a caso” è incazzatura giustificatissima. Meno sanremese di così si muore. E infatti spacca. “Vi conviene toccarvi i coglioni”. In effetti ci è rimasto solo questo. Voto: 7,5 ” [Fabrizio Biasin, Libero]

“Così come Lo Stato Sociale anche i Maneskin spingono sul rock. “Vi conviene toccarvi i coglioni, vi conviene stare zitti e buoni” è il loro consiglio, peraltro molto attuale. Un invito a non essere omologati in nome della libertà. Giudizio: un manifesto Anni 60 ma attuale” [Andrea Conti, Il fatto quotidiano]

“Un rock che prova a evocare i suoni duri di band come i Rage Against The Machine in cui musica e parole sono in simbiosi. Sul palco la resa sarà efficace e virtuosa? “Sono fuori di testa ma diverso da loro e tu sei fuori di testa ma diversa da loro, siamo fuori di testa ma diversi da loro”, canta Damiano. Un testo intriso di ribellismo adolescenziale” [Claudio Cabona, Rockol]

“Gli unici a portare il rock a Sanremo 2021 sono loro, i Maneskin. E prendono la missione sul serio, in un pezzo veloce pieno di chitarroni, tra psichedelia e crossover. Damiano scatenato, sia quando canta che quando “declama”: «Siamo fuori di testa ma diversi da loro». “Zitti e buoni” è un manifesto di chi vuole andare avanti facendo tesoro della propria unicità. Senza mai badare a chi parla (senza sapere cosa dice)” [Francesco Chignola, TV Sorrisi e Canzoni]

“Se c’è una cosa che si può dire dei Maneskin è che ci credono veramente. Credono al rock’n’roll, credono alla potenza delle chitarre e portano a Sanremo qualcosa che ormai non si ascolta più, almeno in Italia e a quel livello di popolarità. Damiano in grande condizione, che a un certo punto quasi rappa sul loro rock serratissimo. Bella per i Maneskin” [Francesco Raiola, Fanpage]

“la redenzione passa dalla musica. Cantano: “Parla la gente purtroppo, parla non sa di che cosa parla, tu portami dove sto a galla. Che qui mi manca l’aria“. Chitarra elettrica da subito. Rock duro nel ritornello. Batteria che sfonda. Assoli di chitarra e batteria nel finale. Momenti di overbeat. Giudizio: potenza allo stato puro” [TVblog]

Donne, è arrivato l’hardrocchino, aggiusta riff, chitarre elettriche… Pure i Maneskin si danno al Festival: «E buonasera signore e signori/ Fuori gli attori/ Vi conviene toccarvi i co…» I rocker de noantri, scoperta di X Factor 2017, tornano galvanizzati dal successo planetario dei Greta Van Fleet. Che, al contrario loro, sono musicisti superbi. E fanno meno i superbi: «Siamo fuori di testa ma diversi da loro», canta Damiano. Ma ci sarà ancora in giro chi si spaventa di fronte ai suoi stivali sporchi? Voto: 5” [Francesco Prisco, Il Sole 24 ore]

Maneskin 2021

VOTO MEDIO DELLA CRITICA:

7.4 / 10 (4° posizione generale)

QUOTE SNAI:

7.50 (4° posizione generale)

COVER PER LA 3° SERATA:

Amandoti con Manuel Agnelli (CCCP)

IL NUOVO ALBUM:

Maneskin - Teatro d'ira - Vol. I

Uscirà per Sony Music il prossimo 19 marzo Teatro d’ira – Vol.I, il nuovo album d’inediti dei Maneskin, il secondo della loro carriera discografica.

Tracklist [autore testo – autore musica]:

TESTO DEL BRANO:

ZITTI E BUONI
di Damiano David, Thomas Raggi, Ethan Torchio, Victoria De Angelis
Edizioni Sony Music Publishing (Italy) – Milano

Loro non sanno di che parlo
Voi siete sporchi fra’ di fango
Giallo di siga’ fra le dita
Lo con la siga’ camminando
Scusami ma ci credo tanto
Che posso fare questo salto
Anche se la strada è in salita
Per questo ora mi sto allenando
E buonasera signore e signori
Fuori gli attori
Vi conviene toccarvi i coglioni
Vi conviene stare zitti e buoni
Qui la gente è strana tipo spacciatori
Troppe notti stavo chiuso fuori
Mo’ li prendo a calci ‘sti portoni
Sguardo in alto tipo scalatori
Quindi scusa mamma se sto sempre fuori, ma
Sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Io
Ho scritto pagine e pagine
Ho visto sale poi lacrime
Questi uomini in macchina
Non scalare le rapide
Scritto sopra una lapide
In casa mia non c’è Dio
Ma se trovi il senso del tempo
Risalirai dal tuo oblio
E non c’è vento che fermi
La naturale potenza
Dal punto giusto di vista
Del vento senti l’ebrezza
Con ali in cera alla schiena
Ricercherò quell’altezza
Se vuoi fermarmi ritenta
Prova a tagliarmi la testa
Perché
Sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Parla la gente purtroppo
Parla non sa di che cosa parla
Tu portami dove sto a galla
Che qui mi manca l’aria
Parla la gente purtroppo
Parla non sa di che cosa parla
Tu portami dove sto a galla
Che qui mi manca l’aria
Parla la gente purtroppo
Parla non sa di che cazzo parla
Tu portami dove sto a galla
Che qui mi manca l’aria
Ma sono fuori di testa ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa ma diversa da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Siamo fuori di testa ma diversi da loro
Noi siamo diversi da loro

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.