A tu per tu con il cantautore lombardo, in uscita con il suo nuovo singolo intitolato “Altri vizi“
Si intitola “Altri vizi“ il nuovo singolo di Nicolas Donno, in arte semplicemente Donno, artista sulla scena musicale da diversi anni, che abbiamo avuto modo di conoscere come frontman di diverse band e che abbiamo scoperto come solista con il precedente singolo “Incondizionatamente”, uscito negli scorsi mesi. Approfondiamo la sua conoscenza.
Ciao Nicolas, benvenuto. Partiamo dal tuo nuovo singolo “Altri vizi”, com’è nato e cosa racconta?
«”Altri vizi” nasce dal malessere della mia esperienza in fabbrica, un lavoro che detestavo ma che serviva per mantenermi, pagare i miei studi e finanziare la produzione del mio album… racconta dell’incapacità di cambiamento dell’essere umano, soprattutto nella nostra società, della sofferenza che diventa un sollievo pur di mantenere la propria posizione a dispetto di un futuro incerto ma potenzialmente salvifico».
Nel brano parli di abitudini e di routine quotidiana, cosa ti ha ispirato questo tipo di riflessione?
«Tutti i lavori che ho fatto per mantenermi, per essere “accettato” dal sistema e dalla società mi hanno portato a scrivere questa canzone… viviamo un continuo circolo vizioso in cui il dovere è assolutamente dominante nei confronti del piacere! Lo scandirsi dei giorni e delle settimane, che passano e passano, e la vana attesa che ci succeda qualcosa di diverso all’esterno senza voler prima cambiare i nostri schemi mentali ed emotivi, il nostro modus operandi… e ogni giorno rimane uguale se noi stessi continuiamo a rimanere uguali».
C’è una frase che, secondo te, sintetizza e descrive al meglio il significato del pezzo?
«Penso che la frase “perso nel mio labirinto, coccolato da un mostro che si finge pastore nel recinto” descriva al meglio il brano e il pensiero che sta alla base».
Dal punto di vista musicale, che tipo di sonorità hai voluto abbracciare?
«In questa canzone si intrecciano vari stili e generi musicali, ma nonostante la sonorità un po’ elettronica e pop, l’attitudine è assolutamente rock! Io nasco dal rock e dal metal, e questa è una costante che emerge sempre dai miei brani».
Facciamo un breve salto indietro nel tempo, quando e come hai scoperto la tua passione per la musica?
«A 4 anni la mia maestra d’asilo mi scelse per cantare una canzonetta da portare ad un concorso per scuole materne, e vinse! Adoravo cantare fin da piccolo, ma la passione per la musica mi è stata trasmessa in particolar modo dai miei zii, che erano molto giovani e ascoltavano tanto rock, metal e anche generi più pesanti! A 8 anni andavo a scuola con il chiodo di pelle, le All Star ed uno scassatissimo walkman grigio metallizzato con dentro una cassetta di “The best of the beast” degli Iron Maiden masterizzata da mio zio!».
Quali ascolti hanno accompagnato e ispirato la tua crescita?
«Diciamo che i primissimi ascolti quando ero un bimbo sono stati artisti che sentivo con i miei zii e mio padre, dagli Iron Maiden, Korn, Linkin Park, ai Jethro tull e The Doors…. Ogni momento della mia vita poi è stata caratterizzata da diversi fasi, però gli artisti che più in assoluto mi hanno ispirato e mi ispirano sono Chris Cornell, Jeff Buckley, Sting, Bring me the Horizon, Tool, Marlene Kuntz, Verdena, Nirvana ed Alice in Chains».
“Altri vizi” arriva a pochi mesi di distanza dal debutto solista avvenuto con “Incondizionatamente”. Cosa dobbiamo aspettarci dai tuoi prossimi progetti in futuro?
«Sicuramente L’album il prima possibile che è pronto ormai da un anno, magari annunciato da un terzo singolo! Anche perché nel frattempo mi sono portavo avanti, ho materiale nuovo a sufficienza per un altro album!».
Per concludere, a chi si rivolge oggi la tua musica e a chi ti piacerebbe arrivare in futuro?
«Penso che la mia musica ed i temi che tratto possano rivolgersi potenzialmente a chiunque, non faccio musica per qualcuno in particolare ma per tutti! Sicuramente mi piacerebbe arrivare alle nuove generazioni, sono loro che hanno le energie e la forza per cambiare il mondo! L’idea che una mia qualsiasi canzone possa in qualche modo stimolare la voglia cambiamento di un ragazzo giovane mi renderebbe davvero felice!».
Nico Donvito
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